I nuovi team dovranno pagare 200 milioni di dollari per entrare in F1
I nuovi team che desiderassero entrare in Formula 1 dovranno pagare 20 milioni ad ogni squadra esistente per dimostrare la solidità del progetto.

Nell’ambito degli accordi che tutti i team hanno sottoscritto con il nuovo Patto della Concordia sono state introdotte delle particolare garanzie per tutelare le entrate delle squadre attualmente presenti in Formula 1.
Con una distribuzione più equa dei proventi dei diritti commerciali, si temeva che l’arrivo di nuovi team potesse finire per erodere le entrate delle squadre più affermante senza contribuire al successo dello sport.
Una delle conseguenze principali sarebbe stata quella di dover dividere il montepremi tra 11 o 12 team a fronte delle 10 squadre attuali.
Nel tentativo di garantire una certa stabilità reddituale è stato così concordato che ogni nuova squadra che volesse entrare in Formula 1 dovrà pagare 20 milioni di dollari ad ogni team già presente.
Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha dichiarato come questo accordo non solo garantirà la serietà di ogni nuovo concorrente, ma proteggerà anche il valore delle squadre attuali - come ha dimostrato la recente vendita di Williams a Dorilton Capital per circa 180 milioni di dollari.
“Quello che i 200 milioni di dollari sono destinati a proteggere il valore delle squadre esistenti” ha commentato Brown.
“Se facciamo riferimento al caso della Williams si può notare come sia stato meno costoso acquisire un team (per 180 milioni di dollari ndr.) piuttosto che entrare come nuova squadra”.
“Tuttavia se si crede nel valore del franchise e nella crescita della Formula 1 l’investimento di 200 milioni di dollari sarà presto ricompensato. Inoltre, per il modo in cui sono stati scritti i regolamenti, c’è la possibilità per Liberty e per i team di modificare quella cifra”.
Il CEO della McLaren ha poi evidenziato come questa scelta è stata adottata per prevenire la possibilità di nuovi progetti fallimentari come quello del team US F1 che si è ritirato prima ancora di realizzare la propria auto.
“Quello che stiamo cercando di realizzare come industria è di mettere un freno a quanto accaduto in passato dove il team US F1 ha annunciato l’ingresso in Formula 1 per poi sparire nel nulla”.
“La cifra di 200 milioni di dollari serve a far sì che chiunque voglia entrare in questo sporto abbia i mezzi concreti per farlo. In questo modo non ci saranno più annunci di persone interessate a partecipare e poi mai arrivate in pista”.
“Non credo che si sia mai vista una simile decisione in altri sport”.
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