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Il paradosso: Wolff non vede premeditazione nel gesto di Vettel

Il boss di Mercedes Motorsport pensa che il doppio contatto tra Vettel e Hamilton accenderà la rivalità tra i due e renderà più bello il Mondiale, ma che il rispetto tra i team non verrà meno.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, leads Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08 behind the safety car
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, battles, Felipe Massa, Williams FW40, at the restart
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
The Safety Car leads Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, the rest of the field
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Toto Wolff, boss di Mercedes Motorsport, è intervenuto al termine del Gran Premio dell'Azerbaijan per dare una propria interpretazione riguardo l'evento chiave della gara avvenuto al 19esimo giro, quando Vettel e Hamilton sono entrati in collisione per due volte, danneggiando le rispettive vetture e le rispettive gare.

Al termine della gara Hamilton ha attaccato duramente Vettel, reo di avergli dato volontariamente una sportellata reagendo al tamponamento di pochi secondi prima in uscita dalla Curva 15. Wolff, invece, ha cercato di smorzare i toni, affermando di voler parlare prima con Vettel prima di dare una propria opinione sulla manovra fatta dal tedesco della Ferrari.

"Hamilton ha detto che Sebastian non ha avuto un comportamento da 4 volte iridato? E' quello che ha detto? Si sa, le emozioni e l'adrenalina è molto alta quando si è in una monoposto da competizione, e lo è anche appena scesi. Come abbiamo visto in passato, quando i piloti hanno la visiera abbassata hanno una percezione tutta loro dei fatti di gara. Non ho intenzione di proteggere Sebastian, ma credo che pensasse che Lewis stesse facendo brake testing, cosa che in realtà non era. Abbiamo letto i dati e la Safety Car era 150 metri avanti a Lewis, quindi è stato un giudizio sbagliato. Non riesco a immaginare che lo abbia fatto apposta. Mi piacerebbe parlare con lui personalmente e sentire cosa dice dell'incidente piuttosto che dare un giudizio senza aver sentito la sua versione".

"Se un pilota è arrabbiato e fa una manovra con coscienza allora bisogna pensare alle dimensioni della penalità. E' certo che Sebastian sia un 4 volte iridato e in F.1 siamo esempi per tutti i giovani che seguono il Mondiale e per i giovani piloti che corrono al di fuori della categoria. Per me è difficile capire cosa sia accaduto. Ma non è cambiato nulla. Per quanto riguarda il team Mercedes, dobbiamo capire perché il poggiatesta di Lewis si è sganciato, se abbiamo bisogno di fare delle modifiche per evitare che si possa ripetere in futuro o se, semplicemente, il pezzo non era fissato correttamente. Non abbiamo ancora ricevuto una risposta chiara a riguardo".

L'evento del 19esimo giro potrebbe aver sancito definitivamente la fine della pace tra Vettel e Hamilton, ma anche tra Ferrari e Mercedes. Anche in questo caso Wolff ha voluto mantenere un profilo basso, evitando di rincarare la dose nei confronti dei rivali di questa stagione.

"Siamo in una situazione in cui ci sono polemiche, ed era chiaro che una cosa del genere sarebbe potuta accadere. Penso che il rispetto tra le parti ci sia. Siamo due grandi realtà di questo sport. Gli eventi di oggi certamente non hanno migliorato il rapporto, che però andrà avanti".

"Normalmente faccio colazione alla Ferrari domenica mattina", ha proseguito Toto. "Abbiamo grande rispetto per la Ferrari, è un'azione fantastica con tanti appassionati che sperano in grandi risultati del team italiano. Per me vale quanto accade nel rugby. In pista ce le diamo, sono i nostri nemici. Quando la gara è finita dobbiamo essere in grado di bere una birra assieme come fanno loro. Stiamo correndo sulla stessa piattaforma che, in qualche modo, ci unisce".

"Lo sport ha bisogno delle rivalità e penso che quello che abbiamo visto in gara a Baku sia l'ingrediente di un grande campionato. Ad un certo punto i migliori che competono per il Mondiale possono non essere più amici. Forse abbiamo visto la parte peggiore del loro rispetto in questa gara".

Nelle ore successive al Gran Premio, molti tifosi si sono chiesti per quale motivo i commissari di gara non abbiano sanzionato anche Hamilton per aver rallentato troppo sotto regime di Safety Car, innescando il tamponamento di Vettel e la sua reazione successiva.

"Prima di tutto Lewis non ha fatto nulla di male", ha subito affermato Wolff. "L'abbiamo visto dai dati della telemetria. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che ci sono milioni di persone che ci seguono e molti aspiranti piloti che prendono come esempio quello che facciamo in pista. Qualunque cosa viene decisa riguardo alle sanzioni per certe manovre sarà presa come precedente. Si tratta solo di giudicare nel migliore dei modi determinate manovre. Spero che Charlie e tutta la Direzione Gara abbia considerato tutto ciò. La pena è stata comminata, i Commissari hanno deciso e per quanto mi riguarda il nostro team è già proiettato in Austria".

"Lewis, che era in testa, poteva gestire il ritmo dietro la Safety Car. Era distante appena 150 metri dalla vettura di sicurezza e non si è mai visto che il leader della classifica rimanga sulla stessa linea della Safety Car. Non c'erano dubbi riguardo la sua accelerazione. Guardando i dati Lewis ha fatto la curva e non ha pestato l'acceleratore, Sebastian gli è finito addosso. Sebastian non voleva perdere Lewis alla ripartenza. Lewis non ha fatto nulla di male".

Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble

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