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L'aneddoto sull'ultimo tatuaggio di Ricciardo e... sua madre!

Sebbene abbia paura degli aghi, Daniel Ricciardo non smette di farsi tatuaggi e l'ultimo ha regalato un aneddoto curioso.

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team firma l'autografo ad un Grid Kid

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team firma l'autografo ad un Grid Kid

Steven Tee / Motorsport Images

Daniel Ricciardo continua a regalare siparietti curiosi e divertenti in Formula 1. L'australiano, che durante la pausa estiva del 2018 ha annunciato la clamorosa decisione di lasciare la Red Bull per la Renault, è fonte inesauribile di risate ed aneddoti.

L'ultimo è arrivato grazie ad uno dei suoi grandi hobby, i tatuaggi. Ricciardo ha sempre ammesso di avere paura degli aghi ma, come succede a tutte le persone a cui piace "dipingersi" il corpo, non riesce a fermarsi dopo aver realizzato il primo.

Prima del Gran Premio di Gran Bretagna, sull'avambraccio di Daniel è comparso un Cupido. Un disegno che può sembrare tipico, ma che è particolare nel caso del pilota della Renault, perché manca la parte da tendere dell'arco per scoccare la freccia dell'amore.

Il suo primo tatuaggio, fatto nel 2013, fu realizzato dopo il suo debutto in Formula 1: una nave che circumnaviga il mondo, in riferimento alla sua carriera, ed un faro che rappresentava casa sua.

E sebbene il primo fosse molto grande, Ricciardo ha proseguito la sua opera fino ad averne 10 sul suo corpo. In quest'ultimo caso, il terzo ha generato una battura che ha ricordato la storia di molti giovani: la riluttanza dei genitori.

Ce ne sono molti che hanno nascosto le loro "opere d'arte", così come i piercing, per paura che i genitori potessero disapprovare o punirli. Quando a Ricciardo è stato chiesto se avesse mostrato i suoi alla madre, ha rivelato che la cosa era andata storta.

"Sì, gliel'ho mostrato. Dopo averlo fatto, qualche giorno dopo, gli ho inviato una foto dicendole: te lo faccio vedere prima che tu lo veda in TV. La sua risposta è stata schietta: l'ho già visto su internet".

"Mi ha detto come: va bene, va bene. E credo che sia consapevole che non si può tornare indietro. Crede che l'avambraccio sia il limite per i tatuaggi...".

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