Lowe: "Williams avrebbe dovuto vendere molto prima"
Il tecnico inglese, separatosi dalla Williams nel 2019, ha sottolineato come la vendita del team sarebbe dovuta avvenire già da molto tempo per evitare alla squadra di entrare in una spirale negativa.
Paddy Lowe, Chief Technical Officer, Williams Racing
Andy Hone / Motorsport Images
L’avventura di Paddy Lowe in Williams non ha avuto gli esiti sperati da entrambe le parti. L’ingegnere britannico, dopo aver lasciato da vincente la Mercedes al termine del 2016, è tornato allo storico team fondato da Sir Frank diventando anche azionista della squadra.
Purtroppo però, la seconda esperienza di Lowe in Williams si è rivelata avara di soddisfazioni. La scuderia è sprofondata nella classifica riservata ai Costruttori ed addirittura nel 2019 il ritardo nella realizzazione della monoposto ha impedito al team di prendere parte alla prima sessione di test a Barcellona.
Quest’ultimo episodio è costato caro a Lowe che dopo soli tre mesi è stato appiedato dalla Williams.
Dal 2018 al 2020 la scuderia inglese ha sempre chiuso in ultima posizione nel Costruttori e nella passata stagione non è riuscita mai ad entrare in zona punti.
A metà dello scorso anno, però, la famiglia Williams ha compiuto un passo decisivo che ha chiuso un’epoca quando ha venduto il team a Dorlington Capital. Lowe, in una intervista rilasciata al podcast Beyond the Grid, ha dichiarato di aver accolto con favore la notizia.
“Era una massa che doveva essere fatta già da parecchio tempo. La squadra si è trovata in una spirale finanziaria negativa. Mentre lavoravo con loro vedevo quella spirale inghiottire tutto ed è stato abbastanza angosciante”.
“In quei momenti capisci che l’unica soluzione prima che sia tutto finito è vendere”.
“Sono felice che il team sia stato venduto ad un prezzo ragionevole, così che Claire ed i suoi fratelli possano avere un riconoscimento per tutto quello che la loro famiglia ha compiuto nel corso degli anni, e sono soddisfatto che sia stato mantenuto anche il nome”.
“Adesso ci sono dei nuovi investitori che hanno il denaro per far uscire la squadra da quella spirale e puntare a risultati diversi. Servirà del tempo, ma le persone che lavorano nel team sono pazienti e ci riusciranno”.
Lowe ha poi voluto parlare delle sensazioni vissute nella sua seconda esperienza con la Williams: “E’ stato un periodo che non ricordo con piacere. Abbiamo lavorato sodo senza alcuna ricompensa”.
Il tecnico inglese ha poi voluto indicare da dove siano nati i problemi per la storica scuderia britannica, puntando l’indice sul cambio dei regolamenti del 2014. Secondo Lowe soltanto l’adozione della power unit Mercedes, per un po' di tempo, ha nascosto delle enormi carenze.
“La Williams ha potuto beneficiare del miglior motore in griglia dal 2014 e questo ha generato delle impressioni non veritiere”.
“Stavamo vivendo di vantaggi frutto di un’eredità che si stava lentamente sgretolando. Non si disegna un’auto sbagliata da un giorno all’altro, ma questa è frutta di una organizzazione che inizia a perdere la rotta e compie scelte errate”.
“Auguro il meglio ai nuovi proprietari della Williams. Il team ha bisogno dei loro finanziamenti per poter risalire la china”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments