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Vandoorne: "Nel duello Vettel-Hamilton la gente si appassiona"

Il pilota belga della McLaren ha trovato strana la reazione di Vettel. Stoffel analizzando la sua corsa spiega che a causa delle penalizzazioni in griglia, la squadra ha lavorato solo in funzione della gara. E sperava di finire a punti proprio come Alonso.

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32

Sutton Motorsport Images

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32 prova un pitstop
Eric Boullier, Racing Director, McLaren, parla con Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
The Grid Girl for Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, on the grid
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, guida davanti allo skyline di Baku
Dettaglio anteriore della monoposto di Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren, signs autographs for fans

Non è un segreto che tutti noi della McLaren-Honda non avessimo grandi aspettative in vista del Gran Premio d'Azerbaijan. Con questa premessa, aver lasciato Baku con un po’ di delusione per non avere avuto entrambe le monoposto in zona punti, rende l’idea del grande lavoro fatto dalla squadra.

Le nostre previsioni non proprio rosee erano dovute soprattutto alla tipologia di pista, le cui caratteristiche non sono le migliori per la nostra monoposto.

Sapevamo che sarebbe stata dura a causa dei lunghi rettilinei, ma anche per le penalità che avremmo dovuto scontare sulla griglia di partenza a causa delle sostituzioni di molte componenti della power unit. Sulla carta… non c’era nulla a Baku che potesse giocare a nostro favore.

Abbiamo lavorato per la gara

Sin dalle prime prove del weekend ci siamo così concentrati sull’assetto da gara, sapendo che saremmo in ogni caso partiti dall’ultima fila della griglia di partenza. Questa scelta non ha favorito la performance sul giro veloce, ma credo che in ogni caso non sarebbe stato possibile fare molto di più in qualifica anche, se ci fossimo concentrati sulla pura performance.

La posizione di partenza ci ha in un certo senso facilitati nello scegliere la strategia di gara. La priorità è stata chiara: cercare di restare fuori dai guai. Sin dalle prove avevamo visto che a Baku è facile commettere degli errori, soprattutto a causa delle difficoltà sorte nel riuscire a mandare in temperatura gli pneumatici. E temevamo che anche in corsa avremmo assistito a tante situazioni impreviste.

Ottima la gestione delle gomme

Sono stato contento dalla mia prima parte di gara, sono partito con la mescola soft e ho anticipato il più possibile il passaggio alle supersoft. Da quel momento il mio ritmo è stato buono, specie quando sono riuscito a girare senza essere in bagarre con degli avversari, e credo che la performance sia arrivata grazie ad un’ottima gestione degli pneumatici, che sono rimasti nella finestra ottimale d’esercizio.

Purtroppo ho avuto un po’ di sfortuna con l’ingresso in pista della safety car, perché ha permesso a molti miei avversari di poter effettuare il cambio degli pneumatici senza perdere tempo e sfilandomi davanti senza che potessi far nulla per difendere la posizione.

Poi, complice la bandiera rossa, quasi tutti i piloti hanno avuto la possibilità di montare un set di supersoft, quindi di fatto è stato annullato il vantaggio che avevo acquisito grazie alla strategia di gara.

Il ritmo gara era buono

Dopo la ripartenza abbiamo comunque continuato a spingere, e il ritmo di gara si è confermato buono. In bagarre ho avuto un flat-spot ad un pneumatico anteriore, e questo problema mi è costato una sosta non prevista che mi ha allontanato dalla top-10.

Quando sono tornato in pista sono riuscito a recuperare terreno sulle due Sauber che mi precedevano, girando circa un secondo e mezzo più veloce di loro, e ho pensato che la zona punti fosse alla mia portata. Ma quando sono arrivato nella scia di Ericsson e Wehrlein non avevo lo spunto sul rettilineo necessario per riuscire a passarli, anche se sul tempo al giro ero nettamente migliore.

Bene Fernando nella top-10

Non sono così riuscito ad entrare nella top-10, impresa riuscita a Fernando che ha dato alla squadra i primi punti stagionali. Una buona notizia per tutto il team, ma resta un po’ di rammarico per non aver terminato la corsa con due monoposto nei dieci, impresa decisamente alla nostra portata.

In questa prima parte di stagione non siamo riusciti a cogliere tutte le opportunità che ci si sono presentate, e sono contento che almeno a Baku siano arrivati i primi punti stagionale della McLaren Honda.

La reazione di Seb è stata strana

Dopo il Gran Premio si è parlato molto dell'incidente tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, un episodio che ha diviso le opinioni. Credo che sia sempre difficile giudicare con certezza osservando le immagini televisive, ma ammetto di aver trovato un po’ strana la reazione di Seb. Sappiamo bene che quando sei in un momento concitato e stai lottando per la vittoria, l’emozione può a volte prendere il sopravvento, e probabilmente è quanto è avvenuto a Baku.

Nel duello acceso il pubblico si appassiona

Le opinioni sono discordanti, ma un aspetto è indubbio: quando c’è un duello dai toni accesi, il pubblico si appassiona. Con questo non voglio dire se è giusto o sbagliato il comportamento di Seb, ma nello lo sport queste situazioni hanno sempre generato un grande interesse, ed il caso Vettel-Hamilton ha confermato questa tendenza.

A Spa una tribuna per i miei tifosi!

Un’ultima notizia a sorpresa mi ha raggiunto negli ultimi giorni. Sono stato molto felice di sapere che gli organizzatori della mia gara di casa, il Gran Premio del Belgio, hanno deciso di riservare una tribuna del tracciato di Spa-Francorchamps ai miei tifosi! Che dire? Non vedo l’ora di sfilare davanti alla ‘mia’ tribuna, e sicuramente sarà un’emozione particolare!

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