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Nostalgia

Le dieci gare più belle disputate da Damon Hill

Per rendere omaggio al 25° anniversario della conquista del titolo iridato abbiamo raccolto le dieci più belle gare mai disputate dal campione del mondo 1996.

Damon Hill, Arrows A18 Yamaha

Foto di: LAT Images

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Durante i suoi 8 anni trascorsi in Formula 1 Damon Hill ha conquistato 22 vittorie e 20 pole position riuscendo a laurearsi campione del mondo nel 1996. Per celebrare degnamente il 25° anniversario di quel successo abbiamo scelto le dieci più belle gare del pilota inglese.

10. 1994, GP di Barcellona

Auto: Williams FW16

Qualifiche: 2°

Risultato: 1°

Damon Hill, Williams FW16 prende la bandiera a scacchi e conquista la vittoria

Damon Hill, Williams FW16 prende la bandiera a scacchi e conquista la vittoria

Photo by: Sutton Images

Proprio come Graham Hill aveva raccolto l’eredità di Jim Clark in Lotus dopo la scomparsa dello scozzese nel 1968 con un successo in Spagna, anche Damon ha centrato una vittoria carica di emozioni nel 1994.

Michael Schumacher era giunto al Montmelò ancora imbattuto, mentre la Williams era scossa per la scomparsa di Senna ad Imola.

Le prime fasi di gara hanno regalato un copione già visto in precedenza, con il tedesco scattato dalla pole ed Hill alle sue spalle ma non in grado di reggere il ritmo.

Poco dopo la sua prima sosta Schumacher ha accusato un problema al cambio che l’ha costretto a proseguire con soltanto la quinta marcia. La McLaren di Hakkinen e la Williams di Hill hanno superato la Benetton prima che il tedesco riuscisse a gestire il guasto mostrando tempi tutto sommato competitivi.

Hill e Hakkinen si sono così sfidati per la vittoria, ma la strategia di gara era differente tra i due. L’inglese, infatti, aveva optato per due soste mentre il finlandese per 3. Dopo l’ultimo pit Hakkinen si è così trovato ad oltre 9 secondi di ritardo dalla Williams ed alle spalle anche di Schumacher.

Il motore Peugeot della McLaren ha però tradito il finlandese a 17 giri dalla fine ed Hill è riuscito a conquistare un successo netto precedendo Schumacher e la Tyrrell di Mark Blundell quasi doppiato.

“Nelle ultime settimane credo che tutti abbiamo avuto difficoltà ad andare avanti, ma Damon ha probabilmente avuto il momento più difficile di tutti e credo che abbia dimostrato di essere un uomo forte”, ha dichiarato Frank Williams. “Avevamo bisogno di una vittoria per un milione di motivi e quello più importante era onorare Ayrton Senna”.

“Quella è stata probabilmente una delle mie gare più importanti”, ha dichiarato Hill ad Autosport nel 2014. “Ha dimostrato che potevo essere il pilota di punta. E’ stata importante per il morale ed ha contribuito ad aumentare la mia autostima facendomi credere di essere in grado di poter trascinare il team”.

9. 1993, GP d’Italia

Auto: Williams FW15C

Qualifiche: 2°

Risultato: 1°

Damon Hill, Williams. Nel 1993 conquista una grande vittoria a Monza condita da una superba rimonta

Damon Hill, Williams. Nel 1993 conquista una grande vittoria a Monza condita da una superba rimonta

Photo by: Sutton Images

Dopo la sua promozione a sorpresa come pilota titolare per il 1993, Hill ha avuto bisogno di un po' di tempo per adattarsi alla nuova realtà, ma una volta prese le misure è stato in grado di lottare spesso per la vittoria. Un guasto al motore a Silverstone ed una foratura ad Hockenheim lo hanno privato di due successi meritati, ma la situazione è cambiata in Ungheria quando è riuscito a vincere ed ottenere un tris di primi posti di fila.

