I vertici della F1 e della FIA discuteranno del caso Horner
Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, e l'amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, si incontreranno in occasione del Gran Premio del Bahrein per discutere i possibili passi successivi sulla controversia su Christian Horner.
L'apertura della stagione di F1 a Sakhir è stata oscurata dai continui sviluppi delle accuse mosse a Horner da una dipendente della Red Bull Racing.
A seguito di un'indagine durata otto settimane, mercoledì sera una relazione redatta da un avvocato indipendente per conto dell'azienda di bevande energetiche ha respinto le accuse rivolte al suo team principal di F1.
Tuttavia, la situazione ha subito una svolta appena 24 ore più tardi, quando alcune e-mail anonime inviate a personale di alto livello della F1 - compresi i team principal ed i media - hanno rivelato presunte prove che facevano parte dell'indagine su Horner.
La Red Bull non ha fornito alcuna indicazione sulla veridicità del dossier inviato, e non è da escludere che alcuni dei file siano stati fabbricati per screditare Horner. Poiché la situazione delle denunce rimane riservata, né il team né lo stesso Horner hanno potuto rilasciare commenti su qualsiasi aspetto delle prove.
Ma mentre la situazione di Horner è stata finora una questione interna alla Red Bull, il modo in cui la controversia ha attirato l'attenzione lontano dalla pista ha fatto sorgere alcune domande sulla necessità di un intervento della FIA e della FOM.
Stefano Domenicali, CEO, Formula 1, with Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Sebbene la FOM non abbia un'autorità regolamentare diretta sui concorrenti, il suo interesse è quello di garantire che l'immagine dello sport non venga offuscata dagli eventi che stanno conquistando le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Anche la FIA ha interesse a garantire che la questione non getti discredito sulla F1.
Sia la FOM che la FIA sono state incluse tra i destinatari delle e-mail anonime e, a quanto risulta, l'organo di governo dell'automobilismo sta valutando le prossime mosse alla luce di quanto accaduto.
L'eventuale azione potrebbe essere intrapresa dopo aver discusso con Domenicali.
I due si incontrano regolarmente nei fine settimana di F1 per discutere gli ultimi sviluppi dei Gran Premi e le fonti hanno suggerito che la questione Horner farà parte delle discussioni previste per venerdì.
Sono molte le opzioni che la FIA potrebbe prendere se dovesse decidere di intervenire. Potrebbe decidere di lasciare che la situazione venga risolta dalla Red Bull, in quanto coinvolge solo singoli membri del team e non ha ripercussioni sugli altri concorrenti.
Potrebbe anche ritenere che sia giunto il momento di comprendere meglio le questioni in gioco, per cui potrebbe chiedere, in via strettamente confidenziale, l'accesso alla relazione finale della Red Bull sui risultati dell'indagine per assicurarsi che tutto sia in regola.
Tuttavia, la Red Bull non sarebbe necessariamente costretta a consegnarla in queste circostanze, soprattutto se contiene contenuti riservati.
Un'altra possibilità è che la FIA coinvolga il suo Dipartimento Etico o di Conformità per indagare se ci sia stata o meno una violazione del regolamento.
Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Il Codice Sportivo Internazionale della FIA prevede che la FIA si possa muovere se ritiene che ci sia stato un comportamento che non è nell'interesse del campionato.
L'articolo 12.2.1.c del Codice Sportivo Internazionale stabilisce che i concorrenti saranno ritenuti colpevoli di un'infrazione per: "Qualsiasi condotta fraudolenta o qualsiasi atto che pregiudichi gli interessi di qualsiasi competizione o gli interessi dello sport automobilistico in generale".
Inoltre, l'articolo 12.2.1.f aggiunge che un'altra violazione delle regole sarebbe: "Qualsiasi parola, atto o scritto che abbia causato danni morali o perdite alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi funzionari esecutivi, e più in generale all'interesse del motorsport e ai valori difesi dalla FIA".
È interessante anche il fatto che se la Red Bull si rifiutasse di collaborare con la FIA sulla questione, o si rifiutasse di consegnare i documenti, anche questo potrebbe aprire la porta ad eventuali problemi.
L'articolo 12.2.1.g stabilisce che "qualsiasi mancata collaborazione in un'indagine" sarà considerata un'infrazione.
Qualsiasi indagine della FIA potrebbe contribuire a garantire alla F1 la trasparenza su ciò che è realmente accaduto dietro le quinte, richiesta a gran voce dai vertici dei team rivali.
Giovedì il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ha dichiarato: "Credo che con l'aspirazione di uno sport globale su temi così critici, ci sia bisogno di maggiore trasparenza. E mi chiedo quale sia la posizione dello sport".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.