La FIA nomina un Commissario per la F1: negozierà con FOM e team
Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha nominato Dieter Rencken Commissario per la F1. Avrà il compito di negoziare con FOM e i team in vista del Patto della Concordia che dovrà entrare in vigore nel 2026.
La FIA vuole migliorare i gran premi di Formula 1 e per avere ulteriori possibilità di rendere la situazione più confortevole per team, piloti, commissari e appassionati ha deciso di nominare un commissario per la Formula 1.
Stando a quanto appreso da Motorsport.com, il ruolo sarà assunto con effetto immediato da Dieter Rencken, ex giornalista che da alcuni mesi lavora come consulente del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem.
Rencken riferirà direttamente a Ben Sulayem ed è stat incaricato di contribuire alla formulazione e all'attuazione di miglioramenti per la Formula 1. Inoltre contribuirà anche alle discussioni sulla definizione del nuovo Patto della Concordia, il documento che regola la gestione della Formula 1 che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2026-
L'introduzione di una figura come il commissario dedicato alla Formula 1 è stata discussa più volte in passato, anche dallo stesso Jean Todt quando si era candidato per il ruolo di presidente che ha occupato fino alla nomina di Ben Sulayem.
L'idea, però, non è mai andata in porto per due motivi distinti. In primo luogo, Todt ha ritenuto impossibile trovare il candidato giusto perché la FIA è un'organizzazione senza scopo di lucro, dunque non poteva permettersi di pagare abbastanza per i candidati migliori.
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Mohammed ben Sulayem, Presidente EMSO (UAE)
All'epoca, Todt disse: "Dobbiamo trovare qualcuno che sia disposto a dare il suo tempo e le sue capacità quasi gratuitamente. E' una cosa che rende la scelta più difficile, ma siamo a buon punto e preferisco aspettare qualche mese e avere il profilo che voglio trovare piuttosto che affrettarmi per occupare il posto".
Alla fine, però, Todt rinunciò, abbandonando completamente l'idea perché riteneva che il ruolo di commissario non fosse necessario, mentre Bernie Ecclestone si era rivelato assai capace nel gestire la F1 Commission.
Il mese scorso, però, Ben Sulayem ha parlato della necessità di avere più persone attorno a sé, dichiarando di avere fiducia in coloro che avrebbero condotto i negoziati per il Patto della Concordia.
"Non è uno spettacolo di un solo uomo", definendolo letteralmente "One man show". "Mi rivolgo sempre alla nostra squadra. Se me l'aveste chiesto sei mesi fa, vi avrei detto che non ho abbastanza personale per negoziare il Patto della Concordia".
"Abbiamo un buon reparto tecnico, ma quando si tratta di negoziare, la negoziazione non è fatta di tecnici: i tecnici si occupano dei limiti delle macchine, del suono, delle power unit. Non di ciò che riguarda la parte commerciale".
"Oggi ho una buona squadra ed è bene iniziare a lavorare adesso. Non abbiamo però troppa fretta. Il nuovo Patto della Concordia dovrebbe essere equo per tutte le parti interessate: FIA, FOM e i 10 team che corrono in Formula 1. E' lì che riusciremo a fare bene".
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