La Mercedes è preoccupata per le regole del 2017
Secondo Wolff e Lowe le gomme della Pirelli potrebbero avere problemi di sicurezza aumentando molto il carico
Paddy Lowe, Mercedes AMG F1 Executive Director (Technical)
XPB Images
Alla Mercedes non piacciono le regole in discussione per il 2017. Toto Wolff e Niki Lauda questa mattina hanno espresso le loro perplessità a Charlie Whiting, delegato della sicurezza della FIA. I vertici della Casa tedesca, infatti, hanno preparato un rapporto che è stato portato alla riunione dei responsabili tecnici in programma martedì, sostenendo che la Formula 1000 cavalli può manifestare dei problemi di sicurezza.
I team e i tecnici della Pirelli stanno analizzando i dati delle simulazioni per vedere se i progressi in materia di aerodinamica potrebbero essere tali da mettere in difficoltà le gomme più larghe. La FIA si augura che il lavoro di verifica possa essere completato nelle prossime tre settimane, in modo da valutare se l’incremento delle prestazioni che è stato cercato possa essere considerato troppo ambizioso.
"Non siamo soddisfatti - ha detto Toto Wolff a Motorsport.com - alcune squadre hanno dei dati in agenda che sono molto diversi. Non si può affrontare il futuro come se si tirassero i dadi: vogliamo un approccio sensato e ragionevole sulle regole del futuro e dovremo essere sicuri che il fornitore di pneumatici possa essere in grado di produrre gomme sicure per le nuove regole aerodinamiche”.
Paddy Lowe, responsabile tecnico Mercedes, è intervenuto sul tema…
“Mario Isola ha partecipato al nostro incontro ed è lì che è iniziata questa discussione. Lo Strategy Group è fermamente convinto che le monoposto possano essere più veloci di cinque secondi al giro”.
Le simulazioni attuali, infatti, indicano che le monoposto con più superficie e gomme più larghe dovrebbero fornire un miglioramento di 2“5 e con ali più grandi e una maggiore deportanza se ne dovrebbero aggiungere altri tre secondi. Bisognerà vedere, quindi, se l’incremento aerodinamico sarà retto dalle nuove gomme Pirelli:
“Può essere che i cinque secondi cercati possano essere troppi per mantenere gli attuali standard di sicurezza. Alla Pirelli sono bravi ma non sono abituati a fare miracoli perché bisogna fare i conti con quella che è l’attuale tecnologia disponibile”.
Non state tirando l’acqua al vostro mulino?
"No, se non ci fosse una questione di sicurezza, saremmo disponibili a tentare la sorte con le nuove regole perché pensiamo di avere una buona struttura tecnica con gente capace che sarebbe in grado di interpretare le nuove norme in modo da restare competitivi…”.
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