La colonna di Massa: "Partendo più avanti avrei lottato con le Force India"
La pioggia arrivata durante le qualifiche ha creato dei problemi che hanno impedito alla sua Williams di entrare in Q3. Partendo solo 14esimo il brasiliano è convinto di aver raccolto il massimo con il decimo posto di Silverstone.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Felipe Massa
Felipe Massa è un pilota di Formula 1 che corre attualmente per il team Williams.
Il copione del mio weekend di Silverstone è stato simile a quello del Red Bull Ring, ovvero una qualifica tutta in salita ed una gara di rimonta che mi ha permesso di concludere il Gran Premio in zona punti. Ma le motivazioni sono differenti, perché al contrario di quanto accaduto la settimana precedente in Austria, i problemi che mi hanno rallentato in qualifica sono stati legati all’asfalto umido. Nelle prove libere ci siamo sempre confermati nella top-ten, e prima delle qualifiche ero convinto che avremmo potuto accedere con una certa facilità alla Q3 visto che non abbiamo sofferto alcun problema di warm-up degli pneumatici come era avvenuto sul Red Bull Ring.
La pioggia ha compromesso la qualifica
Invece prima delle qualifiche è arrivata la pioggia, che ha abbassato molto la temperatura dell’asfalto. Il risultato è stato quello di ritrovarsi nuovamente alle prese con difficoltà nella gestione della gomma nuova, e con un comportamento della monoposto non all’altezza delle performance viste nelle sessioni di prove libere. In più con l’ultimo set di pneumatici nuovi ho pagato molto tempo a causa del traffico, ma al netto di questi imprevisti non credo che sarei stato comunque in gradi di qualificarmi per la sessione Q3. Una situazione imprevista, che mi ha costretto a prendere il via della gara dalla quattordicesima posizione con molta delusione, visto che nelle prove libere ci eravamo confermati sempre vicini a Hulkenberg e in qualifica Nico ha conquistato una brillante terza fila.
Decisivo l'undercut su Vandoorne
Abbiamo deciso di prendere il via della gara con gomme ‘soft’, con l’obiettivo di allungare il primo stint di gara e provare così a recuperare posizioni. Sono partito bene, ho sfilato le due Toro Rosso e mi sono ritrovato undicesimo. Pensavo in una corsa più animata, invece la gara è stata molto lineare, ma alla fine siamo riusciti ad entrare in zona punti grazie all’undercut su Vandoorne portato a segno nel pit-stop. Nel secondo stint di gara ho montato la supersoft, e se da una parte il ritmo è stato molto buono, dall’altra non ero certo della tenuta di questa mescola. Invece tutto è andato per il meglio, ed ho completato la corsa senza problemi.
Raccolto il massimo viste le circostanze
Il punto del decimo posto finale è realisticamente il massimo che potessimo ottenere dopo essere scattati dalla settima fila, ma con un po’ di rammarico perché con una posizione migliore sullo schieramento avrei lottato con le Force India e la Renault di Hulkenberg. Ci sono weekend più in salita del previsto, ma è positivo aver comunque conquistato dei punti anche per proseguire la striscia positiva della squadra nella classifica costruttori. Un premio anche per lo straordinario lavoro fatto dai meccanici nel pit-stop, che è risultato il migliore dell’intero Gran Premio.
Budapest si prospetta complicata
Il weekend di Silverstone è stato anche una tappa importante per i festeggiamenti del quarantesimo anno della Williams. Abbiamo assistito alla proiezione del film realizzato sulla storia della squadra, ed è stato particolarmente emozionante. Adesso ci attende la trasferta di Budapest prima della sosta estiva. Non è un mistero che per la nostra monoposto i tre circuiti più temibili del Mondiale sono quelli di Montecarlo, Budapest e Singapore, dove ci sono tante curve e rettilinei corti. Ma credo anche che ogni weekend possa riservare delle sorprese, ed è quello in cui spero tra due settimane in Ungheria.
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