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La F1 non cambierà il sistema d'assegnazione dei punti in vista del Mondiale 2019

Lo Strategy Group sta valutando modifiche riguardo la quantità di piloti che andranno a punti, portandola da 10 a 15 o 20. Ma questa novità non sarà introdotta dalla prossima stagione in F1.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, davanti a Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09 e Max Verstappen, Red Bull Racing RB14

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

La Formula 1 non introdurrà il sistema rivisto d'assegnazione dei punti la prossima stagione dopo aver considerato l'idea di aumentare il numero di piloti che avrebbe potuto prenderli a ogni GP.

Lo Strategy Group ha parlato di estendere la zona punti fino al 20esimo posto, dunque raddoppiandola rispetto a quella attualmente in vigore (la Top 10). Era stata poi pensata un'alternativa, una sorta di via di mezzo tra il sistema attuale e quello ipotizzato, portando a punti 15 piloti.

Le discussioni a questo proposito stanno proseguendo, ma il sistema d'assegnazione punti in Formula 1 rimarrà inalterato anche nel Mondiale 2019.

Charlie Whiting, direttore di gara di F1 della FIA, ha confermato quanto appena scritto: "Questa è una cosa che, qualora tutti fossero d'accordo nel cambiare, non sarebbe introdotta nel 2019".

Dunque anche nella prossima stagione i piloti che andranno a punti rimarranno i primi 10, con la seguente distrubuzione: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1, ossia la stessa che viene utilizzata ininterrottamente dal 2010.

Un cambiamento che sarà implementato, ma a partire dal 2020, sarà legato al coprifuoco dei team. Dunque tutti gli addetti a lavorare sulle monoposto avranno un'ora in meno per poter apportare modifiche, passando dalle 9 ore attuali alle 8 prima di prove libere del venerdì e prima della giornata di sabato.

Il coprifuoco, originarialmente di appena 6 ore, è stato introdotto dal 2011 per cercare di ridurre le ore di lavoro del personale. I team avevano il permesso di avere due eccezioni d'orario nel corso della stagione.

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