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La colonna di Massa: in Cina gara rovinata dal degrado gomme

Felipe Massa racconta a Motorsport.com il suo Gran Premio della Cina a Shanghai e svela le sue speranze per il prossimo appuntamento, previsto per il prossimo weekend a Sakhir, in Bahrain.

Felipe Massa, Williams

Felipe Massa, Williams

LAT Images

Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40, leads Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40, precede Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40, fa un pit stop
Felipe Massa, Williams FW40

Siamo arrivati a Shanghai sull’onda positiva del weekend di Melbourne, grazie ai positivi risultati della prima gara stagionale. Avevo concrete speranze di poter proseguire sulla stessa linea anche il fine settimana cinese, ed i riscontri arrivati dalla qualifica di Shanghai hanno confermato questa possibilità. Il sesto tempo è di fatto il nostro massimo obiettivo, e la possibilità di scattare dalla terza fila dello schieramento è una buona base su cui impostare la gara. Anche i long-run disputati sabato mattina, nell’unica sessione di prove libere del weekend, avevano fornito buoni riscontri, quindi non nascondo che ci fosse un certo ottimismo in vista della corsa.

Con le slick sembrava di guidare sul ghiaccio

Purtroppo la storia della gara è stata invece ben diversa. Le condizioni della pista prima del via erano di per se già difficili, e non abbiamo avuto molti dubbi nel decidere di partire con gomme intermedie. Ma già nei pochi giri percorsi prima del passaggio alle slick mi è sembrato di guidare sul ghiaccio, avevo davvero molte difficoltà nel controllare la monoposto. Quando è entrata in pista la safety car abbiamo montato i pneumatici soft, e speravo che con le slick la situazione sarebbe migliorata, ma non è stato così. I giri che abbiamo percorso dietro la safety car passando per la pit-lane sono stati subito indicativi, semplicemente non avevo grip, e anche quando la gara è ripresa la sensazione è stata quella di scivolare costantemente. Dopo molti giri sofferti ho chiesto alla squadra di provare a montare alle supersoft, facendo una terza sosta, e per qualche giro sono riuscito a recuperare posizioni arrivando nella top-10.

Degrado gomme molto alto

Ma dopo poche tornate i pneumatici hanno accusato un degrado molto accentuato, soprattutto alla gomma anteriore sinistra, ed ho dovuto rinunciare alle chance di puntare alla zona punti. E’ stata una gara difficilissima, in certe fasi accusavo un ritardo di sette secondi al giro rispetto alle monoposto più veloci, a conferma di un problema davvero importante. Dopo la corsa abbiamo analizzato i dati, arrivando a delle ipotesi sui motivi che hanno innescato i problemi alle gomme. Ma resta comunque un weekend da dimenticare.

Ora in Bahrain per il riscatto

Ora dobbiamo concentrarci sul Bahrain, pista che mi piace e sulla quale ho disputato molte gare importanti nella mia carriera. Le aspettative sono buone, considerando anche che al di là dei problemi avuti in gara, le qualifiche di Shanghai hanno confermato le buone impressioni di Melbourne. Abbiamo girato su tempi molto interessanti, migliori di tanti avversari diretti come Toro Rosso, Force India, Renault e Haas.

A Shanghai abbiamo visto anche un ritorno sul podio della Red Bull, anche se credo gli manchi ancora qualcosa per lottare per il successo. Credo che sia un divario colmabile, ma non penso sia possibile in una o due gare. Resta il fatto che per noi sono avversari al momento inarrivabili, il margine che ci separa da Mercedes, Ferrari e Red Bull è ben maggiore rispetto a quello che ci divide con chi è alle nostre spalle. Ma bisogna sempre essere fiduciosi e pronti a cogliere ogni chance, ed quella di Al Sakhir potrebbe essere una pista “amica”. Di sicuro, e di questo sono certo, non sarà freddo come in Cina…

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