Monza è stata senza dubbio la migliore gara di quel trittico di vittorie. Le cose in terra lombarda non erano iniziate bene ed Hill non era soddisfatto del set up della sua monoposto nel corso del warm-up. Al via, poi, è scivolato dalla seconda alla terza posizione per poi essere colpito dalla McLaren di Senna alla prima chicane.

Hill ha completato il primo giro in nona posizione, ma ben presto ha iniziato la sua rimonta. Al decimo giro ha superato la Ferrari di Jean Alesi salendo in terza piazza e quando il motore della Benetton-Ford di Schumacher è andato in fumo Hill è passato in seconda posizione.

A metà gara, con le soste già effettuate, Prost poteva vantare 20’’ di margine sul compagno di team, ma il Professore ha iniziato a rilassarsi pensando all’obiettivo titolo mentre Hill ha iniziato a realizzare giri veloci in sequenza.

Damon è arrivato in scia al suo compagno di team a 7 giri dal termine ma ha poi alzato il piede per tenere sotto controllo le temperature del motore Renault. A meno di 5 giri dalla fine Hill è passato in testa complice l’esplosione del propulsore del compagno di team ed ha tagliato il traguardo con un margine di 1.6’’ sugli inseguitori.

8. 1994, GP di Silverstone

Auto: Williams FW16

Qualifiche: 1°

Gara: 1°

Damon Hill, Williams FW16 Renault. Vincere il Gran Premio di casa ha dato a Damon uno sprint speciale

Damon Hill, Williams FW16 Renault. Vincere il Gran Premio di casa ha dato a Damon uno sprint speciale

Photo by: Motorsport Images

Nonostante ci sia andato vicino, soprattutto nel 1960, Graham Hill non ha mai vinto la sua gara di casa. La prima vera occasione per Damon di vincere il GP d'Inghilterra ha visto l’inglese proseguire questa tradizione sfortunata poiché nel 1993 subì un guasto al motore mentre era in testa.

La storia, però, ha avuto un esito diverso nel 1994.

La gara ha subito avuto un episodio controverso quando Schumacher in ogni giro di formazione. Questo è costato al tedesco uno stop and go di 5’’ che Schumacher, però, non ha scontato mentre il responsabili del team litigavano con i commissari.

Il tedesco ha poi proseguito la gara sino a beccarsi la bandiera nera ed essere squalificato.

Un problema alle sospensioni ha rallentato Hill nelle libere, ma in qualifica il pilota di casa ha beffato Schumacher per appena 3 millesimi. Al via Damon ha mantenuto la prima posizione seguito da Michael.

Hill ha effettuato la sua prima sosta prima di Schumacher e la Benetton del tedesco, dopo il pit, è riuscita a passare in testa.

Schumacher è riuscito a scappare, ma dopo aver ignorato in precedenza la bandiera nera è tornato ai box al giro 27 lasciando a Hill un vantaggio che non avrebbe più potuto recuperare.

“Ovviamente la penalità è stata una manna dal cielo per noi”, ha dichiarato Hill, “ma anche senza di questa credo che sarebbe stata una gara ravvicinata, una vera e propria battaglia fino alla fine”.

“Mio padre non  era mai riuscito a vincere la gara di casa, quindi è stata una sensazione di sollievo come se il cerchio si fosse chiuso. Tutti i terribili ricordi di Imola erano ancora freschi nella nostra mente e questa vittoria è arrivata al momento opportuno”.

7. 1995, GP di Ungheria

Auto: Williams FW17

Qualifica: 1°

Gara: 1°

Damon Hill, Williams Renault. In una stagione difficile il GP di Ungheria ha messo in luce il talento di Hill

Damon Hill, Williams Renault. In una stagione difficile il GP di Ungheria ha messo in luce il talento di Hill

Photo by: Motorsport Images

Hill e Williams non hanno avuto un buon 1995. Ci sono stati numerosi errori e sono stati ripetutamente sopravanzati da Schumacher e dalla Benetton, ma in Ungheria Hill ha ribaltato la situazione.

