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I piloti vittime delle forature in coro: "Nessun avvertimento"

Lando Norris ha spiegato di non aver avuto alcuna avvisaglia prima della pericolosa foratura dell'anteriore sinistra accusata durante il Gran Premio del Qatar, nel quale è stato uno dei quattro piloti che hanno dovuto fare i conti con questo genere di disavventura.

Lando Norris, McLaren MCL35M, Pierre Gasly, AlphaTauri AT02

Lando Norris, McLaren MCL35M, Pierre Gasly, AlphaTauri AT02

Zak Mauger / Motorsport Images

Norris è stato costretto a fare un pit stop a otto giri dal termine, essendo stato uno dei quattro piloti che hanno accusato una foratura nelle fasi conclusive della gara di Losail.

Valtteri Bottas, George Russell e Nicholas Latifi sono gli altri tre che sono incappati nello stesso problema, ma Norris è stato l'unico capace a concludere la gara in zona punti, al nono posto. Il pilota della McLaren però ha visto sfumare una buona occasione, visto che occupava il quarto posto prima della sua disavventura.

Parlando dopo la gara, Norris ha detto: "Credo che non ci si aspetti che una gomma esploda, soprattutto se stai usando la dura. Non eravamo nemmeno così avanti nello stint, 20 giri o qualcosa del genere, e la gomma dovrebbe fare molto più di 20 giri".

"In ogni pista, ci si prende cura delle gomme e del loro degrado, ma non ci si aspetta che all'improvviso possano andare completamente. E' stato abbastanza pericoloso per molte persone oggi. Non dovrebbe succedere".

Quando gli è stato domandato se ritiene che la Pirelli debba cambiare qualcosa, per fare in modo che la gomma possa almeno "avvertire" il pilota, Lando ha risposto: "No, semplicemente non dovrebbe accadere. Se ci fosse stato un muro o qualcosa del genere, avrebbe potuto essere molto più pericoloso".

"Dovrebbero realizzare meglio le gomme. E' pericoloso per noi piloti. Rischiamo molto ogni volta e se non possiamo semplicemente guidare una F1, cosa possiamo fare? Non ho nemmeno fatto uno stint molto lungo, ma in ogni caso dovrei essere in grado di rimanere in pista".

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Bottas è stato il primo pilota a patire una foratura, che anche nel suo caso ha messo fine alle speranze di continuare a battagliare per il podio. Anzi, poco più tardi il pilota della Mercedes è stato costretto al ritiro.

"Non so davvero cosa sia successo", ha detto Bottas. "Non c'è stato alcun avvertimento, nessuna vibrazione. Il ritmo era ancora costante, il grip era a posto. E' semplicemente successo".

"Inizialmente ho pensato che il vento stesse diventando più forte sul rettilineo principale, perché ho sentito che la macchina era di traverso. Poi ho accusato una foratura alla prima curva, nel punto più sfortunato, subito dopo l'uscita dei box".

Anche George Russell non ha avuto alcun avvertimento di una foratura imminente, ma ha detto che la Williams aveva già capito prima della gara che la gestione della gomma anteriore sinistra sarebbe potuta diventare un problema.

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"Non ho avuto alcun avvertimento, ma ne avevamo parlato prima della gara", ha detto Russell. "Il problema era la spalla esterna della gomma anteriore sinistra: sapevamo che sarebbe letteralmente andata se avessimo continuato a spingere".

"Il problema è che non avevamo abbastanza ritmo. E le curve in cui sarebbe stato importante gestire, quindi quelle ad alta velocità, sono tutte prima dei rettilinei. Se avessi gestito di più il ritmo, mi avrebbero passato comunque".

"Queste Formula 1 sono così veloci, che fai diverse curve a destra quasi in pieno ed in settimana marcia. Non so la velocità esatta, probabilmente tra i 270 ed i 280 km/h, quindi sai che potrebbe succedere".

Latifi was another to suffer a puncture

Latifi was another to suffer a puncture

Photo by: Motorsport Images

Come Norris, anche Latifi ritiene che la sua foratura che è stata abbastanza sorprendete e che non aveva accusato cali dalle gomme prima di vedere Russell rallentare improvvisamente davanti a lui.

"Quando ho capito che quello di George era un problema ad una gomma, mi sono detto: 'Ok, le mie vanno bene, non mi sento limitato sull'anteriore sinistra'", ha detto Latifi.

"Mi sentivo più limitato sulla posteriore sinistra, e me ne stavo già prendendo cura. Ma erano gli ultimi giri, quindi stavo provando a spingere per tenermi dietro le Alfa".

"Penso che non avessimo niente da perdere, soprattutto perché le Alfa erano dietro di noi. Era la nostra strategia e semplicemente avremmo dovuto fare qualcosa di diverso".

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