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La Pirelli "bagna" la notte di Abu Dhabi

De la Rosa è diventato il primo pilota a guidare una F.1 sul bagnato in notturna a Yas Marina

La Pirelli
Per la Pirelli è arrivato il momento degli ultimi test privati prima della prova del fuoco, che avverrà con l'inizio dei test collettivi di Formula 1, nei primi giorni di febbraio a Valencia. Per questa occasione il gommista milanese ha pensato ad un test decisamente particolare: calandosi nell'abitacolo della Toyota TF109, Pedro de la Rosa è diventato il primo pilota a cui è stata data l'opportunità di guidare una monoposto in notturna e in condizioni di pista bagnata. Ma a rendere il tutto ancora più unico è la location, visto che il test si sta svolgendo a due passi dal deserto, ad Abu Dhabi. Sia chiaro però che l'intenzione non è semplicemente quella di scioccare l'ambiente, ma che ci sono delle valide motivazioni tecniche dietro a questa scelta. A spiegarle ci ha pensato Paul Hembery, grande capo del reparto motorsport di Pirelli: “Abbiamo già deliberato le quattro mescole slick ed anche quella per le gomme intermedie. Dunque, ci rimaneva da scegliere quella per le full wet. Avendo già effettuato dei test sul bagnato con le temperature europee, avevamo bisogno di fare un raffronto con le temperature che potremmo incontrare in caso di pioggia in Malesia o anche qui ad Abu Dhabi”. Anche la scelta di lavorare con il buio non è assolutamente casuale: “Per completare il test dobbiamo bagnare la pista con delle autocisterne” ha aggiunto Hembery. “Lavorare di sera ci consente di poter sfruttare una minore evaporazione dell'acqua dall'asfalto, permettendoci di dover ripetere in meno occasioni il lavoro con queste”. La cosa più curiosa però è che c'è stato anche il rischio di non doverla bagnare la pista...Questa mattina ad Abu Dhabi infatti pioveva! Questi test però sono stati però anche un'occasione per fare un po' il punto della situazione a poche settimane dall'inizio della stagione 2011, che vedrà il ritorno della Pirelli nella massima formula dopo vent'anni di assenza. Le prime indicazioni arrivate dai test collettivi che si sono svolti proprio ad Abu Dhabi sono state decisamente incoraggianti. “La maggior parte delle squadre ci aveva segnalato di avere problemi di grip con le ruote anteriori, quindi abbiamo concentrato i nostri sforzi nel cercare di risolverli” ha spiegato Boiocchi, responsabile dello sviluppo delle coperture per la F.1. “I primi feedback sono incoraggianti, anche se magari qualcuno si è poi lamentato di avere problemi al posteriore. Va detto però che tutti giravano con delle monoposto studiate per le Bridgestone. Solo a Valencia i team saranno pronti con delle vetture studiate per i nostri pneumatici”. “C'era però da perseguire anche un obiettivo imposto dalla FIA, che era quello di realizzare delle mescole che fossero decisamente distinte l'una dall'altra, per fare in modo di favorire strategie più flessibili, nella speranza di aumentare lo spettacolo ed i sorpassi. La nostra idea sarebbe di fare in modo che le strategia debbano essere impostate sui due pit stop, anche se sappiamo già che non sarà sempre possibile. In ogni caso vogliamo evitare il riproporsi di situazioni viste nel 2010, quando alcuni piloti erano in grado praticamente di completare la corsa con le option, facendo il cambio gomme nei passaggi conclusivi” ha aggiunto. Ovviamente l'intento è di non estremizzare il concetto neanche nel senso opposto, con magari degli pneumatici che vanno già in crisi dopo appena 7-8 giri. Ma anche per questo è importante chiarirlo: “E' proprio per quello che cerchiamo di spiegarlo. Sarebbe più comodo fare un bel pneumatico “di legno. Magari proprio per quel bagaglio di esperienza che dobbiamo ancora costruirci potrà capitare di sbagliare una gara, ma speriamo che in quel caso non vengano fatti drammi perchè ci siamo solo adattati alle direttive che ci sono state date”. Non è escluso poi un test di sviluppo nella parte centrale della stagione: “Abbiamo chiesto alla Federazione di organizzare un test a metà stagione, anche se non sappiamo ancora se sarà possibile. In ogni caso siamo anche disposti a muoverci in direzione delle squadre se dovessero esserci dei problemi, rivalutando anche le scelte delle mescole (che saranno solo due per ogni Gp, ndr) in alcune occasioni”. Boiocchi poi ha spiegato che la Pirelli non ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha stilato le nuove regole che entreranno in vigore nel 2011, ma lo farà per quanto riguarda quelle per il 2013. Tuttavia, le novità di quest'anno potrebbero riguardare anche il lavoro degli pneumatici, visto che con l'introduzione dell'ala mobile ed il ritorno del KERS, in questa stagione le monoposto potrebbero essere sottoposto a delle accelerazioni improvvise di circa 120 cavalli. Anche questo però non sembra preoccupare troppo i tecnici italiani: “Dipende tutto da come riusciranno a modulare questa spinta, anche se è probabile che questa aggiunta di potenza sia istantanea, visto che poi un sorpasso va realizzato nel minor spazio possibile. E' chiaro che andremo a vedere le usure per valutare se si vengono a creare eventuali problemi di spin”. Tra le novità che potrebbero essere prese in considerazione all'interno del gruppo di lavoro per il 2013 c'è anche l'introduzione di un chip sugli pneumatici. Questa tecnologia si sta sviluppando sulle coperture di serie e sarebbe in grado di dare informazioni in tempo reale sul ciclo vitale della gomma, ma anche di recepire eventuali segnali di pericolo. Per ora però la Pirelli ha preferito rimandarne l'introduzione per quanto riguarda la Formula 1: “Onestamente, avendo così poco tempo e dovendo correre (i primi test in pista risalgono solo ad agosto, ndr), non ce la siamo sentita di introdurre anche questa ulteriore sofisticazione. Indubbiamente però è una delle cose di cui possiamo discutere nel contesto delle regole che entreranno in vigore nel 2013”.

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