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Ioverno: "Sakhir pista a carico medio, ma attenzione ai freni"

Diego Ioverno, responsabile delle operazioni in pista della Scuderia Ferrari, presenta la pista di Sakhir, sede del Gran Premio del Bahrain. Fondamentale non trascurare la fase di frenata nelle staccate più violente, ammette l'ingegnere.

Podio: il vincitore della gara Sebastian Vettel, Ferrari, secondo posto Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, terzo posto Nico Rosberg, Mercedes AMG F1, Diego Ioverno direttore delle operazioni in pista della Ferrari

Foto di: XPB Images

A tre giorni dall'avvio del fine settimana che ospiterà il secondo appuntamento del Mondiale 2016 di Formula 1, il Gran Premio del Bahrain, Diego Ioverno, responsabile delle operazioni in pista della Scuderia Ferrari, ha illustrato sul sito ufficiale del Cavallino Rampante le caratteristiche principali del tracciato di Sakhir.

"Il circuito del Bahrain ospita la Formula 1 dal 2004. E’ un tracciato di nuova generazione, disegnato appositamente per mettere sotto stress tutte le componenti della vettura. Comprende 15 curve e 3 lunghi rettilinei, con un’alternanza di tornanti e repentini cambi di direzione, includendo solo 3 vere curve a media alta velocità”. 

Le caratteristiche della pista renderanno necessario un assetto un po’ particolare:
“In Bahrain si opta solitamente per configurazioni aerodinamiche a medio-basso carico. E’ importante ottimizzare la prestazione della vettura sui rettilinei, ma non bisogna tralasciare altri aspetti molto significativi, come il raffreddamento dei freni nelle importanti frenate e staccate che caratterizzano questo circuito, e conta molto anche dare il giusto risalto alla parte meccanica dell’assetto nella percorrenza dei cordoli”.

La pista di Sakhir ha altre peculiarità: il fatto di sorgere in pieno deserto e l’asfalto illuminato artificialmente.
“Dal punto di vista ambientale, il Bahrain è un circuito molto interessante. Prima di tutto si trova in mezzo ad un deserto e spesso, negli anni passati, i team hanno dovuto affrontare i problemi indotti dalla sabbia".

"Ci sono stati anni in cui le tempeste di sabbia hanno avuto pesanti effetti sullo svolgimento del weekend. Ultimamente si è posticipato l’inizio della gara, la partenza è in notturna, mentre le prove libere e le qualifiche avvengono quando ancora la luce del giorno illumina il circuito. Questa variazione di illuminazione ha un impatto non trascurabile sul raffreddamento e sul comportamento delle vetture e delle gomme”.

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