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Analisi

La pazienza di Giovinazzi un esempio per Callum Ilott

Il pilota di Martina Franca ha dovuto attendere 2 anni prima di avere la possibilità di disputare una intera stagione di F1. Questo esempio dovrebbe essere seguito anche da Callum Ilott che sta ripercorrendo le orme di Giovinazzi in Ferrari.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

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La stagione 2020 per la Ferrari è stata avara di soddisfazioni in Formula 1, ma la Driver Academy del Cavallino ha potuto vedere ben 5 piloti presenti in Formula 2. Uno di questi, Mick Schumacher, si è laureato campione, mentre altri due, Ilott e Shwartzman, hanno ottenuto il secondo ed il quarto posto in classifica.

Soltanto il tedesco, però, ha fatto il salto in Formula 1 nel 2021, ma questo non significa che nella massima categoria non ci saranno altri piloti cresciuti in orbita Ferrari.

Sui taccuini di Mattia Binotto, infatti, oltre al nome di Schumacher è presente anche quello di Antonio Giovinazzi. Entrambi siederanno al volante di monoposto motorizzate Ferarri, il tedesco con la Haas e l’italiano con la Alfa Romeo.

Giovinazzi nel 2021 sarà presente per il terzo anno di fila in F1 ed ancora una volta avrà come compagno di team Kimi Raikkonnen.

Nelle sue prime due stagioni Antonio ha chiuso al diciassettesimo posto e nel 2020 ha racimolato soltanto 4 punti contro i 14 del 2019. Se guardiamo soltanto questo aspetto si potrebbe delineare un quadro sconfortante, ma bisogna fare una valutazione più ampia e considerare dove sarebbe finito in classifica Giovinazzi senza i piloti dei top team.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39. Nonostante i 4 punti la stagione 2020 ha visto Antonio crescere ulteriormente

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39. Nonostante i 4 punti la stagione 2020 ha visto Antonio crescere ulteriormente

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

In questa classifica non ufficiale redatta da Motorsport.com Antonio avrebbe raccolto 38 punti, a dispetto degli  88 dell’anno precedente, ma sarebbe riuscito a posizionarsi in decima piazza a differenza della dodicesima del 2019.

Nel 2020 Giovinazzi è migliorato sensibilmente in qualifica riuscendo a vincere per 9-8 il duello con Raikkonen, mentre nel 2019 era finita 11-9 per il finlandese.

Inoltre è stato in grado di andare a punti in tre occasioni, contro le due di Kimi, nonostante la drammatica mancanza di passo dell’Alfa Romeo motorizzata Ferrari. Sin dai test invernali era chiaro che l’obiettivo principale per il team fosse l’ingresso in Q2.

Giovinazzi ha poi compiuto un ulteriore progresso in partenza, diventando uno degli eroi del primo giro, mentre l’Alfa regolarmente ha differenziato le strategie dei suoi piloti per cercare di andare a punti almeno con uno dei due nel caso un team di vertice avesse avuto un problema.

Nonostante il gap con Raikkonen sia ormai chiuso, Giovinazzi deve ancora dimostrare di essere davvero superiore al pilota più esperto presente in Formula 1.

Nella scorsa stagione ci sono stati degli episodi che hanno inciso negativamente sul suo campionato come, ad esempio, l’incidente di Spa.

“C’è ancora molto lavoro da fare, non ho finito e penso che avendo ancora Kimi al mio fianco nel 2021 potrà crescere ulteriormente” ha dichiarato a Motorsport.com il pilota di Martina Franca.

“Sarà molto importante avere la possibilità di apprendere da Kimi perché credo, come già detto più volte, che sia uno dei migliori in griglia soprattutto per quel che riguarda il passo e la gestione della gara. Sono felice di poter continuare con lui”.

La carriera in F1 di Giovinazzi è un caso di studio interessante per la Ferrari.

Come la Red Bull e la Mercedes, anche la scuderia di Maranello va applaudita per il numero di giovani piloti che sostiene nelle formule junior ma, così come per la Red Bull in particolare, più un pilota si avvicina al vertice di un programma junior più si trova in difficoltà nel trovare sbocchi.

Dato che nel 2021 è stato scelto Carlos Sainz quale compagno di squadra di Leclerc, Giovinazzi e Schumacher sono consapevoli di rimanere sotto osservazione.

Per entrambi, però, questo non è un fattore negativo nonostante negli ultimi anni vi sia stata l’esplosione di numerosi talenti.

Quanto vissuto in passato da Giovinazzi si è riproposto anche con Callum Ilott. Il ventiduenne inglese ha chiuso il campionato 2020 di F2 al secondo posto con 14 punti di ritardo da Schumacher ed ha dichiarato che non disputerà una terza stagione nella categoria cadetta. Nonostante ciò, Ilott è stato messo sotto contratto dalla Ferrari come test driver.

Callum Ilott, UNI-Virtuosi. Il pilota inglese non tornerà in F2 nel 2021 e sarà il test driver della Ferrari

Callum Ilott, UNI-Virtuosi. Il pilota inglese non tornerà in F2 nel 2021 e sarà il test driver della Ferrari

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

“Per un giovane pilota restare in attesa non è la cosa migliore da un punto di vista psicologico” ha dichiarato Giovinazzi che già nel 2017 è stato il pilota di riserva della Ferrari.

“Vuoi sempre arrivare in Formula 1, specie dopo aver fatto bene in Formula 3 ed in Formula 2, ma dal mio punto di vista aver avuto pazienza è stato l’elemento chiave”.

“Se fossi uscito pazzo durante quel periodo mi sarei bruciato le mie opportunità di arrivare in Formula 1. Sapevo che in quel momento il mio ruolo era quello di pilota di sviluppo per la Ferrari ed ho passato molte ore al simulatore avendo anche la possibilità di disputare qualche turno di FP1”.

“Ho cercato di concentrarmi su questo aspetto, consapevole che il mio momento sarebbe arrivato ed è quello che è successo”.

“Ho aspettato e non mi sono mai arreso né da un punto di vista mentale che fisico. L’opportunità è arrivata dopo due anni, un periodo abbastanza lungo, ma alla fine, quando raggiungi il risultato, sei felice”.

“Certo, due anni di attesa non sono l’ideale, ma alla fine l’occasione è arrivata e questa è stata la cosa più importante”.

Quale può essere un consiglio che Giovinazzi potrebbe dare ad Ilott?

“Non puoi fare altro che avere pazienza e fare quello che la Ferrari ti chiede. Devi sempre dare il massimo nel tuo lavoro e stai sicuro che avrai la tua opportunità”.

Nel 2020 ci sono state molte speculazioni circa la line-up delle due squadre clienti della Ferrari. Alla fine, però, Alfa Romeo ed Haas hanno adottato due approcci totalmente differenti.

La prima ha confermato la sua formazione di piloti, mentre la seconda ha dato via libera a due esordienti.

Contratti a lungo termine come quelli firmati da Leclerc e Verstappne sono una rarità in Formula 1 (e nulla vieta che possano essere rinegoziati con la volontà di entrambe le parti).

Il sogno di Ilott di poter arrivare in F1 è tutt’altro che finito e, come suggerito da Giovinazzi, Callum deve cogliere questa opportunità per supportare al meglio la Scuderia.

Nel 2017 e nel 2018 il programma di corse di Antonio è stato davvero ridotto, ma quando Wehrlein ha alzato bandiera bianca in Australia ed in Cina a causa di un infortunio, Giovinazzi ha subito avuto la possibilità di scendere in pista al volante di una Formula 1 e questo dimostra che ogni accordo può portare a sbocchi inattesi.

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