Kubica mette in chiaro: "Il punto non è entrare in Formula 1, sono qui per restare"
Il polacco ha parlato in occasione di un evento organizzato da PKN Orlen, il nuovo sponsor della Williams e si è detto carico e convinto dei suoi mezzi in vista della stagione 2019, anche se il Circus è cambiato tanto dal suo ultimo GP: "Mi sento di nuovo quasi come un debuttante".
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Non è più un ragazzino, ma sicuramente Robert Kubica è uno dei nomi più attesi al via della stagione 2019 di Formula 1. A distanza di otto anni dal terribile incidente avvenuto nella Ronde di Andora, il polacco tornerà a vestire i panni del pilota titolare in casa Williams.
Nessuno mette in dubbio il suo talento, ma il Circus è cambiato tanto nel frattempo, anche se già lo scorso anno Robert ha avuto modo di iniziare a riadattarsi, svolgendo il ruolo di riserva proprio per la squadra di Grove e riuscendo quindi a scendere in pista in diverse occasioni.
Oggi è stato il protagonista di un evento della PKN Orlen, nuovo sponsor che si è legato alla Williams proprio in virtù della sua promozione a pilota titolare ed ha parlato delle sue ambizioni per questo grande ritorno, nel quale sarà chiamato a riscattare la sua squadra dopo un anno chiuso all'ultimo posto nel Mondiale Costruttori.
"La F1 è cambiata molto ed è molto importante avere una buona vettura fin dall'inizio. E' molto difficile recuperare se la base non è buona. Abbiamo una stagione difficile alle spalle. Spero che il team risolva i problemi, anche se non sono io che costruisco la macchina" ha detto Kubica.
Non poteva mancare un commento su questa nuova partnership commerciale, che lo ha portato a sottolineare che sia lui che il marchio polacco sono in F1 per restarci e non solo per fare una comparsata di un anno.
"La F1 è cambiata molto non solo dal punto di vista tecnico, ma anche del business. Dal mio lato, tuttavia, è uno sport. L'aiuto di Orlen era, è e sarà importante. Tuttavia, il punto non è entrare in F1. Spero che insieme lasceremo un segno in F1 e siamo qui per restare. Questo è il compito più difficile".
Sulla possibilità di reggere un'intera stagione di F1 anche dal punto di vista fisico, non ha dubbi: "Ho la consapevolezza di essere in grado di farcela, altrimenti non sarei mai tornato in Formula 1. Tuttavia, so quanto sia difficile il compito che mi aspetta".
L'esperienza non gli manca certamente, ma dopo tanti anni d'assenza si sente quasi un rookie: "Mi sento quasi come se fossi di nuovo un debuttante, anche se la prima volta le emozioni erano diverse. Quando ho firmato il contratto con la BMW Sauber ero molto più giovane, forse più audace. La F1 è cambiata molto, quindi non sarà un compito facile".
Questo non vuol dire però che non sia pronto ad iniziare la stagione in maniera ambiziosa: "L'obiettivo è fare un buon lavoro e rimanere in Formula 1 il più a lungo possibile. Se sarò felice di me stesso, sarà il più grande traguardo per questa stagione".
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