Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Vandoorne: "L'annuncio Renault ha dato un grande impulso alla McLaren"

Il belga nella sua colonna su Motorsport.com racconta la sua soddisfazione per il settimo posto nel GP di Singapore che è il miglior risultato in F.1. Stoffel punta sul 2018, ma vuole trarre il massimo negli ultimi 6 GP 2017.

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, throws up sparks

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, throws up sparks

Zak Mauger / Motorsport Images

Stoffel Vandoorne

Vandoorne è il pilota che la McLaren ha scelto per sostituire Jenson Button. Il belga ci racconta il suo Mondiale 2017.

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren, Fernando Alonso, McLaren, nel parco chiuso
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, Felipe Massa, Williams FW40
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, ai box
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, ai box
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, fa un pit stop
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32supera la monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Conserverò un bel ricordo del Gran Premio di Singapore 2017. Ovviamente la prima buona notizia è che ho ottenuto una settima posizione che rappresenta, al momento, il mio miglior risultato in Formula 1, ma ci sono stati anche altri motivi che hanno reso soddisfacente il fine settimana.

Alla vigilia della trasferta di Marina Bay non avevo bene idea di cosa mi attendesse, perché in passato non avevo mai corso su quella pista. E’ uno dei circuiti più temuti, trattandosi di un cittadino moto sconnesso, con punti in cui si raggiungono alte velocità di punta ed anche molto impegnativo sul fronte fisico.

Alonso è un grande punto di riferimento

Avere Alonso in squadra mi assicura sempre un grande punto di riferimento, e a Singapore, dove Fernando ha conquistato due vittorie, si è confermato particolarmente utile. Già nelle prove libere ho subito trovato un buon ritmo, e giro dopo giro il feeling con la pista è progressivamente aumentato, come ha confermato anche il cronometro.

Il mio obiettivo è stato soprattutto quello di non commettere errori, cercando di sfruttare ogni giro a disposizione per familiarizzare con il tracciato. Il programma di lavoro è stato completato con successo, e prima delle qualifiche sono state necessarie solo poche modifiche al setup della monoposto.

Soddisfatto della qualifica

In termini di velocità mi sono qualificato più o meno dove avevamo pensato di poter arrivare. Sia io che Fernando sapevamo che sarebbe stato difficile sopravanzare le Renault, ma abbiamo spinto molto duramente per provare a farcela, ed anche se non siamo riusciti a sopravanzare Hulkenberg, l’ottava e la nona posizione sulla griglia di partenza sono state un bilancio complessivamente positivo per la squadra. Personalmente sono stato soddisfatto da quanto sono riuscito a fare, confermandomi sia nel turno Q1 che Q2 in linea con la performance di Fernando.

La pioggia non è stata una cattiva notizia

Domenica sera, poco prima del via, è arrivata come previsto la pioggia. Non è stata una cattiva notizia per noi, perché una variabile come la pista bagnata può sempre rappresentare un’opportunità. In una circostanza molto insidiosa come quella che si è presentata prima della partenza, è opportuno prestare la massima attenzione ed evitare contatti, ero certo che se fossi riuscito a passare indenne alla prima curva avrei avuto un buon vantaggio.

Sono partito con gomme full wet

Come previsto al via c’è stato un bel po’ di caos, ed anche se allo spegnersi del semaforo di slancio avevo guadagnato terreno, alla staccata della curva 1 ho dovuto frenare in anticipo perdendo alcune posizioni. L’obiettivo dei primi giri era comunque quello di restare fuori dai guai, ed in quest’ottica prima del via abbiamo deciso di montare gomme da pioggia.

Quando la safety-car è tornata ai box, giro dopo giro la pista è migliorata, e complice anche lo stop della pioggia la situazione è presto diventata a vantaggio delle gomme intermedie.

Dopo il pit stop lento ho spinto

Sono così rientrato ai box per il pit-stop, e da quel momento ho iniziato a spingere al massimo. Purtroppo nel cambio gomme abbiamo perso qualche secondo in più del previsto, e sfortunatamente ci è costato una posizione nei confronti di Palmer. Ho spinto molto nel mio giro d’uscita a gomme fredde, ma la Renault mi ha sfilato. Successivamente ho provato a mettere Jolyon sotto pressione, ma non ho mai avuto un’opportunità di provare un sorpasso.

Alla fine è arrivata una settima posizione che ha garantito punti importanti per la squadra ed anche il mio miglior piazzamento in Formula 1. Ma nonostante tutto, ho avuto la netta sensazione che avremmo potuto portare a casa anche qualcosa in più.

Positivo il passaggio ai motori Renault

Per tutti noi della McLaren il fine settimana di Singapore è stato speciale non solo per quanto avvenuto in pista, essendo stato ufficializzato il passaggio alla power unit Renault a partire dalla stagione 2018. Credo che sia stato un peccato non essere riusciti a concretizzare quanto sperato con la Honda, ma guardando avanti è indubbiamente una notizia eccitante l’inizio di una nuova avventura con la Renault. E’ un bene per McLaren, così come per la Renault e per l’intera Formula 1.

Credo che questo annuncio porterà un nuovo impulso alla squadra, e tutti daranno il massimo per un deciso passo avanti nel prossimo Mondiale. Ma personalmente sono ancora concentrato sulle gare che mancano al termine del campionato, dobbiamo affrontare sei Gran Premi e voglio chiudere nel migliore modo possibile la mia prima stagione completa in Formula 1.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Williams: Kubica se la deve vedere con Di Resta e Massa
Prossimo Articolo Power unit 2018: tre motori, turbo e MGU-H, ma solo due MGU-K!

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia