Manor: il dodicesimo posto di Wehrlein non è più una sorpresa!
La Manor Racing conquista in Q2 la sesta fila nel GP d'Austria, lasciando il fondo dello schieramento con Wehrlein. La MRT05 capitalizza una nuova sospensione anteriore in attesa che a Silverstone arrivino altre novità...
Foto di: XPB Images
All'inizio della stagione si sarebbe accontetato della più alta velocità massima alla speed trap, essendo relegato in fondo alla griglia di partenza. Oggi l'aver raggiunto i 332,6 km/hm risultando il più rapido in qualifica alla fotocellula della prima curva è solo un dato per leggere una storia che ha i contorni della fiaba. Del brutto anatroccolo che all'improvviso diventa cigno.
Basta guardare chi c'è dietro in griglia: non tanto la Sauber che è in seria difficoltà economica, quanto un marchio ufficiale come la Renault o la Toro Rosso che ambisce a collocarsi subito dietro ai top team. Parliamo di un team piccolo che ha uomini e risorse limitate, ma con qualità importanti: il team manager Dave Ryan, il capo progettista Luca Furbatto o l'aerodinamico Nikolas Tombazis per non dire del responsabile degli ingegneri di pista, Pat Fry.
La MRT05 è in continua evoluzione: dall'esterno si vede solo un'aggiornamento dell'ala anteriore, ma in realtà c'è una nuova sospensione anteriore. Il concetto è di usare il terzo elemento per cercare di controllare l'altezza da terra per trovare una stabilità aerodinamica. A quanto pare funziona e a Silverstone, la porssima settimana vedremo altre novità interessanti...
E' giusto, quindi, che la dodicesima posizione in griglia di Pascal Wehrlein nel GP d'Austria sia stata festaggiato come una pole position dalla piccola squadra di Banbury: per il giovane pilota tedesco prestato alla squadra di Stephen Fitzpatrick dalla Mercedes è stato come salire su un'ascensore...
"Sì, è stata una sensazione incredibile per me e per tutta la squadra. Sono molto orgoglioso di aver ricompensato con un risultato importante tutto il lavoro che è stato fatto dal team in questi mesi".
In Q1 Pascal è stato addirittura nono e la Q3 è stata fallita solo per due decimi...
"Il giro in Q1 è stato perfetto. La strategia è stata eccellente: siamo sempre stati fra i primi ad andare in pista temendo la pioggia che poi è arrivata in Q2. Nella seconda frazione il tempo l'ho ottenuto con le Supersoft, perché quando sono passato alle Ultrasoft ha cominciato a cadere la pioggia per cui non ho potuto tirare. Senza l'acqua forse il passaggio alla Q3 non sarebbe stato impossibile. Ma credetemi, va bene così...".
Quali ambizioni hai per la gara partendo da quella posizione?
"Devo essere onesto: domani in gara sarà una storia un po' diversa. Dovremo lottare con il degrado delle gomme perché ancora ci manca un po' di carico nel posteriore. Difficile dire dove si possa arrivare...".
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