La FIA valuterà le norme IndyCar per chi provoca bandiere rosse
La FIA valuterà il regolamento IndyCar e IMSA che cancella il tempo di chi provoca una bandiera rossa in Qualifica, dopo quanto accaduto con Charles Leclerc a Monaco.
Il botto del ferrarista in Q3 alle "Piscine" ha causato l'interruzione della sessione e se fossimo stati negli Stati Uniti, il monegasco si sarebbe visto togliere il giro migliore, dunque non sarebbe potuto essere in Pole Position.
Mentre Max Verstappen e Valtteri Bottas si erano mostrati contrari a questa possibilità, Toto Wolff aveva invece subito invocato una decisione simile anche per la FIA, che tramite il Direttore di gara, Michael Masi, ha confermato a Motorsport.com che tale cosa verrà presa in considerazione.
"Si può sempre fare meglio in qualsiasi situazione e non vedo perché FIA e Formula 1 non possano prendere in considerazione tale questione e i suoi pro".
"Conosco il regolamento IndyCar e so che una cosa simile viene applicata anche in altre serie internazionali FIA, oltre che campionato locali in tutto il mondo. Valuteremo assieme a tutte le persone coinvolte nella faccenda per capire se la si potrà utilizzare o meno".
L'incidente di Leclerc non è il primo che crea una situazione simile a Monaco. Nel 2006 fu Michael Schumacher a 'parcheggiare' alla Rascasse apposta e venne punito, mentre Nico Rosberg nel 2014 andò lungo al Mirabeau, ma non venne sanzionato.
Anche Leclerc si è salvato da punizioni della direzione gara, che non ha ritenuto l'idolo locale autore di un incidente di proposito, ma figlio di un errore.
Masi ha spiegato: "Abbiamo visto subito che Leclerc aveva sbagliato alla curva 15, poi ci siamo fatti dare i dati e le comunicazioni dal team, che hanno scagionato il pilota da colpe. E' stato solo un errore e non una mossa premeditata".
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