L'analisi tecnica di Giorgio Piola del Gp del Bahrain
Giorgio Piola e Matt Somerfield analizzano le modifiche tecniche che si sono viste nel GP del Bahrain.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Mercedes
La Mercedes ha portato ben poche modifiche al GP del Bahrain, ma ha messo sotto osservazione i freni dopo i problemi che hanno messo in difficoltà Nico Rosberg in Australia e per adeguare l’impianto alle esigenze del circuito di Al Sakhir.
Il team di Brackley ha portato nell’Emirato un set-up dei freni asimmetrico: sul lato destro (sinistro per chi guarda l’immagine) si sono notati dei fori di evacuazione del calore che dall’altra parte non c’erano.
Sulla Mercedes è stata allargata la presa dei freni rispetto all’Australia: prima della rete che protegge la feritoia dai murble, i tecnici di Brackley hanno spruzzato del teflon sulla parte anteriore della brake duct, per evitare che i frammenti di gomma possano occludere la portata d’aria al condotto di raffreddamento dei freni.
Il teflon in spray è stato applicato poco prima di andare in griglia.
Ferrari
La Ferrari è arrivato in Bahrain con alcune piccole modifiche al fine di migliorare le prestazioni.
Il circuito di Sakhir è molto esigente per l’impianto dei freni, per cui la Ferrari ha modificato i cestelli in carbonio montati all’anteriore per migliorare l’evacuazione dell’aria grazie all’adozione di tre fori a forma di goccia, che si sono aggiunti all’abituale apertura superiore in prossimità del disco che permette di riscaldare le gomme, irradiando il calore attraverso il cerchione.
I bargeboard sulla SF16-H hanno una forma piuttosto complessa, con un’incurvatura al piede del candelabro per permettere un maggiore passaggio di aria verso le fiancate. Tuttavia, in Bahrain, il flap secondario, che è montato sul fondo, è stato affinato (nel cerchio si osserva il profilo che nel bordo di entrata ora è curvo), permettendo far passare più aria tra le due superfici.
La Ferrari ha modificato la balestra in carbonio che “carica” lo splitter anteriore della SF16-H: la soluzione che la squadra di Maranello ha adottato nel 2015 era derivata da quella che aveva lanciato la Red Bull nel 2013: la novità è che nel Reparto Corse hanno sostituito la realizzazione in carbonio con una costruzione in metallo.
La Ferrari continua a sviluppare il diffusore: in Bahrain le modifiche erano focalizzate sulla parte più esterna.
Il marciapiede, evidenziato in verde, è stata accresciuto in larghezza, mentre un altro flap (visibile in giallo), è stato aggiunto nel 2016, ma la modifica più significativa è stata l'apparizione di una sorta di Upper flap con i profili aggiuntivi che hanno una evidente superficie maggiorata rispetto a prima, proponendo una "saracinesca" combinata di ben quattro elementi molto utile a modificare la scia dietro alle ruote posteriori.
Se all’anteriore sono state aperte delle feritoie nel cestello dei freni anteriore, la Ferrari ha mantenuto quello posteriore completamente chiuso, mantenendone il calore all'interno.
Williams
La Williams ha identificato nelle curve a bassa velocità i suoi problemi, per cui le modifiche alla FW38 sono state pensate per cercare di correggerne il comportamento in Bahrain. La monoposto di Grove è stata caratterizzata dallo splitter dotato ai lati di due alette verticali più alte e leggermente divaricate.
Quella del muso è un’area della monoposto che permette agli aerodinamici di aumentare il carico: non deve sorprendere, quindi, che in questa zona si assista a soluzioni sempre più complesse, in una zona della vettura che è molto sensibile.
La Williams è riuscita a portare in pista in tempo per l’ultima sessione di prove libedere il nuovo muso e la diversa ala anteriore che è stata utilizzata da Felipe Massa. Il suo compagno Valtteri Bottas riceverà un uguale aggiornamento in tempo per la Cina, ma ha destato sensazione il fatto che le nuove soluzioni siano state portate in gara dal brasiliano anche se non c’è stato il tempo di trovare la giusta messa a punto per sfruttarne il potenziale.
