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I nuovi team dovranno pagare 200 milioni di dollari per entrare in F1

I nuovi team che desiderassero entrare in Formula 1 dovranno pagare 20 milioni ad ogni squadra esistente per dimostrare la solidità del progetto.

Piloti si dirigono tutti in pista all'inizio del primo trimestre

Piloti si dirigono tutti in pista all'inizio del primo trimestre

Charles Coates / Motorsport Images

Nell’ambito degli accordi che tutti i team hanno sottoscritto con il nuovo Patto della Concordia sono state introdotte delle particolare garanzie per tutelare le entrate delle squadre attualmente presenti in Formula 1.

Con una distribuzione più equa dei proventi dei diritti commerciali, si temeva che l’arrivo di nuovi team potesse finire per erodere le entrate delle squadre più affermante senza contribuire al successo dello sport.

Una delle conseguenze principali sarebbe stata quella di dover dividere il montepremi tra 11 o 12 team a fronte delle 10 squadre attuali.

Nel tentativo di garantire una certa stabilità reddituale è stato così concordato che ogni nuova squadra che volesse entrare in Formula 1 dovrà pagare 20 milioni di dollari ad ogni team già presente.

Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha dichiarato come questo accordo non solo garantirà la serietà di ogni nuovo concorrente, ma proteggerà anche il valore delle squadre attuali - come ha dimostrato la recente vendita di Williams a Dorilton Capital per circa 180 milioni di dollari.

“Quello che i 200 milioni di dollari sono destinati a proteggere il valore delle squadre esistenti” ha commentato Brown.

“Se facciamo riferimento al caso della Williams si può notare come sia stato meno costoso acquisire un team (per 180 milioni di dollari ndr.) piuttosto che entrare come nuova squadra”.

“Tuttavia se si crede nel valore del franchise e nella crescita della Formula 1 l’investimento di 200 milioni di dollari sarà presto ricompensato. Inoltre, per il modo in cui sono stati scritti i regolamenti, c’è la possibilità per Liberty e per i team di modificare quella cifra”.

Il CEO della McLaren ha poi evidenziato come questa scelta è stata adottata per prevenire la possibilità di nuovi progetti fallimentari come quello del team US F1 che si è ritirato prima ancora di realizzare la propria auto.

“Quello che stiamo cercando di realizzare come industria è di mettere un freno a quanto accaduto in passato dove il team US F1 ha annunciato l’ingresso in Formula 1 per poi sparire nel nulla”.

“La cifra di 200 milioni di dollari serve a far sì che chiunque voglia entrare in questo sporto abbia i mezzi concreti per farlo. In questo modo non ci saranno più annunci di persone interessate a partecipare e poi mai arrivate in pista”.

 “Non credo che si sia mai vista una simile decisione in altri sport”.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas VF-20, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Kevin Magnussen, Haas VF-20, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lance Stroll, Racing Point RP20

Lance Stroll, Racing Point RP20

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lando Norris, McLaren MCL35

Lando Norris, McLaren MCL35

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nicholas Latifi, Williams FW43

Nicholas Latifi, Williams FW43

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Romain Grosjean, Haas VF-20

Romain Grosjean, Haas VF-20

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sergio Perez, Racing Point RP20, Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Sergio Perez, Racing Point RP20, Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sergio Perez, Racing Point RP20, Lance Stroll, Racing Point RP20

Sergio Perez, Racing Point RP20, Lance Stroll, Racing Point RP20

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sergio Perez, Racing Point RP20

Sergio Perez, Racing Point RP20

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

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