Dopo aver ottenuto la pole, Damon ha mantenuto il comando seguito dal compagno di squadra Coulthard e Schumacher ed al primo giro poteva vantare un margine di 1 secondo.

Al decimo passaggio Coulthard era già in difficoltà con le gomme, ed al tredicesimo giro David ha commesso un errore che ha consentito a Schumacher di passarlo.

Il distacco tra il tedesco ed Hill è iniziato a ridursi rapidamente, ma al diciassettesimo giro Schumacher ha accusato un problema al pit con l’impianto di rifornimento che non ha immesso tutto il carburante previsto ed è stato costretto ad una nuova sosta nove giri più tardi.

Hill ha effettuato la seconda sosta al giro 38 per poi tornare in pista con il tedesco alle sue spalle. Michael ha avuto una piccola possibilità di attacco al giro 44, ma Hill ha mantenuto il comando.

Schuamcher ha poi perso tempo alle spalle della Ligier di Brundle prima di tornare daccapo ai box e successivamente ha perso molto terreno a causa del traffico senza avere alcuna possibilità di chiudere il gap con Hill.

A 4 giri dalla fine la Benetton ha tradito Michael lasciando così strada libera a Coulthard transitato sotto il traguardo con un ritardo di oltre mezzo minuto. Tutti gli altri erano doppiati.

6. 1996, GP del Brasile

Auto: Williams FW18

Qualifica: 1°

Gara: 1°

Damon Hill, Williams FW18. In brasile il pilota inglese è stato autore di un successo di forza e strategia

Damon Hill, Williams FW18. In brasile il pilota inglese è stato autore di un successo di forza e strategia

Photo by: Motorsport Images

Dopo la gara di Barcellona del 1996, nella quale Hill era uscito di pista due volte prima di andare a muro mentre Schumacher ha conquistato una delle più belle vittorie, la reputazione dell’inglese di pilota in grado di esaltarsi sul bagnato era uscita minata.

Solo due mesi prima, però, Hill aveva regalato una perfromance spettacolare nelle tremende condizioni di Interlagos doppiando la Ferrari del tedesco.

Sull’asciutto Hill era riuscito ad ottenere un pole spettacolare con un secondo di vantaggio sui rivali ed al via si è dovuto difendere dagli attacchi di Barrichello su Jordan e del compagno di squadra Villenevue. Dopo tre giri, però, il suo margine era già salito ad oltre 9 secondi nonostante un grande carico di benzina ed una strategia ad una sosta.

Quando la pista ha iniziato ad ascigarsi, Villeneuve ha commesso un erorre mentre si trovava in lotta con Alesi ed è stato costretto al ritiro al giro 25.

Il francese ha iniziato a mettere pressione su Hill ma a sua volta ha commesso uno sbaglio lasciando aperta la porta del secondo gradino del podio a Barrichello per poi tornare daccapo davanti alla Jordan. Al quarantesimo giro, però, Hill ha effettuato una sosta per montare le gomme da asciutto.

E’ stata la scelta vincente. Alesi è tornato ai box due giri dopo ma quando è rientrato in pista il gap dall’inglese era già salito a 25’’.

Il problema principale per Hill, però, era la lotta tra Schumacher e Barrichello nelle fasi finali della gara, ma il brasiliano ha commesso un errore che ha consentito a Damon di salire in seconda posizione per poi avere la meglio sul tedesco a 10 giri dalla fine.

5. 1998, GP del Belgio

Auto: Jordan 198

Qualifica: 3°

Gara: 1°

Damon Hill, Jordan 198. Una gara caotica, corsa in condizioni impossibili ma vinta con lucidità da Damon

Damon Hill, Jordan 198. Una gara caotica, corsa in condizioni impossibili ma vinta con lucidità da Damon

Photo by: Sutton Images

Dimenticate il nonsense riguardante i team order che hanno sancito Ralf Schumacher come vincitore morale della gara. Hill ha meritato ampiamente il successo dopo che Michael Schumacher è andato ad impattare contro la McLaren di Coulthard.

Hill è riuscito a precedere entrambe le Ferrari in qualifica centrando il terzo posto con un crono di 8 decimi più veloce di quello del suo compagno di team.

In condizioni meteo tremende, Hill ha fatto una partenza pessima ma è riuscito ad evitare il caotico incidente del via innescato proprio da Coulthard.

La seconda partenza ha visto Damon autore di un ottimo avvio che l’ha subito portato al comando precedendo Michael Schumacher, ma il tedesco della Ferrari si è preso la prima posizione all’ottavo giro per poi scappare.

Hill è rimasto in seconda piazza, a distanza, ed ha approfittato dell’incredibile incidente che al giro 25 ha costretto Schumacher al ritiro per salire in prima posizione seguito dal suo compagno di team.

Poco dopo la safety car è entrata in pista a causa del brutto contatto tra Fisichella e Nakano ed quando la vettura di sicurezza è tornata ai box i piloti hanno avuto a disposizione solo 12 giri.

Ralf Schumacher ha sfidato Hill per la prima posizione, ma l’inglese ha fatto capire come fosse il caso di congelare le posizioni ottenendo il consenso di Eddie Jordan.

“Credo di aver guidato come mai in precedenza” ha dichiarato Hill. “Non ho mai nascosto che la fortuna abbia giocato un ruolo chiave, ma in tutto il weekend siamo sempre stati competitivi e ci siamo meritati quel risultato”.

4. 1994, GP di Adelaide

Auto: Williams FW16B

Qualifica: 3°

Gara: Ritirato

Michael Schumacher, Benetton B194 Ford, Damon Hill,  Williams FW16B Renault. Ad Adelaide uno scontro rimasto nella storia

Michael Schumacher, Benetton B194 Ford, Damon Hill, Williams FW16B Renault. Ad Adelaide uno scontro rimasto nella storia

Photo by: Sutton Images

In ben due occasioni Hill è stato in grado di giocarsi il titolo iridato ed in una di queste è riuscito a conquistare la vittoria in campionato, quella di Suzuka del 1996 quando il suo compagno di team, e diretto rivale in classifica, è stato costretto al ritiro a causa di una ruota volata via.

La versione B della problematica Williams FW16 si è rivelata un grande miglioramento ed Hill è riuscito a tenere aperto il campionato grazie alla splendida vittoria di Suzuka.

Damon, Hill, che ora ha ammesso come il suo tempismo forse non sia stato dei migliori, all’epoca ha messo in dubbio il supporto che stava ricevendo dalla squadra prima del weekend di Adelaide. Hill si è qualificato soltanto terzo, distante a Schumacher ed anche al rientrante Nigel Mansell, ma la gara è stata diversa.

Entrambi i contendenti al titolo hanno subito sopravanzato Mansell al via e Schumacher ha potuto chiudere il primo giro con 2,1’’ di vantaggio su Hill, ma l’inglese ha recuperato mezzo secondo la tornata successiva.

I due hanno continuato a spingere al limite e dopo 11 giri il terzo in classifica, Hakkinen, aveva già 18’’ di ritardo.

Anche dopo la prima sosta Hill è rimasto ad 1,5’’ da Schumacher, ma il gap è aumentato a 2,9’’ al giro 34.

Hill ha subito risposto  e Schumacher ha commsso un errore che poteva avere conseguenze ben più importanti quando è andato a toccare il muretto nella sequenza della Wakefield danneggiando l’anteriore destra.

Damon, una volta effettuata la curva, ha visto Schumacher in difficoltà e si è gettato all’interno per superare ma il tedesco ha chiuso la traiettoria. Le due monoposto si sono scontrate e la Benetton è finita contro le barriere.

Hill è andato ai box dopo il contatto ma il braccetto anteriore sinistro era K.O. ed ha dovuto dire addio ai sogni iridati consentendo così a Schumacher di laurearsi campione per un solo punto di vantaggio al termine di una stagione tumultuosa.

“Quello che ha fatto Damon nelle ultime gare è stato incredibile. Si è avvicinato molto in classifica ed era difficile capire chi avrebbe vinto” ha poi dichiarato Schumacher.

3. 1996, GP di Monte Carlo

Qualifica: 2°

Gara: Ritirato

Damon Hill, Williams FW18 Renault. Un guasto al motore Renault ha tradito l'inglese lasciandogli l'amaro in bocca

Damon Hill, Williams FW18 Renault. Un guasto al motore Renault ha tradito l'inglese lasciandogli l'amaro in bocca

Photo by: Motorsport Images

Graham Hill è riuscito a conquistare per ben 5 volte il successo al GP di Monte Carlo, mentre Damon avrebbe meritato di proseguire la tradizione di famiglia.

In qualfiica Schumacher ha sconfitto l’inglese ottenendo la pole, ma la domenica, in condizioni di bagnato, Hill ha subito preso il comando delle operazioni al via, mentre Schumacher è subito andato a sbattere al Portier.

Damon ha completato il primo giro transitando con 4,3’’ di vantaggio su Alesi. La Williams è entrata ai box per montare le slick al giro 28 e quando tutti hanno completato le soste previste Hill poteva vantare oltre mezzo minuto di margine sugli inseguitori.

Al giro 41, però, del fumo ha iniziato ad uscire dal retro della sua vettura fino a costringere Hill ad un amaro ritiro. “Quella è stata l’unica volta in cui abbiamo effettuato una sosta assolutamente perfetta ma siamo stati traditi dal motore Renault” ha commentato l’inglese.

2. 1997, GP di Ungheria

Auto: Arrows A18

Qualifica: 3°

Gara: 2°

Damon Hill, Arrows Yamaha A18. Un successo sfumato soltanto all'ultimo giro, ma una gara rimasta nella storia

Damon Hill, Arrows Yamaha A18. Un successo sfumato soltanto all'ultimo giro, ma una gara rimasta nella storia

Photo by: Sutton Images

“Questa è la corsa di cui la gente parla più di ogni altra”, ha dichiarato Hill sul famigerato GP d'Ungheria del 1997.

In occasione delle qualifiche di Melbourne la Arrows A18 aveva pagato un ritardo dalla pole di 5,4’’ e prima della gara aveva già subito un guasto. I progressi del team di Tom Walkinshaw, grazie anche agli pneumatici Bridgestone, sono stati però rapidi.

Sul tracciato dell’Hungaroring, uno dei favoriti di Hill, l’inglese ha quasi sfiorato una delle più incredibili vittorie della storia della F1.

“E' stato un weekend fantastico”, ricorda Hill. “Bridgestone ha sempre prodotto un pneumatico molto affidabile, con una rigidità al battistrada che permetteva di spingere costantemente. Siamo riusciti a trovare un grande equilibrio e non avevamo bisogno di un motore molto potente in Ungheria”.

Dopo la partenza Hill ha subito passato la Williams di Villeneuve. La maggior parte delle vetture dotate di gomme Goodyear ha patito il blistering, complice l’errata scelta di montare mescole morbide, ed al giro 11 Hill ha superato la Ferrari di Schumacher per prendere il comando.

“Michael non aveva più trazione in uscita di curva” ha ricordato Hill “Dopo qualche giro le sue gomme erano già finite ed io sono riuscito a superarlo”.

Una volta completate le soste Damon poteva vantare un margine di ben 7 secondi su Villeneuve. Il suo rivale principale, però, era l’altra Williams di Frentzen sceso in pista con Goodyear dure, ma un problema tecnico ha costretto il tedesco ad un inatteso ritiro.

Hill ha così mantenuto agevolmente il comando ed a 3 giri dalla fine godeva di addirittura 34 secondi di vantaggio su Villeneuve, ma poi a causa di una perdita nel sistema idraulico ha iniziato ad accusare problemi al cambio venendo sopravanzato dal canadese soltanto nel giro finale.

“Sfiorare così la vittoria è stato crudele, ma almeno siamo riusciti ad arrivare al traguardo” ha concluso un filosofico Hill.

1. 1994, GP di Suzuka

Auto: Williams FW16B

Qualifica: 2°

Gara: 1°

Damon Hill, Williams FW16. A Suzuka, in condizioni tremende, Damon ha raccolto il successo più bello

Damon Hill, Williams FW16. A Suzuka, in condizioni tremende, Damon ha raccolto il successo più bello

Photo by: Sutton Images

Alla fine di una stagione drammatica, nella quale era diventato la prima guida del team dopo la scomparsa di Senna, Hill si è trovato anche a lottare contro il maestro della pioggia Schumacher nelle terribili condizioni meteo di Suzuka pur di tenere aperta una possibilità per il titolo.

La sua performance in Giappone ha convinto tutti che Hill potesse far parte con merito della Formula 1.

“C'era tensione”, ricorda Hill. “Eravamo stati demoliti a Jerez e sembravo ormai fuori dai giochi dopo quella gara, ma poi è emerso che c'era stato un problema con l'impianto di rifornimento e che avevo trasportato un carico di carburante maggiore che ha influito sulle prestazioni”.

“Mi sono confrontato con Frank Williams e Patrick Head perché pensavano che quella performance fosse dipesa solo da me anche se non era così, e c’era della tensione anche all’interno del team. Ho avuto la sensazione che mi avessero abbandonato anche per via della scelta di far tornare Mansell”.

Schuamcher e Hill hanno monopolizzato la prima fila in qualifica e dopo il primo giro hanno condotto una gara in solitaria con Damon in vantaggio di 9 secondi sul resto del gruppo.

“Pensavo che se avessi perso di vista il suo fanale posteriore, sarebbe scappato”, ha spiegato Hill. “L'intera gara è stata disputata su un altro livello rispetto a qualsiasi altra in cui abbia mai corso”.

“Avevo una forma di soggezione nei confronti di Michael, ma ero anche determinato a batterlo. Riusciva a sfruttare i cordoli in quelle condizioni. Qualunque altro pilota avrebbe perso il controllo, ma non lui. Lo faceva giro dopo giro. Stupendo”.

Le condizioni meteo, però, sono peggiorate e tra il quarto ed il nono giro è entrata in pista la safety car ma successivamente, a causa di altri incidenti, la direzione gara ha esposto la bandiera rossa.

Quando si è tornati a correre Schumacher ha sofferto il maggior carico di carburante consentendo ad Hill di avvicinarsi e passare virtualmente in testa grazie alla classifica aggregata pre-interruzione.

La Benetton ha deciso di proseguire con la strategia a due soste, mentre Hill ha mantenuto il piano originario di un solo stop.

Alla fine del suo out lap Schumacher aveva un ritardo di 14,6’’ con soli nove giri al termine ed ha iniziato a spingere sino a chiudere il gap da Hill a 2,5’’ all’ultimo passaggio.

“Guardavo quel distacco ridursi costantemente così ho pensato che dovevo inventarmi qualcosa” ha ricordato Hill.

“Ho detto: “Ayrton, se sei lassù mi farebbe comodo una mano, sono esausto!”. Subito dopo mi sono trovato a volare come se qualcuno mi avesse bloccato il piede fino a fondo corsa dell’acceleratore”.

“Quando sono arrivato alla Degner 2 ho pensato che non avrei potuto continuare con quel ritmo ed ho deciso di essere più cauto. Era quasi come se avessi lasciato guidare il mio istinto. E’ stata una esperienza sorprendente, ho messo tutte le mie energie per ottenere quella prestazione”.

Lo sforzo di Damon è stato sufficiente. Hill ha tagliato il traguardo con 3,4’’ di vantaggio su Schumacher nonostante una posteriore destra alla frutta, e lo stesso Michael a fine gara è andato a congratularsi con l ‘inglese.

“Forse non avevo la stessa fiducia di Schumacher o di altri grandi piloti del passato. Non ero sicuro di me stesso essendo entrato in F1 a 32 anni come sostituto di un altro pilota. Quella gara, però, ha fatto capire che anche in condizioni difficili, con un titolo in palio, avrei potuto farcela”.

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