La colonna di Massa: "Per salvare il GP serve un pilota brasiliano"
Felipe in attesa di Abu Dhabi, che sarà l'ultimo GP della carriera, rivive le emnozioni di Interlagos. Massa si augura che la gara di F.1 resti a lungo in calendario nonostante i problemi, ma si augura che arrivi presto un brasiliano nel Circus.
Felipe Massa, Williams FW40, waves from the cockpit on his way back to Parc Ferme
Andrew Hone / Motorsport Images
Non potevo chiedere di più al mio ultimo Gran Premio del Brasile. Emotivamente è stato un weekend intenso, ho vissuto molte emozioni positive ed anche sul fronte sportivo credo di aver contribuito a raccogliere il massimo risultato possibile, sia per me che per la squadra.
Siamo riusciti a concludere la corsa alle spalle dei tre top-team, ed era impossibile sperare in qualcosa di più. Ero molto contento di quanto ottenuto in pista, ma terminata la premiazione ufficiale, ho avuto a sorpresa l’opportunità di salire sul podio!
E’ stato un momento molto bello, che mi ha permesso di poter salutare il pubblico di San Paolo, tantissimi appassionati che nell’arco di molti anni non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Al via ho passato le due Renault!
Il weekend è iniziato bene, sin dalle prove libere, ed i riscontri positivi si sono confermati anche in qualifica. Ho pagato un po’ il traffico che ho incontrato nella sessione Q3, ma ci siamo confermati nella top-10, e questo era l’obiettivo principale per poter sperare di essere in una buona posizione di partenza. E le previsioni sono state centrate, perché al via della gara ho avuto un ottimo spunto, che mi ha consentito di passare subito le due Renault. Poi mi sono trovato in bagarre con Alonso e Perez, e sono riuscito a passare la Force India prima che la corsa venisse congelata dalla safety-car.
Mentre procedevamo dietro la vettura di servizio mi sono concentrato su come sopravanzare Fernando nelle fasi di ripartenza. Se fosse riuscito a mantenere la posizione sarebbe diventato molto difficile riuscire ad attaccarlo, perché la sua monoposto ha confermato una buona gestione degli pneumatici, e giro dopo giro per me sarebbe stato difficile rimanergli in scia. Così ho cercato di sfruttare al massimo le potenzialità della mia power unit quando è stata sventolata la bandiera verde, e l’attacco è andato a buon fine.
Mi ha fatto piacere il saluto dal cockpit di Fernando
Ho cercato di gestire al meglio la mia corsa, ma nelle tornate conclusive i miei pneumatici posteriori si sono un po’ surriscaldati, ed ho visto la sagoma della McLaren diventare sempre più grande negli specchietti. Sapevo che anche una piccola sbavatura sarebbe stata fatale, così mi sono concentrato cercando di non commettere errori, ed alla fine è andata bene. Appena transitati sotto la bandiera a scacchi Fernando mi ha affiancato e mi ha salutato: è stato un gesto che mi ha fatto molto piacere.
Ora mi aspetta il weekend di Abu Dhabi, e devo dire che il mio obiettivo è quello di godermi il mio ultimo fine settimana da pilota di Formula 1. Per la Williams Martini Racing la posizione nella classifica Costruttori è consolidata, ad un certo punto della stagione abbiamo temuto un po’ il possibile recupero della Renault, ma se non ci saranno episodi epocali la quinta posizione dovrebbe essere al sicuro. Daremo tutto il massimo per chiudere il Mondiale al meglio, e dopo la bella esperienza a San Paolo mi piacerebbe salutare con un'altra bella gara.
Serve un pilota brasiliano per mantenere il GP
Prima di congedarmi ci tengo a spendere un ultimo pensiero sul weekend di San Paolo. Ci sono stati dei problemi di sicurezza, come sappiamo, ma spero che tutto possa essere risolto in vista delle prossime edizioni, perché credo che la presenza della Formula 1 a San Paolo sia una bene per tutta la città. Non ho mai conosciuto un pilota che mi abbia detto ‘non voglio andare in Brasile’, e spero davvero che la situazione possa migliorare al fine di garantire uno svolgimento tranquillo di un weekend sportivamente sempre bellissimo.
Credo, purtroppo, che ci sarà anche un altro problema da risolvere per il nostro Gran Premio: la mancanza di un pilota brasiliano in Formula 1. Mi auguro davvero che possa essere un’assenza più breve possibile, ma non sarà semplice ritrovare una scuola piloti come quella a cui abbiamo avuto negli ultimi quarant’anni. “Obrigado a todos!”.
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