La Red Bull non ha scelta: deve impostare la gara all'attacco
Verstappen e Ricciardo saranno i primi in griglia a montare le gomme ultrasoft, quindi dovranno essere pronti ad attaccare le Ferrari e le Mercedes essendo su due soste. L'affidabilità però inizia ad essere un problema...
Foto di: Sutton Motorsport Images
Le due Red Bull saranno le prime monoposto sulla griglia di partenza a scattare con le gomme ultrasoft. Differenziare per sperare, e oggi sembra questa l’unica possibilità per Daniel Ricciardo e Max Verstappen in chiave podio. Nel weekend in cui la Renault ha autorizzato tutti i team che montano la sua power unit ad utilizzare delle mappatture più aggressive, a creare problemi sono stati proprio i motori.
Ricciardo ha vissuto lunghi minuti di tensione mentre gli avversari sono scesi in pista per le qualifiche, con i minuti che trascorrevano inesorabilmente mentre la sua monoposto era ferma ai box. Il sospiro di sollievo è arrivato a tre minuti dal termine delturno Q1, quando i meccanici della Red Bull gli hanno dato il via libera per entrare in pista.
Dopo la vistosa rottura del turbo che ha fermato l’australiano durante leprove libere del mattino, la monoposto è stata riconsegnata alla squadra solo al termine della sessione. Le due ore a disposizione prima del via delle qualifiche sono normalmente sufficienti per completareun cambio di power unit, ma in Red Bull hanno scoperto che la Renault non aveva a disposizione un motore completo già montato.
È così iniziata una corsa contro il tempo, con i tecnici del team ed i motoristi impegnati in un vero e proprio tour de force per riuscire a mettere Ricciardo nelle condizioni per poter tornare in pista. Alla fine l’impresa è riuscita, e Daniel (che non aveva avuto modo di provare le ultrasoft nella FP3) ha concluso il concitato pomeriggio cinese con il sesto tempo, dietro il compagno di squadra. Per come si erano messe le cose, un successo.
Ricciardo e Verstappen sperano nella strategia
Resta comunque il campanello d’allarme legato all’utilizzo della seconda delle tre power unit a disposizione per l’intera stagione dopo sole tre gare. Ma questo è un problema che presenterà il conto più avanti, oggi in Red Bull c’è una gara da preparare con la consapevolezza che, a differenza di Mercedes e Ferrari, Ricciardo e Verstappen saranno costretti ad effettuare due pit stop.
"La nostra sarà per forza una gara aggressiva – ha commentato l’australiano – e non avrebbe avuto senso fare scelte diverse. Sappiamo bene che la terza fila per noi è il massimo risultato a cui possiamo ambire oggi su questo tipo di circuiti, quindi tanto vale provare qualcosa di diverso rispetto a chi ci precede. E poi una gara tutto al massimo non mi dispiace, credo che sarà divertente".
Della stessa opinione è stato Verstappen, che spera anche nel caldo (atteso domani) come variabile in grado di scombinare un po' i valori in campo: "Oggi abbiamo visto una gran Ferrari, e francamente non credo che domani possano avere dei gravi problemi di gomme. In gara, però, non hanno il vantaggio di potenza su cui possono contare in qualifica, quindi mi aspetto che le nostre performance saranno più vicine. Vediamo cosa accadrà con la strategia, e con venti gradi in più di temperatura rispetto ad oggi non è da escludere del tutto che possano esserci delle sorprese".
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