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La colonna di Massa: "Adesso è sfida con la Red Bull"

Felipe Massa è soddisfatto dei 22 punti conquistati dalla Williams in Russia: il team di Grove è stato il più veloce al pit stop anche a Sochi. Il brasiliano contava di spuntare il giro veloce, ma è stato beffato da Rosberg all'ultimi giro.

Felipe Massa, Williams FW38

Felipe Massa, Williams FW38

XPB Images

Felipe Massa

Felipe Massa è un pilota di Formula 1 che corre attualmente per il team Williams.

Jenson Button, Nico Rosberg, Jean-Eric Vergne, Max Verstappen, Nico Hulkenberg, Paul di Resta, Alexa
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38
Valtteri Bottas, Williams FW38 leads team mate Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38 practices a pit stop
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38

Sochi è una di quelle tappe del Mondiale in cui la logistica non è proprio semplice. Così due anni fa organizzai un volo charter insieme ai piloti che risiedono a Montecarlo, e la tradizione è proseguita. Quest’anno è stato Rosberg ad organizzare il tutto, e devo dire che visti i riscontri della gara magari accetterà volentieri di caricarsi di questo compito anche in futuro. È stato un viaggio piacevole, e prima del volo di ritorno abbiamo immortalato questa trasferta in una foto di gruppo.

 

Recuperati punti sulla Red Bull

Ma veniamo al weekend in pista. Per noi della Williams il bilancio finale è stato molto buono. Forse ad un certo punto del fine settimana si poteva anche ipotizzare un piazzamento sul podio, ma nell’economica del campionato aver concluso il weekend russo con un bilancio di ventidue punti a zero nei confronti della Red Bull non è davvero male. Abbiamo recuperato molto terreno nella classifica riservata ai costruttori, e questo è un dato importante.

Il weekend d’altronde era iniziato molto bene sin dalle prime battute. Non è un abituale per i piloti Williams ritrovarsi in buone posizioni di classifica nelle prime sessioni di prove, perché normalmente il nostro programma di lavoro nelle sessioni FP1 e FP2 è orientato ai riscontri in configurazione gara.

Gli ingegneri sono concentrati nell’analisi del degrado degli pneumatici, e raramente accade che io o Bottas ci ritroviamo nella top-5 nelle classifiche del venerdì. Ma il fine settimana di Sochi è iniziato subito molto bene, e i primi riscontri non sono stati un fuoco di paglia: il passo è stato confermato anche sabato e domenica, come testimoniano il quarto posto di Valtteri e la mia quinta posizione. E’ vero che Ferrari e Mercedes non sono state alla portata, ma a Sochi siamo stati saldamente la terza squadra.

La mia gara è stata lineare, e sono contento di aver tenuto un buon ritmo. Nelle fasi finali abbiamo deciso di fare un secondo pit-stop a titolo precauzionale. Valtteri era davanti a me con un certo margine di sicurezza, e alle mie spalle avevo un grande divario su Fernando che mi ha permesso di cambiare le gomme, tornando alle supersoft, senza perdere la quinta posizione. Se poi negli ultimi giri fosse uscita una safety-car, mi sarei trovato in una posizione ideale.

Speravo nel giro più veloce

Confesso che ero molto ottimista sulla possibilità di ottenere il giro più veloce della corsa, visto che mi trovavo nelle condizioni ideali: poca benzina e gomme supersoft fresche. E pensavo anche di esserci riuscito, ma nel mio stesso giro veloce Rosberg ha deciso di fare una tornata… mostruosa! Mi sono accontentato del secondo tempo, visto che la Mercedes a Sochi è stata davvero imbattibile.

Abbiamo assistito ad una gara dove non c’è stata l’usuale degrado degli pneumatici, una condizione che ha generato giudizi contrastanti. Credo che sia dovuto a due filosofie differenti. Dal punto di vista del pilota nei Gran Premi in cui c’è molto degrado la guida diventa meno esaltante. Bisogna concentrarsi su tanti altri aspetti, si spinge ma non si è mai al massimo, e fondamentalmente devi essere un ingegnere in auto, monitorando tanti parametri.

Per il pilota credo sia meno appagante, ma per il pubblico magari lo show è più esaltante, come abbiamo visto nel Gran Premio di Cina. Abbiamo assistito a tante soste e tanti sorpassi, molto dei quali generati dalle differenti strategie di gara. A Sochi invece superare è stato decisamente più difficile. In gara non abbiamo visto tante soste, e le strategie sono state praticamente uguali per tutti, con un solo cambio gomme. In questi casi un pilota può spingere al cento per cento, ma paradossalmente alla fine per lo show non è stato positivo.

Ora però la testa è già alla prossima gara di Barcellona, la pista più conosciuta da team e piloti visto che è la sede dei test pre-campionato. E’ un tracciato che premia molto le bontà telaistiche e aerodinamiche, specialmente nel terzo settore. Non sarà un weekend molto facile per noi, ma abbiamo l’obiettivo di riuscire a fare più punti della Red Bull.

Quattro pit stop da record

Avremo le nostre carte da giocare, e colgo l’occasione per sottolineare come in questa prima parte del Mondiale 2016 la Williams abbia fatto dei grandi passi avanti sul fronte dei pit-stop. In tutte le quattro gare finora disputate la squadra è riuscita a completare il cambio gomme più veloce del Gran Premio, tre volte in un mio pit-stop ed in un’occasione con Valtteri. Non posso che fare un grande applauso ai ragazzi della squadra per l’ottimo lavoro svolto. Avanti così!

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