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La FIA vuole dare un giro di vite sullo scarico soffiante

Nicholas Tombazis, responsabile tecnico FIA per la F1, ha scritto una lettera prima del GP dell'Azerbaijan per avvisare le squadre che il soffiaggio dello scarico non può essere indotto da speciali mappature del motore. Ma chi le usa?

Ferrari SF71H, l'ala posteriore

Ferrari SF71H, l'ala posteriore

Giorgio Piola

La FIA vuole dare un giro di vite sulla possibilità di far soffiare i gas di scarico per migliorare l’efficienza dell’ala posteriore. La prima a entrare sotto la luce dei riflettori su questo tema era stata la Renault che ha inclinato il terminale già nei test invernali, ma ora si aggiungono le suggestioni del paddock secondo le quali la Ferrari avrebbe lavorato sui gas per ottenere un soffiaggio verso l’ala posteriore anche quando il motore della Rossa sarebbe in rilascio.

In Cina si sarebbe sentito un suono diverso del 6 cilindri turbo durante la percorrenza delle curve, scatenando l’attenzione delle altre squadre…

Secondo alcuni, quindi, la terza leva dietro al volante di Sebastian Vettel, che Motorsport.com ha rivelato nel servizio di Giorgio Piola, potrebbe proprio servire a far soffiare lo scarico...

Dettaglio del terzo paddle sul retro del volante di Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Dettaglio del terzo paddle sul retro del volante di Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Disegno by: Giorgio Piola

Ecco perché la Federazione Internazionale ha mandato una lettera di chiarificazione ai team prima del Gran Premio dell’Azerbaijan per rispondere alle numerose domande che sono state avanzate da alcune squadre su questo tema che sta diventando spinoso.

Nicholas Tombazis, direttore tecnico FIA della F1 non vuole che la questione possa degenerare con delle furbate che permettano di far soffiare gli scarichi bypassando il compressore e la turbina.

"Non accettiamo che ci siano modalità di funzionamento del motore specificamente progettate per incrementare il soffiaggio dello scarico anche in curva", ha scritto Tombazis.

"Per essere ammissibili, tali flussi dovrebbero essere il risultato di impostazioni del motore che fanno crescere le prestazioni o l'affidabilità della power unit e non sono state concepite per aumentare il soffiaggio dei gas di scarico."

La FIA analizzerà ogni singolo caso

Tombazis ha aggiunto: "Nonostante il punto di cui sopra, non riteniamo che sia facile scrivere una regola che raggiunga l’obiettivo in modo perfetto. A tale scopo, intendiamo controllare l'utilizzo di ogni motore caso per caso, per fornire ai team le necessarie indicazioni perché possano rimanere entro i limiti concessi”.

"Anche se non è la soluzione più soddisfacente, riteniamo che sia il modo migliore per gestire la situazione nel 2018, soprattutto perché gli effetti ottenuti non sono comunque rilevanti".

Posizione dello scarico

La questione del soffiaggio degli scarichi era stata affrontata con il regolamento 2014, spostando il terminale in alto, per evitare che i gas potessero assolvere una funzione aerodinamica sul fondo della monoposto.

L’influenza dei gas è stata quasi nulla fino al cambio delle regole 2017, quando, con un’ala posteriore più bassa si è riscoperta la possibilità di rendere più efficiente l’ala posteriore con il soffiaggio dallo scarico.

"Uno degli obiettivi dei regolamenti 2014 era quello di eliminare una volta per tutte l'influenza dello scarico sulle prestazioni aerodinamiche della monoposto", ha scritto Tombazis. "Tutto è filato liscio fino al 2017, quando con le nuove regole si è rivista l’influenza del soffiaggio dello scarico sul carico aerodinamico posteriore, principalmente a causa della posizione più bassa dell'ala posteriore. Chiaramente questo effetto è molto minore di quello che si era visto nel periodo 2011-2013, ma è ancora misurabile".

La messa al bando dei Monkey seat alla fine dell'anno scorso aveva lo scopo di dissuadere le squadre nel continuare a dedicare delle risorse nello sfruttamento dei gas di scarico, ma i team ovviamente non si sono fermati.

Renault Sport F1 Team RS18, dettaglio dell'ala posteriore
Renault R.S.18: ecco lo scarico inclinato della Renault che soffia i gas sotto al profilo principale dell'ala posteriore

Photo by: Giorgio Piola

Tombazis ha detto che lo scarico della Renault rispetta le norme, dal momento che è stato posizionato con un angolo di 5 gradi sopra ai più piccoli terminali della wastegate, in un’area concessa dalle regole 2018.

Per il responsabile tecnico FIA della F1 le squadre sono libere di montare gli scarichi in una posizione favorevole rispetto all'ala posteriore, purché tale collocazione soddisfi i regolamenti.

Cambiamenti per il 2019

La FIA ha fatto sapere che vuole cambiare per il 2019 e assicurarsi che la posizione degli scarichi sia cambiata onde evitare qualsiasi soffiatura dei gas sulle ali. Le modifiche sono già state discusse nel Technical Working Group, ma al momento non è stato trovato alcun accordo.

"Nel 2019 intendiamo superare il problema spostando lo scarico", ha scritto Tombazis. "La questione è già stata discussa, ma non si è ancora trovata una soluzione soddisfacente”.

"Discuteremo questo argomento nel prossimo TWG, con l'obiettivo di raggiungere un accordo affinché la posizione dello scarico impedisca qualsiasi influenza sull’aerodinamica, in modo da eliminare la necessità di fare dei controlli anche sulle modalità di utilizzo del motore."

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, Max Verstappen, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer, Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18, Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, and the rest of the field at the start of the race

 

Photo by: Joe Portlock / LAT Images

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