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La Pirelli abbassa la pressione delle gomme posteriori di 1 PSI

Finita la farsa del pre-riscaldamento dei freni utile a irradiare il calore alle gomme e a portare alla minima pressione di gonfiaggio gli pneumatici prima dei controlli, la Pirelli ha deciso di ridurre il valore da 19,5 PSI a 18,5 PSI.

Pirelli tyres

Foto di: Pirelli

Pirelli tyres
Mario Isola, Pirelli Racing Manager with Sebastian Vettel, Ferrari
Mercedes, copertura del cestello posteriore
Renault Sport F1 Team front wing and front brakes
Toro Rosso, freno anteriore
Pneumatici Pirelli
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 fa scintille
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid

E' il gioco delle parti: la Pirelli ha deciso di abbassare il valore di gonfiaggio minimo delle gomme posteriori nel GP d'Austria dopo le prove libere di ieri. Nel terzo turno che si disputerà in mattinata, infatti, gli pneumatici posteriori potranno essere abbassati di 1 PSI rispetto a ieri, visto che la misura autorizzata di concerto con la FIA diventa di 18,5 PSI anziché i precedenti 19,5 PSI.

Le squadre potranno contare su gomme con una maggiore impronta a terra e, quindi, con una maggiore prestazione. Ci si domanderà come mai il fornitore unico della Formula 1 abbia deciso tout court di cambiare i valori assegnati durante un week end di gara?

La risposta è molto semplice: da ieri la FIA ha modificato le modalità per controllare la pressione delle gomme: non più con la ruota montata sulla monoposto come è avvenuto fino al GP d'Europa a Baku, ma prima che essa andasse a contatto con gli organi frananti pre riscaldati.

La verifica ieri è stata effettuata con il pneumatico che al più era a 110 gradi concessi dall'uso delle termo coperte, ma non a valori di temperatura superiori, come è accaduto in precedenza. I team, infatti, avevano provveduto a pre-riscaldare (per circa un'ora e un quarto) l'impianto dei freni con speciali phon che permettessero di irradiare il calore al cerchio e di conseguenza alla copertura, consentendo di arrivare alla pressione minima prevista dalla FIA e dalla Pirelli con un picco di temperatura.

Poi una volta scesa in pista la monoposto, l'impianto di raffreddamento dei freni avrebbe normalizzato la temperatura dei dischi e delle pinze, abbassando di conseguenza anche la pressione e consentendo quindi di disporre di una gomma con una maggiore superficie di rotolamento e maggiore prestazione.

Finisce un balletto che sta tenendo banco nel Circus dal GP d'Italia dello scorso anno, quando la FIA decise di introdurre dei vincoli alla pressione di gonfiaggio, visto che diverse squadre andavano in pista con valori ben al di sotto di quelli di sicurezza dettati dalla Pirelli.

Nel momento in cui non è più possibile fare i "furbi", la Pirelli ha pensato bene di ridurre subito la pressione di gonfiaggio delle gomme posteriori, portandola all'effettivo valore di sicurezza, mentre fino allo scorso GP si teneva un ulteriore margine, ben sapendo che le squadre più scaltre erano in grado di aggirare i vincoli fino a 2 PSI.

Teoricamente, quindi, la "sceneggiata" dovrebbe essere conclusa: ne trarranno maggiore beneficio quelle squadre che non erano abili nel pre-riscaldamente dei freni (i maestri sono stati quelli della Mercedes): i loro piloti si ritroveranno oggi con macchine che avranno magicamente più grip al posteriore e, magari, vedremo qualche (piccolo) cambiamento nelle scale dei valori...

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