Marko: "Kvyat è migliore di Gasly e Hartley, ma ha perso competitività"
Il consigliere della Red Bull si è detto dispiaciuto per non essere riuscito a far tornare il russo sui suoi livelli: "Non sappiamo perché le sue performance siano drasticamente calate dopo il primo anno in Red Bull".
Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso, sul palco della F1
Zak Mauger / Motorsport Images
Daniil Kvyat continua a essere tema di discussione anche per quanto riguarda i vertici del team Red Bull e Toro Rosso. E' quasi certo che il russo non sarà al via del Mondiale 2018 di Formula 1 da pilota titolare e per molti è un vero peccato, perché il suo talento è sempre stato indiscutibile nonostante l'ultima stagione e mezza sia stata al di sotto delle sue reali potenzialità.
La prossima stagione la Scuderia Toro Rosso schiererà Pierre Gasly e Brendon Hartley, ovvero i due piloti che hanno disputato l'ultima parte del Mondiale 2017 al volante delle due STR12. I due hanno preso il posto di Carlos Sainz Jr - passato in Renault - e proprio di Kvyat.
Nelle ultime ore Helmut Marko, consigliere del team Red Bull e gestore dei giovani piloti dell'Academy del team di Milton Keynes, è tornato a parlare del 22enne russo, che attualmente si trova fuori dalla Formula 1.
Alla domanda se ritenesse Kvyat un pilota più forte e talentuoso di Gasly e Hartley, Marko ha dato una risposta che farà certamente discutere: "Sì, sono completamente d'accordo. Sfortunatamente lo ha mostrato solo nel primo anno con Toro Rosso e nel suo primo anno con la Red Bull, poi le sue performance sono drasticamente calate".
"Ha avuto problemi di freni e problemi di gomme, che Ricciardo non aveva. In breve: gli è accaduto qualcosa dal punto di vista mentale. Ha perso la sua velocità e la sua sicurezza. Non sappiamo ancora a cosa sia dovuto tutto questo. Abbiamo provato molte cose per cercare di farlo tornare al suo livello, ma lui non è tornato quello di prima. Sfortunatamente non abbiamo idea di cosa sia successo".
"Ci sono stati anche troppi incidenti all'inizio di gara e lui non ha reagito troppo bene a queste situazioni. Si è rintanato nel suo guscio e non voleva sentirsi dire da nessuno che fare. E' triste, perché ricordo a Monza e Spa, quando correva in GP3, quando riuscì a demolire la concorrenza. E' successo anche nel 2014, proprio a Monza, quando partì dal fondo e riuscì a recuperare sino ad arrivare alle spalle di Raikkonen, per poi ritirarsi a causa di un problema ai freni. Faceva delle gare sensazionali".
Notizie aggiuntive di Sven Haidinger
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