Leclerc subito più veloce di Wehrlein: "Non sento pressione"
Il pilota monegasco, attuale leader di GP2, ha impressionato al debutto sulla Sauber nella FP1 del GP della Malesia: nonostante la pioggia battente, il giovane della Ferrari è stato più veloce del compagno Wehrlein.
Charles Leclerc, Sauber C36
Sutton Motorsport Images
Sedicesimo tempo, 372 millesimi più veloce di Pascal Wehrlein. Charles Leclerc si è presentato così alla Sauber, e come biglietto da visita è davvero niente male. Che il monegasco della Ferrari Driver Academy sia in un momento di splendida forma è abbastanza chiaro guardando i suoi risultati in Formula 2, ma quando si sale di categoria nulla è deve essere dato per scontato. La chance arrivata dall’accordo tra la Ferrari e la Sauber (per poter essere in pista in quattro sessioni FP1) si è concretizzata oggi a Sepang, e per Leclerc le premesse sono sembrate tutt’altro che semplici.
Pista bagnata, fitta pioggia e una monoposto con cui familiarizzare per la prima volta con a disposizione dieci giri scarsi. Ma in una situazione difficile è emerso il talento, e Leclerc è riuscito a girare a suo favore una sessione tutt’altro che semplice, piazzandosi davanti al compagno di squadra e completando il lavoro assegnatogli dal team, che a fine sessione si complimentato molto calorosamente per quanto fatto.
Poi, come è nel suo stile, Leclerc si è schernito, facendo apparire normale un exploit che proprio normale non è. "Okay, non è in effetti semplice salire per la prima volta su una monoposto in condizioni di pista bagnata - ha commentato – sapendo poi di non avere tanto tempo a disposizione. Alla fine ho completato solo otto giri lanciati, ma comunque è stata una bella esperienza. In Formula 1 ogni giro è prezioso, e sono molto contento di aver completato il lavoro che mi ha chiesto la squadra".
Leclerc ha avuto un approccio prudente, migliorando progressivamente senza correre rischi: "Nei primi cinque giri ho faticato molto per riuscire a portare in temperatura gli pneumatici, poi ho cercato di spingere pensando però a non commettere errori. Il primo obiettivo era infatti quello di riportare la monoposto integra a fine sessione, ed oggi era facile finire contro le barriere. Mi piace molto guidare sul bagnato, ma ovviamente non sono riuscito ad ottenere il cento per cento dalla monoposto, le condizioni erano insidiose, e farlo avrebbe comportato dei rischi che oggi non era certo il caso di prendersi". Rischi che invece si è preso Wehrlein, finito fuori pista proprio nel tentativo di sopravanzare il neo-compagno di squadra.
L’impressione è che Leclerc abbia iniziato un percorso che lo porterà in tempi brevi al ruolo di pilota titolare Sauber, e la sessione di oggi non può che aiutarlo nel convincere il team svizzero del suo potenziale. E il tutto, almeno in apparenza, senza stress. "Non sento la pressione – ha confermato Charles - ed è qualcosa che ho imparato a gestire negli ultimi anni. So che mi è chiesto di dare il meglio di me stesso, e sono abbastanza sicuro che se faccio un buon lavoro in pista arriveranno i risultati e le chance. Questo è il modo in cui vedo le cose, e finora ha funzionato".
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