F1 | Marko: "Niente Herta per l'AlphaTauri". Dubbi su Gasly all'Alpine
La F1 farà a meno di un pilota americano l'anno prossimo: il consulente austriaco della Red Bull ha dato per finita la trattativa con Colton, per cui non è detto che Gasly venga liberato per l'Alpine, perché non si vedono giovani dell'Academy meritevoli di fare il salto nei GP. Pare naufragata anche la trattativa di Andretti per entrare nel Circus con la squadra di Faenza e si spiega l'accelerazione per il no a Herta.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Helmut Marko getta la spugna: il manager austriaco rinuncia a Colton Herta come pilota per l’AlphaTauri nella prossima stagione. La Red Bull, secondo 'Motorsport-Total.com', ha interrotto le trattative per portare il pilota americano dell’Indycar nel team di Faenza.
A Milton Keynes non si vogliono mettere di traverso rispetto alle indicazioni della FIA che non ha alcuna intenzione di riconoscere una causa di forza maggiore per concedere a Herta la Superlicenza F1, non avendo il pilota USA collezionato i punti necessari ad ottenerla, non essendo andato oltre il decimo posto nel campionato appena concluso.
Colton Herta, Andretti Autosport Honda
Photo by: Michael L. Levitt / Motorsport Images
"È un peccato che la gente non si renda conto del valore che avrebbe un pilota americano come Colton Herta, nella valorizzazione della F1 in America che l’anno prossimo avrà tre gare in calendario” – ha spiegato Marko. Colton dispone di 32 punti dei 40 necessari per entrare in F1.
La Red Bull si era resa disponibile a lasciare andare Pierre Gasly all’Alpine, se ci fossero state le condizioni per ingaggiare Herta. La squadra di Enstone, che ha organizzato un test la prossima settimana all’Hungaroring con i piloti papabili per il 2023, ha invitato anche Colton, per fare un piacere a Milton Keynes, ma la presenza del pilota americano nella sessione ungherese è già stata cancellata.
Marko non riesce a capacitarsi perché un pilota che ha vinto sette gare in Indycar debba dimostrare di sapere guidare in sicurezza una F1 perché non soddisfa tutti requisiti richiesti dalla FIA, tanto più che Herta poteva avere la possibilità di effettuare delle sessioni di FP1 con l’AlphaTauri negli ultimi GP 2022 per prepararsi al prossimo anno.
Lo stesso Colton era finito fra due fuochi con il trascorrere dei giorni: il team Andretti voleva sapere se avrebbe dovuto cercare un pilota qualora si fosse accordato con l’AlphaTauri, ma c’era il rischio che Herta si trovasse con il cerino in mano e, pur avendo due proposte, potesse restare a piedi.
Se la speranza di vedere un pilota americano in F1 sembra tramontata, almeno per il momento, diventa incerto anche il passaggio di Gasly all’Alpine, perché prima di dare l’ok all’operazione, a Milton Keynes vogliono trovare un valido sostituto del francese, sotituto che non emergerà dall’Academy.
Liam Lawson, AlphaTauri
Photo by: Erik Junius
Liam Lawson, che ha guidato la AT03 a Spa, non ha impressionato e anche Jehan Daruvala, Ayumu Iwasa e Dennis Hauger non sembrano ancora maturi per un salto in F1, per cui se non verrà trovata una valida alternativa, Mick Schumacher non interessa, Gasly dovrà restare ancora un anno a Faenza in attesa che il suo contratto con la Red Bull vada in scadenza.
In realtà ci sarebbe un retroscena dietro a questo scenario: pare che Franz Tost, team principal AlphaTauri, abbia ricevuto una telefonata da parte di Michael Andretti interessato a rilevare la struttura romagnola per fare il suo ingresso in F1.
Colton Herta, quindi, sarebbe stato un facilitatore dell’operazione oltre a essere un eccellente testimonial per la massima serie negli USA, ma Dietrich Mateschitz, grande capo del Gruppo Red Bull non sembra affatto interessato a questa operazionee avrebbe bloccato l’intera progetto. Punto e a capo…
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