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Boullier: "Credo che Norris sarà pronto per la Formula 1 nel 2019, ne sono sicuro"

Il racing director della McLaren ha disseminato indizi nell'intervista che ha concesso a Motorsport.com, anche se decifrarli non è semplice perché non si sbilancia troppo sul futuro dei piloti e sul possibile programma Indycar.

Eric Boullier, Racing Director, McLaren

Eric Boullier, Racing Director, McLaren

Steven Tee / Motorsport Images

Fernando Alonso, McLaren MCL33
Fernando Alonso, McLaren MCL33
Eric Boullier, Racing Director, McLaren, e Fernando Alonso, McLaren, incontrano i giocatori del Montreal Canadiens NHL Ice Hokey Team
Fernando Alonso, McLaren MCL33, pit stop
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL33
Eric Boullier, Racing Director, McLaren alla gara di raft
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL33
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL33
Fernando Alonso, McLaren festeggia i suoi 300 GP con Eric Boullier, McLaren Racing Director
Lando Norris, McLaren MCL33
Lando Norris, McLaren MCL33
Eric Boullier, Racing Director, McLaren
Fernando Alonso, McLaren MCL33
Fernando Alonso, McLaren MCL33
Nicholas Latifi, DAMS
Nicholas Latifi, DAMS

Lo scorso anno in McLaren non si parlava altro che di power unit. Honda, per la precisione, ritenuta la sola colpevole del momento decisamente negativo della squadra inglese. Dodici mesi dopo il motore (Renault) è un punto fermo, e sul tavolo ci sono i rinnovi dei contratti con entrambi piloti e le strategie future del team. In Formula 1 ed anche fuori, visto che il nome McLaren è sempre più accostato ad un progetto Indycar che potrebbe vedere la luce già nel 2019, Il tutto, però, mentre la stagione in corso procede con più bassi che alti, visto che al momento la McLaren è l’ultimo tra i tre team motorizzati Renault. A fare il punto è Eric Boullier, Racing Director negli ultimi cinque anni.

Un terzo della stagione è già in archivio. Siete in linea con le aspettative della vigilia o al di sotto delle attese?
“Non credo che si debbano avere delle aspettative, siamo dove siamo. Ovviamente vogliamo ottenere risultati migliori, ora abbiamo qualche buon riferimento basandoci sui team che hanno la nostra stessa power unit, e stiamo lavorando sodo per portarci in una posizione migliore, per essere dove crediamo di meritare di essere. Ma siamo in una fase di “lavori in corso”, e gli sforzi profusi sono molti. Stiamo lavorando sodo sullo sviluppo della monoposto, portando in pista più evoluzioni possibili. E finché continueremo a migliorare vuol dire che la direzione sia quella giusta”.

Dopo 300 Gran Premi credi che Alonso sia ormai stanco della Formula 1?
“Dovreste chiederlo a Fernando, non sono io la persona adatta a rispondere a questa domanda”.

Ma le sue motivazioni credi siano ancora al massimo?
“Si, credo che siano buone. È sempre molto veloce, competitivo, quindi non penso che si possa mettere in discussione la sua motivazione. Credo che correrà ancora a lungo”.

Quanto è importante per la McLaren poter contare su Fernando?
“Fa parte della famiglia McLaren, e siamo molto contenti di averlo con noi. Penso che gli piaccia la famiglia McLaren, e credo che voglia ancora restare con noi”.

Negli ultimi tempi si è parlato di un possibile programma McLaren in Indycar. Cosa puoi dirci in merito?
“Non molto, al momento stiamo solo valutando questa possibilità. Abbiamo visto interesse ad avere McLaren in altre categorie, ma oggi stiamo valutiamo, discutiamo, visitiamo, ma non c’è niente ancora di deciso”.

Si è parlato di un possibile esordio di Lando Norris in Formula 1 già in questa stagione. Cosa c’è di vero nell’indiscrezione secondo la quale c’è stata questa possibilità con la Toro Rosso?
“Non voglio commentare queste voci. Non c’è molto che possa aggiungere in questo momento. Se Toro Rosso ha un certo interesse per Lando posso pensare che il nostro lavoro per identificare e supportare giovani talenti sia buono”.

Credi che Norris sia pronto per essere in Formula 1 a tempo pieno nel 2019?
“Oggi è impegnato in Formula 2, e penso che questo sia il percorso che deve completare per essere pronto al salto in Formula 1. Ha disputato dei giorni di test con noi e se terminerà il programma di prove credo che sarà pronto, non ho dubbi”.

Passiamo a Vandoorne. Nella lunga carriera di Alonso, solo una volta un suo compagno di squadra ha chiuso la stagione con più punti. Credi che per Stoffel sia un confronto proibitivo quello con Fernando?
“Penso che stia facendo un buon lavoro, in Inghilterra si usa dire che bisogna confrontare una mela con un’altra mela. Chi ha esordito in Formula 1 anni fa, lo ha fatto avendo a disposizione molti test per maturare la giusta esperienza. Molte squadre avevano addirittura un secondo team dedicato a queste prove. Oggi la Red Bull ha questa possibilità, una squadra dedicata a far crescere i propri giovani, e se confermano di avere le giuste doti vengono successivamente spostati nel team maggiore. È molto raro vedere un esordiente subito al vertice, e per questo credo che Stoffel stia facendo un buon lavoro. È costantemente vicino a Fernando, sta confermando una buona crescita che segue il grafico della sua esperienza. Sono contento dei suoi progressi”.

Avete considerato la possibilità della riconferma nel 2019?
“Certamente, lui è parte della famiglia. Come hai detto, pochissimi piloti sono riusciti a far meglio di Fernando, quindi confrontando il suo rendimento con il suo compagno di squadra è già un buon risultato”.

Stoffel è sembrato però frustrato al termine del Gran Premio di Monaco a causa della strategia di gara. Ti ha parlato?
“Non credo che fosse frustrato, ma dopo ogni gara abbiamo ovviamente un debrief in cui analizziamo tutte ciò che è accaduto. Monaco è Monaco, e può capitare si ritrovarsi nel treno sbagliato, bloccato dietro vetture più lente che accentuano il degrado degli pneumatici. Questo ha compromesso un po' la sua gara, soprattutto dal punto di vista della strategia. Ma questo è Monaco, una gara in cui possono essere circostanze che creano frustrazione. Dopo ogni gara ci sediamo insieme, chiariamo tutti gli aspetti di gara, e credo che aiuti a non essere frustrati”.

Però Stoffel è sembrato infastidito dalla convinzione che la sua strategia abbia finito per l’aiutare Fernando.
“No, per niente. Entrambi, avevano le rispettive strategie”.

Ha incuriosito l’ingresso di Michael Latifi nel pacchetto azionario della McLaren. Dobbiamo credere che non sia un’operazione che in qualche modo coinvolge il futuro del figlio Nicholas attualmente pilota Formula 2?
“Vi vedo sorpresi, ma non è come credete”.

Quindi sono infondati i rumors secondo i quali Nicholas Latifi sarebbe coinvolto in un eventuale programma McLaren in Indycar?
“[Boullier ride molto] Abbiate fiducia in ciò che abbiamo comunicato nella dichiarazione ufficiale che è stata diffusa. È l'investimento strategico per Latifi sr., la carriera del figlio non è parte dell'accordo. Non c'è altro che questo”.

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