La Red Bull ha deciso all'ultimo di schierare Ricciardo nei test
Inizialmente avrebbero dovuto girare Gasly e Verstappen, ma poi è stato deciso di far scendere in pista l'australiano. Daniel sembra desideroso di marcare da vicino il nuovo compagno di squadra e il team lo ha assecondato.
Foto di: Red Bull Content Pool
Cambio di programmi in casa Red Bull. Le prime informazioni alla vigilia del Gran Premio di Spagna confermavano una line-up di piloti formata da Pierre Gasly e Max Verstappen. Il francese del vivaio Red Bull sarebbe poi passato alla Toro Rosso per la seconda e conclusiva giornata delle prove sul circuito di Catalunya.
Ventiquattr’ore dopo lo storico successo di Verstappen, la Red Bull ha invece comunicato che ai test saranno presenti i due piloti titolari, con Daniel Ricciardo che darà il via alle prove nel giornata di domani. È bastato davvero poco a dar corpo alla voce che dopo la gara di ieri l’australiano avrebbe chiesto ed ottenuto di essere in pista, per marcare da vicino il nuovo (e scomodo) compagno di squadra.
Questo costringerà la Red Bull a dover utilizzare Gasly per due giorni nel successivo test di Silverstone (previsto dopo il Gran Premio di Gran Bretagna) poiché il regolamento sportivo impone che la metà delle giornate di prove post-gara sia dedicata a giovani piloti. Per la Red Bull ci sarà un problema da risolvere, ovvero trovare un giovane da far girare con la Toro Rosso nei test inglesi.
Al momento oltre a Gasly il vivaio di Helmut Marko non ha altri piloti con tutte le carte in regola per un test di Formula 1, ma potrebbe essere concessa una chance al diciottenne brasiliano Sergio Sette Camara, che sta militando nella Formula 3 Europea. Anche il team Haas ha rimandato a Silverstone il problema dei piloti esordienti, e per il momento sarà in pista a Barcellona con i due titolari.
La McLaren, che a Barcellona utilizzerà Button e Vandoorne, potrà ancora schierare il pilota belga come esordiente poiché ha disputato un solo Gran Premio, il mese scorso in Bahrain. Il regolamento è molto chiaro in merito: “Ogni squadra dovrà assegnare almeno due giornate a giovani piloti. Non saranno ritenuti rookie coloro che hanno disputato più di due gare nel F1 World Championship”.
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