Liberty Media scatenata: sta lavorando per introdurre un GP di F1 in Africa
Sean Bratches, boss delle operazioni commerciali di Liberty Media, ha svelato che si sta lavorando per riportare la F1 in Africa con un GP. Si valuta Kyalami e Marrakech.
Foto di: LAT Images
Liberty Media, società proprietaria dei diritti commerciali della Formula 1, continua nella pianificazione del futuro di quella che continua a essere la serie di riferimento a 4 ruote del motorsport.
Tra i progetti che Liberty Media ha avviato c'è anche il ritorno dell'Africa nel calendario di Formula 1. Per la precisione è il Marocco ad avere ben più di qualche velleità di poter tornare a ospitare un Gran Premio di F1.
La prima e l'ultima volta accadde nel 1958, quando lo stato africano ospitò l'ultimo GP di quella stagione su un tracciato cittadino a Casablanca. Di recente, invece, il Marocco ha ospitato il WTCC dal 2009 al 2017, mentre dal 2016 al 2019 ha ospitato l'ePrix di Formula E a Marrakech.
Il Gran Premio di Formula 1 dovrebbe essere ospitato proprio a Marrakech. L'ultima apparizione della Formula 1 in Africa è datata 1992, con il Gran Premio del Sud Africa svolto sul tracciato di Kyalami.
"Corriamo in 5 continenti e l'ultimo continente abitabile in cui non corriamo è l'Africa", ha dichiarato Sean Bratches, boss delle operazioni commerciali di Liberty Media. "Abbiamo avuto conversazioni molto produttive con il Sud Africa e, in misura minore, con il Marocco".
"In Africa abbiamo già corso anni fa ma, a causa di problemi politici, abbiamo smesso di andare a correre in quel continente. Per noi è molto importante tornare a farlo".
"L'Africa è un mercato in cui vorremmo tornare a correre, la F1 è uno sport globale", ha continuato Bratches alla Reuters. "C'è un tracciato storico in Sud Africa, Kyalami. Toby Venter, proprietario dei concessionari Porsche in Sud Africa, lo ha acquistato e lo ha rimesso a nuovo anche per quanto riguarda le infrastrutture come box e paddock".
"Oltre a quello stato, abbiamo avuto contatti con il Marocco per correre a Marrakech. Anche lì c'è un circuito ma ho il sospetto che non sia un tracciato di primo livello. Il grado di interesse è però davvero molto alto". Riguardo le tempistiche di un possibile ritorno dell'Africa in F1, Bratches ha aggiunto: "Tutto si muove in maniera fluida, stiamo cercando di fare le cose a breve termine. Lavoriamo per questo".
Bratches ha poi sottolineato come gli aiuti dei governi o delle giunte regionali e comunali siano diventati fondamentali per sviluppare progetti sportivi che coinvolgano la Formula 1.
"Ovunque tu vada nel mondo, le nostre gare sono motori economici per tutti i paesi, città, stati, comuni e regioni. La grande maggioranza dei nostri GP è sostenuta dai governi perché è un metodo che funziona".
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