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Inizia la partita a scacchi dei motori: il primo che paga è Bottas

Hamilton e Verstappen dovranno certamente utilizzare una quarta power unit da qui alla fine del campionato, ma sarà fondamentale scegliere il momento giusto. Il primo a cambiarla è stato Valtteri Bottas, che sarà quindi costretto a scattare dal fondo dello schieramento domenica.

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

A Monza è iniziata una partita a scacchi, che si sta giocando lontano dai riflettori ma che avrà effetti non indifferenti nella lotta per il Mondiale 2021. Sia la Lewis Hamilton che Max Verstappen avranno la necessità di utilizzare una quarta power unit per affrontare i weekend di gara ancora in calendario, un’esigenza emersa dopo gli imprevisti che hanno colpito entrambi i candidati al titolo Mondiale.

Nel caso di Verstappen la cattiva notizia è arrivata durante il weekend di Budapest, quando le Red Bull ha provato ad utilizzare la power unit danneggiata nell’incidente di Silverstone. Le analisi dei tecnici Honda hanno evidenziato una crepa nel monoblocco dell’unità termica, e la PU numero 2 è stata così dichiarata fuori uso. Per Hamilton l’imprevisto è andato in scena lo scorso weekend in Olanda, quando durante le prove libere si è ritrovato fermo in pista con la pressione dell’olio a zero. Anche in questo caso, dopo le analisi svolte a Brixworth la scorsa settimana, è arrivato il verdetto: motore inutilizzabile.

Il copione imprevedibile di questa stagione vede così sia Mercedes che Red Bull alle prese con lo stesso problema, e la conseguente necessità di decidere su quale pista scontare la penalità (che comporta la partenza dal fondo della griglia) con il minor impatto in termini di punteggio di tappa. “Quest’anno stiamo lottando un po' tutto con i motori – ha commentato Toto Wolff- da una parte c’è l’affidabilità ma non solo, c’è anche un certo affaticamento che finisce con l’impattare sulla performance. Al momento non siamo arrivati ad una conclusione, ma sappiamo che avremo bisogno di utilizzare un'altra power unit”.

“Non possiamo permetterci un ritiro – ha proseguito Wolff – perché incassare uno zero vuol dire che per recuperare i punti persi non basterebbero quattro vittorie consecutive, se chi segue arriva secondo con il giro più veloce, ed è un aspetto brutale, bisogna giocare sul sicuro”. Sia Mercedes che Red Bull hanno pianificato una finestra in cui introdurre la PU numero 4, che inizia a questo weekend nel Gran Premio d’Italia e termina nel GP del Brasile. In questo arco di tempo ci sono tre piste ritenute più idonee a recuperare posizioni, e sono Monza, il tracciato messicano intitolato ai fratelli Rodriguez e il circuito di Interlagos.

L’operazione PU4 scatterà se arriverà una qualifica negativa, perché ovviamente sia Hamilton che Verstappen non rinunceranno di certo ad una partenza dalla prima posizione per un cambio motore. Ma i due box, tanto per cambiare, si terranno d’occhio, perché se arrivasse la certezza che l’avversario ha deciso di pagare penalità, potrebbe arrivare la scelta di giocarsela alla pari. In casa Red Bull guarderanno l’esito della Sprint Qualifying di domani per poi decidere il da farsi. Ma con la certezza che Bottas domenica non sarà della partita, se Max chiuderà la gara nella top-3 difficilmente decideranno di portare l’olandese in fondo alla griglia.

Il cambio motore di Bottas, ufficializzato oggi prima delle qualifiche, era in realtà pianificato già lo scorso fine settimana. Nel box campione del mondo erano pronti a sostituire il motore di Valtteri dopo le qualifiche di sabato, ma un problema in fase di installazione ha convinto i tecnici Mercedes a non correre rischi e la power unit numero 3 è stata rimessa sulla monoposto.

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