Il naso, che come disegno mantiene la filosofia costruttiva di quello che lo ha preceduto, in realtà ha mostrato numerose differenze importanti. La sporgenza risulta cinque centimetri più corta, con una punta più bulbosa e un profilo più assottigliato verso il posteriore, in modo da contribuire a migliorare la portata del flusso sotto al muso.
L'accorciamento del muso ha richiesto che i piloni dell’ala anteriore siano stati ridisegnati: in questa configurazione, infatti, si è creato un maggiore passaggio di aria sotto al naso, sperando di migliorare le prestazioni del diffusore.
L’ala anteriore è stata rivista nel profilo principale nel punto dove si allaccia al tratto centrale che deve restare neutro: è stato cambiato, infatti, il modo in cui i genera il vortice Y250.
Si nota anche il profilo verticale sul bordo di entrata dell’ala che ora dispone di uno slot, utile a migliorare l'efficienza deviando i flussi verso l’esterno della ruota anteriore.
Contrariamente alle altre squadre, la Williams ha deciso di aprire i cestelli dei freni posteriori per far sfiatare l'aria calda . Nel disegno sopra, infatti, è possibile osservare come la struttura sia molto complessa: l'intenzione è di sfruttare l'aria che si riscalda nel ventilare il disco e la pinza dei freni per almeno altre due funzioni: migliorare i flussi aerodinamici e contribuire a scaldare i cerchioni e, quindi, anche le gomme.
La Williams che fa fatica a mandare in temperatura le gomme Pirelli posteriori, accusando una carenza di carico nel retrotreno, ha cercando una soluzione che va chiaramente in antitesi con lo sviluppo portato avanti dagli altri.
Force India
Il mozzo forato non è affatto un concetto nuovo, ma un tema che è stato ripreso da diverse squadre. In Bahrain, la Force India si è unita a un gruppo che è già ben nutrito, formato da Ferrari, Red Bull, McLaren, Toro Rosso e Haas. Su tutte queste monoposto si cerca il modo di controllare la scia generata dalla ruota anteriore riducendo le turbolenze causate dalla rotazione della gomma.
Il flusso d'aria viene raccolto in un condotto che sfoga l’aria attraverso il mozzo forato dopo aver raffreddato il disco freno e la pinza.
Vale la pena ricordare che l’anno scorso la Force India è stata l’ultima squadra che ha spostato la pinza dei freni che è sempre stata montata all’esterno dell’asse anteriore fin dal 2010. Anche il team di Silverstone ha iniziato un lavoro di sviluppo che poi è arrivato anche al mozzo forato.
McLaren
La McLaren ha presentato diverse modifiche all’ala anteriore dalla MP4-31 nella speranza di migliorare le prestazioni della monoposto di Woking.
Il profilo principale dell’ala anteriore è stato cambiato in corrispondenza della congiunzione con il tratto neutro: questa modifica permette di modificare la generazione del vortice Y250, rimodellando il flusso d'aria che segue il corpo centrale della vettura.
I deviatori di flusso che definiscono l’andamento dell’aria sotto all'ala sono stati ridotti di numero: erano quattro e ora sono tre, aumentando lo spazio tra di loro.
Gli upper flap sono stati rivisti, con il primo profilo ancora più arcuato rispetto a quello precedente, mentre è modificato anche il flap all’interno della paratia laterale (vedi frecce nel riquadro).
Il flap superiore ha una diversa forma nel bordo di uscita. I tecnici di Woking hanno spostato anche l'elemento che permette la regolazione rapida dell'incidenza dei flap ai pit stop: in Australia era collocato dietro agli upper flap, mentre in Bahrain lo si nota bene in vista a metà dei profili.
Questi cambiamenti non sono rivoluzionari, ma sono un perfezionamento di ciò che si è visto in precedenza, alla ricerca delle massime prestazioni e dell’efficienza aerodinamica.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments