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La FIA rivede le regole sui messaggi radio nel giro di formazione

La FIA rivedrà le limitazioni sulle comunicazioni radio tra team e piloti durante il giro di formazione dei GP di Formula 1.

Romain Grosjean, Haas VF-20

Romain Grosjean, Haas VF-20

Andy Hone / Motorsport Images

In Ungheria la Haas era stata punita per aver violato la regola che vige dal 2017, ossia il lasciare liberi i concorrenti di guidare l'auto senza aiuti, specialmente nei momenti di partenza e nella gestione del rilascio frizione.

Solo i messaggi riguardanti la sicurezza sono ammessi e a Budapest il team americano aveva richiamato Kevin Magnussen e Romain Grosjean per cambiare le gomme da bagnato a slick, partendo quindi dalla pit-lane.

Entrambi nel post-gara avevano ricevuto 10" di penalità, lasciando parecchio scocciato Gunther Steiner, che oltretutto si era arrabbiato non poco per i soli 5" dati ad Alex Albon dopo aver buttato fuori Magnussen dal GP di Gran Bretagna.

"Non credo che 10" sia appropriato per quanto accaduto - aveva detto il team principal a Silverstone - Già il fatto di essere rientrati e partire dalla pit-lane era una penalità per noi, quindi aggiungere anche 10" non ci sta. Poi c'è chi butta fuori altri piloti e prende solo 5", avendo comunque la possibilità di finire a punti, ritengo ci sia una discrepanza fra le penalità".

"Abbiamo parlato con la FIA dell'Ungheria, non dell'incidente con Albon, che per me non ne vale la pena. Lo accetto se tutti prenderanno 5" per la stessa cosa, mi va bene se siamo coerenti, ma è una decisione che rischia di consentire a tutti di agire in quel modo perché non è così punitiva. Non sono io a dover decidere e non voglio altre penalità, è solo per capire ed è per questo che ne abbiamo parlato".

Il direttore di gara Michael Masi ha svelato che la direttiva tecnica riguardante l'episodio ungherese verrà rivisto.

"Come con tutte le parti del regolamento, ne parleremo e discuteremo una eventuale revisione e aggiornamento della cosa di volta in volta. Questa direttiva tecnica non è differente da qualsiasi altra normativa che potrebbe o dovrebbe essere rivista o rivisitata. E' già in corso questo processo e stiamo lavorando con tutti i team, non con singoli".

Masi ha anche aggiunto che la revisione è stata sollecitata internamente.

"La richiesta è arrivata dalla FIA, non dai team. Si tratta di qualcosa che analizziamo collettivamente in base a quanto si è verificato. Vedremo che livelli di decisione prendere e che modifiche fare se necessario".

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