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Kubica al Ricard ha dimostrato che è ancora un pilota professionista!

Al volante della Lotus E20 a motore Renault del 2012, Robert ha percorso oltre 500 km al Castellet, dimostrando di aver recuperato la condizione per essere valutato in un collaudo ufficiale con la R.S.17: lo vedremo nei test in Ungheria?

Robert Kubica, Renault F1 Team

Renault F1

Robert Kubica, Renault F1 Team
Robert Kubica, Renault F1 Team
Robert Kubica, Renault F1 Team
Robert Kubica, Renault F1 Team
Robert Kubica, Renault F1 Team
Alan Permane, Ingegnere di pista Renault Sport F1 Team, Cyril Abiteboul, Managing Director Renault S
Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS17

Robert Kubica ha girato al Paul Ricard oggi con la Lotus E20 a motore Renault del 2012  che il pilota polacco aveva già guidato a Valencia il 6 giugno scorso.

Si è trattato di un test a porte chiuse durante il quale i tecnici della Casa francese hanno voluto saggiare le effettive capacità di Robert, dopo il positivo collaudo del mese scorso nel quale era stato più veloce di tre dicimi di secondo rispetto a Sergey Sirotkin, il terzo pilota della squadra di Enstone che era salito sulla stessa monoposto il giorno prima.

Stando alle prime indiscrezioni che sono filtrate, Kubica avrebbe messo insieme una distanza di oltre 500 km senza mostrare alcun affaticamento fisico (il polacco è arrivato a questo secondo appuntamento dopo aver ulteriormente instensificato la preparatzione psico-fisica): se in mattinata i run sono stati piuttosto brevi, anche per trovare una messa a punto adeguata alle gomme strette da esibizione, nel pomeriggio la musica sarebbe cambiata con stint che sono diventati dei veri e propri long run da GP.

Segno che a distanza di sei anni dal grave incidente alla Ronde di Andora che lo aveva obbligato a interrompere la sua presenza nel mondo dei Gran Premi mentre era pilota ufficiale Renault, si è riallacciato un filo che lascia pensare a un possibile clamoroso ritorno, nonostante la parziale menomazione alla mano destra.

Alan Permane, il capo degli ingegneri di pista Renault, già dopo la sessione di Valencia aveva decretato  che Robert era nella condizione di tornare a correre con una monoposto di Formula 1. La sensazione si è ancor più radicata oggi, perché i tecnici di Enstone hanno deciso di sfruttare ogni momento del pomeriggio per fare girare Kubica, andando ben oltre il limite di chilometraggio del motore 8 cilindri aspirato.

Insomma, avrebbero rischiato di far fuori un propulsore per mettere alla frusta il polacco che è stato al gioco, pur non avendo alcun tempo di riferimento con il quale confrontare la propria prestazione.

Le facce soddisfatte degli uomini Renault che hanno lasciato il Paul Ricard lasciavano pensare che l'operazione Kubica non sia affatto giunta alla bandiera a scacchi, ma anzi salgono le quotazioni di chi vorrebbe vedere Robert al volante della R.S.17 in uno dei due giorni di test che seguiranno il GP d'Ungheria a Budapest.

Sia chiaro, non c'è niente di pianificato, anche se in realtà il pilota ha già avuto il feedback di una moderna macchina di F.1 perché l'ha già assaggiata al simulatore di Enstone.

Ora più che una questione puramente tecnica, la faccenda si trasforma in un fatto politico perché se c'era da eliminare qualche dubbio sull'effettiva capacità di Robert di tornare a essere un pilota professionsita il lavoro di oggi ha fugato qualsiasi incertezza.

Adesso inizia la fase più complicata per Cyril Abiteboul che deve prendere delle decisioni...

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