Lauda critico su Liberty: "E' finito il tempo per imparare, servono idee"
L'austriaco si preoccupa del futuro della F.1: "I costi crescono, mentre diminuiscono i ricavi. Così dove vogliamo andare? Qui servono idee per generare più soldi e io non le vedo. Non sappiamo quanto guadagneremo nel 2018!".
Foto di: Sutton Motorsport Images
Non c’è solo Sergio Marchionne che è dichiaratamente contrario alle proposte sul futuro lanciate da Liberty Media nello Strategy Group della scorsa settomana. Niki Lauda si è messo nel solco del presidente del Cavallino in materia di motori per il 2012 e budget cap. Il presidente non esecutivo di Mercedes Motorsport si gusta i due mondiali (piloti e Costruttori) ma guarda al futuro prossimo con una certa agitazione.
Dovreste essere molto soddisfatti…
"Certo, ma sono preoccupato. È giusto che i nuovi proprietari americani abbiano avuto bisogno di tempo per capire che cosa è la F.1, ma ora sta per scadere. E ciò che pensano per il futuro mi preoccupa”.
“Fia, Chase Carey e Ross Brawn ripetono che dobbiamo livellare le prestazioni delle monoposto, ma il dna della F.1 è l’opposto. Sei un pazzo se pensi che per rendere i GP più attraenti sia necessario avere un vincitore differente ogni fine settimana. La F.1 è competizione".
Però è giusto cercare di far costare meno le power unit?
"Certo e sono sicuro che troveremo un compromesso soddisfacente. Ma il cuore del problema è un altro. A fronte di una crescita dei costi di circa 70 milioni da un anno all’altro, diminuiscono i ricavi. Ma così dove vogliamo andare? Qui servono idee per generare più soldi e io non le vedo. Ho sentito dire da Sean Bratches che desidererebbe vedere i piloti accompagnati in pista da bambini. Scimmiottare il calcio sarebbe avere idee nuove?".
E allora cosa propone la Mercedes?
"Serve un progetto di ampio respiro. Per esempio il budget cap: l’idea è corretta ma occorre un piano triennale per realizzarlo. Noi abbiamo dei dipendenti, che facciamo? Li mandiamo a migliaia in mezzo a una strada? Per ora Liberty ci ha soltanto annunciato che vuole introdurlo, ma non con che mezzi intende realizzarlo".
La Ferrari minaccia l’abbandono dalla F.1: la Mercedes che cosa farà?
"Non credo sia giusto avanzare minacce, ma da qui a settembre 2018 dobbiamo stabilire come accrescere gli introiti e diminuire i costi. Siamo a novembre, dobbiamo chiudere i budget del 2018 e ancora non sappiamo quanto guadagneremo l’anno prossimo. Possibile? Tutto questo è preoccupante".
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