La Csai è pronta a sostenere la Ferrari in sede Fia. Il presidente della Csai, Angelo Sticchi Damiani, si è messo in contatto con Piero Ferrari, vice-presidente del Cavallino rampante, per dare la piena disponibilità della Federazione italiana dell'auto a difendere un proprio licenziato in sede internazionale.
A muovere questi passi è Angelo Sticchi Damiani, che è a capo della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, dal momento che un intervento di Gelpi, presidente di Aci Italia, potrebbe essere irrituale essendo anche il vice-presidente della Fia.
“La Ferrari ha la licenza Csai – dichiara Sticchi Damiani –
e va protetta: l'intervento non vuole essere polemico, ma costruttivo. Vorremmo un chiarimento sulle penalizzazioni date durante il Gp d'Europa a Valencia e con quali criteri sono state attribuite. A stupire è stata un certa soggettività dei provvedimenti. Sentirò in giornata i vertici di Maranello per definire i corretti termini dell'azione”.
In effetti al di là del drive through attribuito a Lewis Hamilton e scontato quando era ormai totalmente ininfluente, per cui la penalizzazione per aver superato la safety car è come se non fosse mai stata data, stupiscono i 5 secondi attribuiti ai nove piloti che non hanno rispettato il tempo di percorrenza in safety car: questi hanno tirato come se ci fosse pista libera per arrivare al più presto a fare pit stop per cambiare le gomme.
Il messaggio che si lancia ai giovani piloti è quanto mai negativo: anche in situazione di pericolo è meglio provare a fare i furbi anziché rispettare le regole, perché tanto la sanzione al più sarà di 5 secondi, visto il precedente che si è creato proprio a Valencia...
“E' proprio per questo che una richiesta di chiarificazione può essere molto utile a cancellare dubbi e interpretazioni anche per il futuro” conclude Angelo Sticchi Damiani. Aspettiamoci, quindi, un intervento della Csai e vedremo quali effetti potrà produrre...
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