Marchionne: “In Ferrari c'è chi cerca solo il buco nelle regole”
Il presidente della Ferrari ha rivelato che per essere competitivi in F.1 bisogna sapere interpretare le norme della FIA con coraggio: ammette che nella GES ci sono delle figure che sono state destinate a cercare le zone grigie delle norme.
La SF70H era stata annunciata come una macchina estrema e come tale si è rivelata. Dopo le delusioni del 2016, quando anche Sebastian Vettel era rimasto a secco di vittorie, il presidente Sergio Marchionne aveva chiesto a Mattia Binotto, direttore tecnico del Reparto Corse, che la Ferrari cambiasse approccio nell’interpretazione dei regolamenti FIA, spingendo gli ingegneri a leggere in modo più spregiudicato le zone grigie delle regole, identificando i punti che avrebbero potuto dare dei vantaggi prestazionali a costo di avere delle contestazioni da parte delle altre squadre.
La Rossa del 2017 è stata a lungo in testa al mondiale e ha collezionato cinque successi che hanno permesso al pilota tedesco di aggrapparsi al secondo posto nel mondiale, rompendo l’uno-due delle frecce d’argento che accompagnava la storia della Formula 1 recente dall’inizio dell’era ibrida.
E Sergio Marchionne non ne ha fatto mistero nel pranzo di Natale: il presidente, addirittura, ha ammesso che… “noi in GES abbiamo delle persone che sono pagate con il solo compito di trovare il buco non coperto dalla regola FIA”.
La filosofia di lavoro che ha sempre contraddistinto la Red Bull Racing e, in particolare, Adrian Newey, è stata, finalmente, adottata anche a Maranello, mentre in precedenza la squadra del Cavallino è sempre stata molto ligia alla lettura delle norme in senso letterale…
Marchionne e Binotto si sono rivolti a dei tecnici o degli avvocati? Il numero uno parla semplicemente di persone, ma evidente che l’argomento tocca due aspetti che sulla carta non avrebbero niente in comune…
“In galleria del vento proviamo delle cose che sono tutte disegnate per entrare nello schema della regola, ma poi non hanno lo stesso effetto…”
“E' un lavoro incredibile, perché bisogna stare attenti a non infrangere le norme. E, quindi, ci vuole uno sforzo enorme. Tutte le regole che sono destinate a cercare di allineare le prestazioni delle varie squadre sono tutte cavolate, perché il sistema reagisce subito a ogni modifica”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments