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Lauda: "Verstappen ha guidato come un veterano"

L'olandese della Red Bull ha mancato l'appuntamento con il podio a Montreal, ma il modo in cui si è difeso dall'attacco di Nico Rosberg nel finale ha lasciato tante persone a bocca aperta nel paddock. Compreso il grande Niki.

Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: XPB Images

Niki Lauda, Mercedes Non-Executive Chairman
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12 fa un pit stop
Max Verstappen, Red Bull Racing nella sfilata dei piloti
Niki Lauda, Mercedes Non-Executive Chairman signs autographs for the fans

Si può lasciare un segno conquistando una posizione, ma anche difendendola. E secondo alcuni piloti d’esperienza, la seconda impresa è anche più complessa. Dopo gli errori di Montecarlo, Max Verstappen è tornato a fare la differenza sul circuito Gilles Villeneuve, una delle palestre preferite dai grandi nomi della Formula 1. Il baby della Red Bull, dopo aver rimediato due decimi e mezzo in qualifica dal compagno Ricciardo, al via della corsa è tornato nel format “Barcellona”.

A lungo in terza posizione, Verstappen non ha potuto reggere il passo della Williams di Bottas che lo ha sopravanzato con una sosta in meno, e nelle fasi finali della corsa sembrava condannata anche la sua quarta posizione. A dieci giri dal termine è progressivamente arrivato alle sue spalle Nico Rosberg, con gomme più fresche e il DRS pronto a spianargli la strada. Il soprasso da parte della Mercedes sembrava una formalità, ma Verstappen è stato autore di una difesa imprevista (e corretta) che ha mandato in crisi il leader del Mondiale fino al testacoda del penultimo giro.

“Ha guidato come un veterano”, ha dichiarato Niki Lauda, mentre papà Jos ha commentato così il finale di gara del figlio: “E’ il boss della sua monoposto, non si fa portare in giro, è lui a decidere cosa deve fare”. E Verstappen che dice? “Gli ultimi dieci giri mi sono piaciuti, ma sono stati anche i più duri della mia carriera! Ormai occupavo da parecchio il quarto posto, e non volevo cedere la posizione. È stata una battaglia molto dura fino alla fine della corsa, il ritmo di Nico era molto forte, ma sono riuscito a mantenere la posizione e l'ultimo giro è stato…abbastanza spettacolare”.

Non solo l’ultimo a dire il vero, perché Rosberg ha provato più volte a passare il giovane avversario alla staccata dell’ultima curva, ma Verstappen ha sempre tenuto la linea interna (chissà perché non lo fanno tutti) riuscendo a staccare in extremis e ad affrontare la chicane senza sbavatura. Facile a dirsi, meno a farsi, come confermato anche dai sorrisi di approvazione che Christian Horner ha sfoggiato giro dopo giro mentre Verstappen confezionava il suo piccolo capolavoro.

Nelle prime tre gare disputate con la Red Bull, Max ha conquistato meno punti solo di Hamilton e Vettel, riuscendo a Montreal a mettere una parola fine alle critiche arrivate nel weekend di Monaco. “Abbiamo fatto il massimo possibile – ha commentato dopo la gara canadese – e credo che insieme al team è stato completato un gran lavoro. Avremmo voluto finire sul podio, ma avevamo troppo degrado di gomma rispetto alla Williams. Se fosse arrivata un po’ di pioggia sarebbe stato l’ideale per noi, ma va bene anche così”.

Verstappen ha spiegato anche il motivo per cui in certe fasi della corsa ha perso il vantaggio che aveva nei confronti di Ricciardo per poi recuperare successivamente. “Avevo un consumo elevato di carburante, e in certe fasi ho dovuto alzare un po’ ritmo. Poi quando Daniel si avvicinava tornavo a spingere. Questo weekend ho avuto a disposizione il nuovo motore Renault, e sui rettilinei ho visto che sono stati fatti dei progressi importanti. Ora guardiamo avanti, ci aspetta Baku”.

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