La FIA spiega la bandiera a scacchi anticipata di Montreal: è stato un errore di comunicazione
Il direttore di gara Charlie Whiting ha spiegato che è stato un errore di comunicazione tra gli ufficiali locali che ha portato all'esposizione della bandiera a scacchi con un giro d'anticipo nel GP del Canada.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Il commissario che si trova sulla torretta di partenza/arrivo pensava che Sebastian Vettel stesse completando il 70esimo ed ultimo giro, quindi ha erroneamente chiesto alla modella Winnie Harlow di sventolare la bandiera a scacchi quando il pilota della Ferrari in realtà stava completando il 69esimo giro.
Nonostante in alcuni punti della pista i commissari stessero già sventolando le bandiere in segno di saluto, i piloti hanno comunque continuato a spingere in quello che era il reale ultimo giro della corsa.
La situazione quindi è stata gestita come se si fosse trattato di una bandiera rossa. Dunque, essendo stata la bandiera a scacchi esposta al 69esimo giro, la classifica è stata fissata al 68esimo. Questo comunque non ha portato a cambiamenti all'interno della top 10, anche se Daniel Ricciardo ha perso il suo giro veloce a favore del compagno di squadra Max Verstappen.
"La bandiera a scacchi è stata data con un giro d'anticipo a causa di un errore di comunicazione con quello che qui chiamano lo starter, che è quello apre e chiude le gare" ha detto Whiting.
"Pensava che fosse l'ultimo giro, ha chiesto al race control ed anche da lì glielo hanno confermato, pensando però che la sua fosse un'affermazione e non una domanda".
"Ha mostrato la bandiera a scacchi con un giro d'anticipo, ma questo non ha nulla a che fare con il fatto che è stata una celebrità a sventolarla".
Whiting crede che lo starter sia stato ingannato dalla grafica che indica il giro che sta completando il leader, piuttosto che quelli completati, ricordando che anche in Cina qualche anno fa si era verificata una situazione simile.
"Penso che le persone che non lavorano a tempo pieno in Formula 1 possano essere un po' confuse dalla grafica, vedendo sullo schermo l'indicazione 69 su 70" ha detto.
"Sappiamo tutti che questo significa che siamo al 69esimo giro, ma un osservatore più disinvolto può anche pensare che in realtà si tratti dell'ultimo giro".
"Penso che sia qui che nasce il dubbio, ovviamente è necessario un lavoro migliore per informare queste persone".
"E' stato spiacevole, ma si è trattato di un semplice errore di comunicazione".
"Abbiamo a che fare con tantissime persone, di paesi diveris, lingue diverse, quindi è difficile fare sempre tutto in maniera perfetta".
"Certamente ci sforziamo per raggiungere la perfezione e fortunatamente non c'è stato un danno reale, perché quello che è successo non ha influenzato il risultato della gara".
Alle squadre è stato detto di continuare la gara
Whiting ha inoltre spiegato che quando le squadre hanno chiesto cosa avrebbero dovuto fare, gli è stato detto di continuare a correre fino alla conclusione del 70esimo giro.
"Era molto chiaro cosa fosse successo" ha detto.
"In tali circostanze, pochissimi team manager erano sicuri dipoter dire ai loro piloti di rallentare come se la gara fosse finita".
"Il mio consiglio a tutti quelli che lo hanno chiesto, dunque, è stato di completare la gara per essere sicuri".
Whiting ha riconosciuto che la situazione è stata complicata dal fatto che in pista anche i commissari pensavano che la gara fosse già finita.
"Questo fa parte della confusione: di solito i commissari sventolano tutte le loro bandiere per congratularsi con il vincitore e alcuni di loro lo stavano già facendo, perché pensavano che la gara fosse finita" ha detto.
"Presumibilmente gli avevano detto che era stata mostrata la bandiera a scacchi, ma non potevano sapere che fosse stato fatto erroneamente".
"Se tutti i commissari fossero scesi in pista mentre i piloti stavano ancora gareggiando sarebbe stato molto pericoloso, quindi è un qualcosa che dobbiamo evitare che possa riaccadere in futuro".
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