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Il caso Haas: i problemi ai freni di Grosjean che Magnussen non ha!

La Haas VF-17 nei test di Barcellona si è rivelata una F.1 interessante, anche se Grosjean non sembra aver risolto i guai ai freni che lo assillano dal 2016. Il bello è che lo stesso materiale Brembo usato da Magnussen non dà alcun problema.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17 fuori dal circuito

Foto di: XPB Images

Romain Grosjean's Haas F1 Team VF-17 is returned to the pits
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17
Romain Grosjean, Haas F1 Team
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17 practices a pit stop
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17
Guenther Steiner, Haas F1 Team Principal
The Haas team's pit wall. Far left: Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team. Far right: Peter
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team, and Romain Grosjean, Haas F1 Team
The Haas F1 Team motorhome
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-17

La Haas sta vivendo un momento davvero particolare: la VF-17 è una macchina molto interessante che in questa fase gode delle sinergie con la Ferrari che pare aver azzeccato le scelte di progetto con la SF70H.

La squadra americana diretta da Gunther Steiner può ambire a una posizione di riguardo dietro ai top team e conta di mettere in cascina dei punti pesanti nelle prime gare, per affermare il proprio ruolo, tanto più che adesso dispone di due piloti che possono ambire entrambi a entrare con una certa regolarità in top ten.

In questo quadro chi non ha ancora trovato la serenità è Romain Grosjean che oggi ha sommato due uscite di pista che hanno determinato altrettante bandiere rosse, rivaleggiando con Fernando Alonso e la sua McLaren-Honda che si ammutolisce troppo spesso per i problemi al motore giapponese.

“Siamo ancora alle prese con i nostri problemi – ammette il francese - . Non abbiamo cercato le prestazioni pure. Continuiamo a lavorare per capire quanto si può crescere con le novità sulla vettura per avere il massimo delle informazioni utili per quando andremo in pista in Australia”.

Ieri la giornata è stata condita da due uscite di strada in mattinata. Che è successo?
“Non molto, ho bloccato le ruote posteriori e la macchina è scivolata. E il gioco era fatto. Fine della storia!”.

Eppure la VF-17 sembra aver un buon potenziale…
“La macchina non è male, c'è ancora un sacco di lavoro da fare. Nel complesso, penso che si abbia un grande potenziale che dovremo riuscire a sfruttare. L’approccio alla stagione è stato più positivo rispetto allo scorso anno, anche se non basta stare otto giorni in macchina, quattro per ogni pilota: non è mai abbastanza per preparare una stagione con delle vetture nuove”.

Il cruccio è quello dei freni: un problema che non è stato risolto dal 2016…
“Non riesco più a vivere con il peso dei problemi ai freni. È diventato qualcosa di fondamentale per me: ora, cercheremo di lavorare al meglio con i tecnici della Brembo per trovare delle valide soluzioni”.

Alla Haas sta succedendo un qualcosa di incredibile: la VF-17 adotta lo stesso sistema impianto Brembo che utilizza la Ferrari. La Rossa in staccata è considerata una delle monoposto più competitive, mentre Romain Grosjean non riesce a trovare quella confidenza che consente ad un pilota di trovare il limite della vettura.

I guai dello scorso anno evidentemente hanno tolto al transalpino un po’ di fiducia sui dischi in carbonio italiani, ma non si può nascondere il fatto che Kevin Magnussen ogni volta che sale sulla Haas non ha mai manifestato alcuna lamentela, pur usando lo stesso materiale del compagno di squadra.

Evidentemente i due conduttori di Steiner hanno modi di sfruttare l’impianto che sono diversi e Romain, che è considerato un grande “pestatore”, sollecita di più i materiali. Ma basta questa differenza a creare i problemi che si manifestano solo quando a guidare è un pilota e non l’altro? Gli impianti (dischi, pinze e pastiglie) sono stati progettati per resistere a coppie frenanti nettamente superiori a quelle che si sono registrate a Barcellona.

Il francese preferirebbe emigrare ai dischi Carbon Industrie, ma la richiesta di approvvigionamento della Haas è arrivata tardi e, soprattutto, l’azienda transalpina vorrebbe chiudere un contratto continuativo di fornitura con il team USA, senza essere tirata in ballo ogni qual volta c’è una gara molto sensibile per i freni.

Insomma un bel rebus da risolvere per il team principal Steiner: toccherà all’altoatesino fare una scelta. La sensazione è che il team voglia proseguire con Brembo (pinze, pastiglie e brake by wire sono eccellenti, mentre si sarebbe riscontrata una certa instabilità in alcuni set di dischi che però non si sono poi più ripetuta) cercando di non perdere tutti quei fili che legano la Haas al Cavallino rampante.

E a giudicare da come va la SF70H non dovrebbe essere la strada sbagliata…

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