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La HRT discute con Dallara sullo sviluppo della vettura

Carabante vuole andare avanti, Kolles invece è per la rottura della collaborazione fra le parti

È in corso un braccio di ferro fra i responsabili del team HRT. Stando alle indiscrezioni Josè Ramon Carabante e Kolin Kolles sono ai ferri corti. L'oggetto del contendere sono le deludenti prestazioni delle monoposto affidate a Bruno Senna e Charun Chandock. Va detto che la HRT F1 è sicuramente una vettura nata al di sotto delle aspettative e delle capacità produttive della factory di Varano de Melegari, ma va anche aggiunto senza mezzi termini che il progetto è stato sviluppato in funzione della disponibilità economica che è stata inizialmente messa a disposizione dalla struttura di Adrian Campos. Il budget non solo era risicato, ma anche i pagamenti sono sempre arrivati a singhiozzo, ritardando il completamento della macchina che è stata finita nei box del Bahrain. Gli uomini di Carabante sono a Varano de Melegari per trovare una soluzione, mentre Kolin Kolles vorebbe risolvere il rapporto che è diventato sempre più conflittuale. La HRT, delusa dal livello di competitività della macchina, non vuole pagare le spettanze alla Dallara, mentre i tecnici parmensi sarebbero disponibili a portare avanti lo sviluppo aerodinamico solo a fronte della copertura delle spese già sostenute. Insomma la situazione è molto calda e non è affatto escluso che in serata si arrivi ad una composizione fra le parti o alla definitiva rottura. Kolles starebbe cercando nuovi partner per avviare uno sviluppo della monoposto, mentre Carabante conta di convincere Dallara a non uscire dal progetto F.1 che finora gli ha dato più grane che soddisfazioni. Geoff Willis, consulente scelto dalla HRT per iniziare lo sviluppo della monoposto, ha espresso parole molto critiche sulle qualità della vettura e, avendo un contratto di consulenza di soli due mesi, starebbe già guardando di approdare ad un'altra squadra, la Force India.

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