Lauda: "Al 70% è colpa di Verstappen. Farei pagare i danni ai due piloti"
Il presidente non esecutivo di Mercedes Motorsport dice la sua sul crash fra le due Red Bull e rivela quale sarebbe stata la sua ricetta se si fosse trovato al posto di Horner. Quando è successo fra i suoi piloti, però, non ha preso certe decisioni.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Niki Lauda quando ha visto le due Red Bull autoeliminarsi nel GP di Azerbaijan deve aver visto qualche spettro del passato, quando Nico Rosberg e Lewis Hamilton si sfidavano ruota a ruota con le Mercedes senza risparmiarsi cruente sportellate.
L’austriaco, presidente non esecutivo di Mercedes Motorsport, non è certo il tipo che si tira indietro ad esprimere un parere, anche se i fatti non riguardano la sua squadra. E con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue non ha impiegato molto a inquadrare il crash fra Daniel Ricciardo e Max Verstappen.
Per il collegio dei commissari della FIA e per i vertici della squadra di Milton Keynes la responsabilità va divisa fra i due piloti alla pari. Secondo loro non ci sono vittime, né colpevoli anche se il contatto fra i due compagni è stato a detta di Christian Horner “…inaccettabile!”.
“Capisco Christian – ha dichiarato il manager austriaco – “Da un lato si vogliono due piloti che lottano e non hanno alcuna paura di combattere fra di loro, per cui dobbiamo ricordargli che ci sono quasi mille persone che lavorano per dargli una monoposto competitiva”.
Ma Lauda ha una visione del tutto diversa dell’incidente grazie al quale la Mercedes poi ha potuto celebrare la prima vittoria…
“Dal mio punto di vista la colpa è 70% Verstappen, mentre Ricciardo è colpevole al 30%. Non ci si può spostare di traiettoria così in rettilineo. Alla fine quel povero ragazzo di Daniel non sapeva più dove andare”.
“Cosa farei se fossi al posto Christian? Andrei a casa a piangere, ma farei venire nel mio ufficio i due piloti e gli farei pagare il conto dei danni. Noi ci abbiamo pensato una volta, ma poi l’avevamo fatto!”.
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