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La colonna di Massa: "Obrigado e commosso dal tributo in pit lane"

La delusione per il ritiro nel Gp del Brasile si è trasformata in un momento che non dimenticherò per tutta la vita: prima l'acclamazione del pubblico di Interlagos, poi l'inattesa standing ovation di Mercedes, Ferrari e Williams. Grazie a tutti...

Felipe Massa, Williams Martini Racing FW38

Foto di: XPB Images

Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38 saluta il pubblico dopo il ritiro dalla gara
Felipe Massa, Williams FW38 saluta il pubblico dopo il ritiro dalla gara
Felipe Massa, Williams Martini Racing FW38
Felipe Massa, Williams Martini Racing FW38
Felipe Massa, Williams,  porta una bandiera brasiliana mentre torna al box piangendo dopo l'incident
Felipe Massa, Williams, porta una bandiera brasiliana mentre torna al box piangendo dopo l'incidente
Felipe Massa, Williams, ritorna al box in lacrime portando una bandiera brasiliana dopo l'incidente
Tifoso di Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams viene applaudito dal team Ferrari ai box dopo il suo ritiro dalla gara
Felipe Massa, Williams viene applaudito dal team Ferrari e raggiunto dal padre Luis Antonio Massa, l
Felipe Massa, Williams  viene applaudito dal team Williams ai box dopo il suo ritiro dalla gara
Felipe Massa, Williams  viene applaudito dal team Williams ai box dopo il suo ritiro dalla gara
Felipe Massa, Williams, and son Felipinho, with fans and the Brazilian flag
Felipe Massa, Williams, meets his home fans
Felipe Massa, Williams, throws hats to fans

Quella del Gran Premio del Brasile è stata una settimana bella, intensa ed emozionante, conclusasi con un weekend che non dimenticherò per tutta la vita. Ovviamente sapevo che la tappa di Interlagos sarebbe stata speciale, ed è iniziata con tanti eventi molto piacevoli. Poi è cominciata l’attività in pista, e subito ecco una sorpresa: lo sponsor Martini ha voluto celebrarmi nella gara di casa sostituendo il suo nome con il mio! Mi hanno anche preparato una tuta con una livrea molto particolare, ed io avevo già fatto realizzare un casco inedito per questa occasione.

Ma al di là delle celebrazioni, ad Interlagos c’è stato un weekend di gara, tra l’altro partito molto bene. Nelle prove di venerdì i riscontri sono stati subito positivi, ed anche sabato mattina le indicazioni si sono confermate buone. Poi siamo scesi in pista nel turno di qualifica e qualcosa non ha funzionato. Eravamo convinti di poter entrare senza particolari problemi nella Q3, ed invece sia io che Valtteri ci siamo ritrovati fuori. E’ stato deludente, perché il lavoro fatto nelle prove libere è sembrato andare nella giusta direzione e, invece, ci siamo ritrovati al centro della griglia di partenza.

Il problema vero era la visibilità a zero

Domenica, sin dal mattino, non ci sono stati dubbi in merito alle condizioni in cui avremmo affrontato la corsa. La pioggia non è mai stata di forte intensità, ma nei giri di pre-griglia ho capito subito che ci sarebbe stato un grosso rischio di aquaplaning, impressione confermata nelle prime tornate dopo il via.

Tuttavia il problema maggiore è stato quello della visibilità. Vi assicuro che essere nel centro del gruppo è molto diverso rispetto alle prime file, a causa dell’acqua alzata dagli pneumatici delle monoposto che mi precedevano. Un vero e proprio muro, soprattutto sul lungo rettilineo di partenza. Ci sono stati dei momenti in cui la visibilità è stata nulla, creando situazioni potenzialmente pericolose, come quando Kimi ha avuto il suo incidente sul rettilineo di partenza.

Non avevo idea di dove fosse la safety-car line

Tra l’altro nelle prime fasi della corsa avevo rimediato una penalità di cinque secondi, dovuta ad un sorpasso su Gutierrez prima della safety-car line: nelle fasi di ripartenza Esteban ha rallentato, e non avevo assolutamente idea di dove fosse la linea che delimita il punto da cui è permesso superare.

Dopo aver ricevuto la notizia della penalità, ho pensato insieme alla squadra di diversificare la strategia. Non aveva senso rimanere fuori dalla top-10, quindi sono passato alle gomme Intermedie, scontando anche la penalità nel pit-stop. Tornato in pista, ho migliorato molto il mio ritmo sul giro. La gomma intermedia era più rischiosa, ma anche più veloce, così sono risalito e speravo in un bel finale di corsa.

Che delusione il botto a muro!

Poi all’improvviso ho perso il controllo della monoposto a causa dell’aquaplaning. Ho toccato il muro, ma non è stato un forte impatto, e per qualche attimo ho sperato ancora di poter riprendere la gara. Ma nell’urto probabilmente un pneumatico si è forato, e la vettura è scartata improvvisamente a sinistra finendo violentemente contro le protezioni. Quando sono uscito dalla monoposto ho risposto all’applauso del pubblico, e poco dopo si è avvicinato un commissario che mi ha dato la bandiera brasiliana, l’ho guardato per ringraziarlo ed era in lacrime…

Una scena che mi ha colpito molto, e mentre camminavo verso i box ho sentito un crescendo di persone che urlavano il mio nome, e mi sono commosso. Pochi minuti prima ero deluso per non aver concluso la corsa, ma in quel momento ha prevalso l’emotività.

Non mi aspettavo il tributo della pit lane

Ma la scena che proprio non potevo immaginare è arrivata quando sono entrato in pit-lane. Avevo la bandiera brasiliana sempre in mano, ed alzando la testa ho visto che i meccanici della Mercedes, in piena gara, erano usciti per applaudirmi, così come quelli di Ferrari e Williams! Ho pensato che se il mio box fosse stato l’ultimo… sarebbero usciti tutti. Una scena incredibile, e che personalmente non ho mai visto in una pit-lane durante una corsa.

Non riesco a trovare le parole giuste per ringraziare tutti coloro che hanno avuto nei miei confronti un gesto, un pensiero, una stretta di mano. Spesso quello della Formula 1 viene descritto come un contesto cinico, ma c’è anche un lato umano, ed ho avuto la fortuna di viverlo in prima persona.

Sul podio un’ora dopo la premiazione

C’è un’ultima storia speciale nella domenica di Interlagos. Un’ora dopo il termine della corsa sono dovuto salire… sul podio. Perché? La gente non lasciava la pista senza un ultimo saluto, e così con immenso piacere ho reso omaggio ad un pubblico straordinario. Grazie davvero a tutti, avrò molto tempo per ripensare a questo weekend. Ora è il momento di preparare al meglio Abu Dhabi…

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