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La rivelazione di Binotto: "Non si è rotta l'MGU-H, ma avevamo un problema a un cilindro"

Il team principal ha smentito che la causa che ha privato Leclerc della prima vittoria nel GP del Barhain sia stato un cedimento della MGU-H. Binotto ha ammessoche si sono verificati dei problemi di combustione in un ciliindro. Ecco perché sono saltati anche i parametri di consumo.

Scarico Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Le supposizioni sui problemi che hanno rallentato Charles Leclerc a partire dal quarantacinquesimo giro del Gran Premio del Bahrain sono state smentite da Mattia Binotto.

Inizialmente, basandosi su un’interpretazione dei team-radio tra Leclerc e il suo ingegnere di pista (“We have no H recover, Non abbiamo il recupero dell’unità Mgu-H”, ha detto l’ingegnere di Charles), era stata indicata la MGU-H come il componente che ha causato i problemi della SF90, ma dopo la gara il team principal del Cavallino ha indicato un’altra tipologia di causa.

 

“Stiamo ancora controllando il motore – ha chiarito Binotto - non abbiamo ancora una chiara spiegazione di quello che è successo. Abbiamo visto che si è trattato di un problema all’unita endotermica, più precisamente un problema di combustione su un cilindro. Il motore tornerà a Maranello per dei controlli accurati: quando ci sono questi inconvenienti c’è bisogno di un’analisi approfondita e ci vuole del tempo”.

“Non c'è stato un problema all’MGU-H – ha concluso Mattia - se avessimo avuto quel tipo di problema avremmo provato a cambiare le mappature e le impostazioni, provando a vedere se in qualche modo fosse possibile ovviare all’imprevisto, ma oggi non è stato così".

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"Non è stato facile decidere di restare in pista in quelle condizioni, ma alla fine è arrivato un terzo posto importante, quindi crediamo sia stata la decisione corretta. Non crediamo che questo problema possa avere effetti sulla pianificazione della prossima gara, non è un’anomalia legata al modo in cui stiamo usando la power unit, bensì un problema ad un singolo componente su cui dovremo investigare”.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90 e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, in griglia di partenza
Charles Leclerc, Ferrari, terzo, arriva al Parco Chiuso
Charles Leclerc, Ferrari, terzo, con la squadra
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, e Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, lotta con Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF90, per la testa della gara
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10, e Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, affianca Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, affianca Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari, durante la drivers parade
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, con Charles Leclerc, Ferrari
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