La FIA ha rivisto i limiti sulle comunicazioni radio in F.1
Dopo le controversie del GP di Gran Bretagna, la FIA ha deciso: se un team darà una comunicazione radio al proprio pilota per una modifica di un parametro, questo sarà costretto a rientrare ai box per le riparazioni alla monoposto.
Foto di: Mercedes AMG
Alla vigilia del Gran Premio d'Ungheria la Federazione Internazionale dell'Automobile ha deciso di chiarire ulteriormente le norme riguardo i divieti dei team radio nel corso delle gare di Formula 1.
Dopo quanto accaduto a Silverstone, con la penalizzazione nei confronti di Nico Rosberg a fine gara per un team radio arrivatogli nel corso del Gran premio di Gran Bretagna, la Federazione ha deciso di modificare le regole inserite a inizio anno, rendendole meno equivoche e tentando di non creare così precedenti a cui potersi appellare nella seconda parte della stagione.
D'ora in avanti se un team avvertirà uno dei propri piloti riguardo un problema sulla sua monoposto, la comunicazione radio dovrà compredendere un'istruzione che costringerà questo a rientrare ai box per le riparazioni necessarie.
Questo si tradurrà automaticamente il una penalità di tempo piuttosto pesante, pensata per scoraggiare eventuali comunicazioni legate alla sicurezza che possano poi portare vantaggi prestazionali alla vettura in questione.
La nuova norma emanata dalla FIA poco fa afferma che sarà consentito "dare un'indicazione del problema che ha la monoposto, ma tutti i messaggi di questo tipo dovranno includere un'istruzione irreversibile. Ovvero far rientrare ai box i piloti per risolvere il problema o ritirare la vettura".
Dopo quanto accaduto a Rosberg - il cui team radio fu fatto per modificare impostazioni della vettura - la FIA ha deciso che sarà responsabilità delle squadre dimostrare che tutte le istruzioni per risolvere problemi critici non siano state date per migliorare le prestazioni della monoposto.
Una parte della nuova norma fa riferimento a ciò che sarà consentito fare in gara: "Team radio per far selezionare impostazioni della vettura al pilota dovranno essere fatti solo per tentare di sistemare un malfunzionamento di sensori, attuatori e controller, il cui problema non è stato rilevato e gestito dal software di bordo".
"Sarà responsabilità dei team dare tali istruzioni al delegato tecnico della FIA, mostrando che le impostazioni date al pilota non siano state date per migliorare le prestazioni della monoposto (articolo 8.2.4 del Regolamento Tecnico della F.1).
Inasprite anche le norme riguardanti le informazioni in materia di danni sulle monoposto. Ora sarà permesso dire ai piloti solo eventuali danni alla carrozzeria o altre componenti.
Da segnalare che, le nuove norme riguardo i team radio, da ora conteranno solo quando le monoposto sono al di fuori della pit lane, non più solo fuori dal garage come invece era previsto in precedenza. In teoria questo significa che se un pilota è in corsia box e sulla sua monoposto si sta palesando un problema critico, allora questo potrà ricevere istruzioni per risolvere il problema senza la necessità di tornare ai box.
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