Liberty Media: le nuove idee stanno preoccupando i team?
Finora il promotore del Circus ha agito nel silenzio, ma ora arriva il momento delle decisioni e potrebbero non piacere ai team: in ballo le regole sulle power unit, la distribuzione degli introiti e il budget-cup. Temi che possono far discutere...
Ross Brawn,Managing Director del Motorsport Formula One e Chase Carey, Chief Executive Officer ed Executive Chairman del Formula One Group
Sutton Motorsport Images
C’è una partita in corso, che vede sul campo FIA, squadre e Liberty Media. Un match finora silenzioso, ma destinato a finire sotto i riflettori il prossimo 31 ottobre, quando a Parigi si terrà la prima presentazione in cui saranno illustrate le linee guida che definiranno la Formula 1 a partire dal 2021.
Una data che oggi può sembrare molto lontana, ma che in realtà non lo è vista nell’ottica del sistema di lavoro del Circus. Sul tavolo c’è un regolamento tecnico da ridefinire, ma soprattutto una struttura del potere della Formula 1 che potrebbe essere rivoluzionata, essendo (in data fine 2020) in scadenza anche il Patto della Concordia.
Finora i responsabili di Liberty sono stati quasi trasparenti. Qualche correttivo nella gestione di un meccanismo oliato come quello del Circus, tanti studi per monitorare una realtà nuova, dichiarazioni sempre politcally-correct, ed un approccio all’insegna dell’apertura.
Tra qualche settimana si parlerà però di soldi, tanti soldi, e sarà la prima vera occasione per cogliere quella che sarà davvero la visione di Liberty Media. Nel paddock se ne parla a microfoni spenti, ma tra i rappresentanti dei team qualche timore c’è.
Le squadre anno dopo anno hanno conquistato un ruolo di peso al tavolo in cui vengono varate le scelte cruciali che regolamentano il Circus, e temono che i rappresentanti di Liberty (Ross Brawn, Chese Carey e Sean Bratches) possano stravolgere tutto, e limitare all’asse FIA-Liberty tutte le decisioni strategiche. Un’ipotesi che porterebbe molto sia Ferrari che Mercedes dissotterrare l’ascia di guerra.
All’ordine del giorno ci saranno principalmente il nuovo regolamento in tema power unit, la distribuzione degli introiti (provenienti dalla vendita dei diritti televisivi, dai contratti con i circuiti e dagli sponsor istituzionali del Circus) e la volontà di introdurre un budget-cup che già spacca in due il paddock.
Si parla di un tetto che Liberty vorrebbe fissare in 150 milioni di euro a stagione, ma chi in Formula 1 è presente da tempo sa bene che controllare il rispetto di questa normativa diventerebbe un esercizio molto complesso se non impossibile.
E si parlerà anche molto di power unit, anche qui con l’obiettivo di ridurre i costi attraverso l’introduzione di componenti standard per tutte le motorizzazioni. Si preannunciano un fine autunno (ed un inizio inverno) decisamente caldi…
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