I motoristi attuali dovranno condividere tecnologia con quelli interessati ad entrare in F1
I costruttori di Formula 1 dovranno condividere la loro tecnologia con i nuovi motoristi in futuro, come parte di un accordo di compromesso raggiunto con i vertici del Circus.
Pierre Gasly, Toro Rosso STR13 Honda, precede Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18, Lance Stroll, Williams FW41 Mercedes, e Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari
Glenn Dunbar / Motorsport Images
I costruttori di Formula 1 dovranno condividere la loro tecnologia con i nuovi motoristi in futuro, come parte di un accordo di compromess raggiunto con i vertici del Circus.
Con la revisione radicale dei regolamenti legati alle power unit che era stata pensata in vista del 2021 che sembra essere stata messa da parte a favore di alcune modifiche concettuali ai motori attuali, l'interesse di potenziali nuovi costruttori verso la Formula 1 sembra essere calato.
Inizialmente Aston Martin, Cosworth e Porsche avevano pensato di entrare nel Circus se ci fossero stare delle nuove regole per i motori, ma alla fine hanno deciso tutte quante di farsi da parte quando hanno capito che le modifiche ai regolamenti 2021 non sarebbero state così importanti.
Con la Liberty Media che è fermamente convinta che in futuro sarà necessario avere più costruttori in F1, una delle concessioni che è arrivata da quelli attualmente presenti è un programma di condivisione tecnologica.
Ross Brawn, managing director del motorsport della F1, ha spiegato che questa mossa è stata essenziale per rompere il fronte dei quattro costruttori attuali, che sembravano non volerne accoglierne di nuovi.
"Il ponte levatoio è stato sollevato e i costruttori attuali non volevano che entrasse nessun altro" ha detto Brawn in un'intervista rilasciata al sito ufficiale della Formula 1.
"Abbiamo trovato un compromesso. Ci sono alcune regole in arrivo che potrebbero permettere che i nuovi arrivati ricevano supporto dai partecipanti attuali. Ci saranno componenti e tecnologica che dovranno essere condivisi se richiesto".
"Non un cambiamento radicale come quello che stavamo proponendo, ma è comunque un passo nella direzione giusta e ci sono alcune modifiche radicali nel modo in cui il pilota dovrà gestire il motore. E' positivo dal punto di vista sportivo".
"I costruttori attuali hanno riconosciuto che non possono chiudere la porta alle loro spalle. Se iniziamo ad ottenere un serio interesse da un altro produttore, devono cooperare per trovare un modo per aiutarlo ad entrare in F1".
Remi Taffin, Director of Operations, Renault Sport F1, Mattia Binotto, Chief Technical Officer, Ferrari, Andy Cowell, Managing Director, HPP, Mercedes AMG, and Toyoharu Tanabe, F1 Technical Director, Honda, in the Team Principals Press Conference
Photo by: Andrew Hone / LAT Images
Controllo dei costi
L'altro obiettivo principale per il 2021 è cercare di cambiare la struttura finanziaria della F1, con una riduzione dei costi ed una distribuzione più equa dei redditi dei diritti commerciali.
Mentre le grandi squadre sono ovviamente riluttanti all'idea di ottenere meno premi in denaro, Brawn pensa che questo possa rendere migliori tutti i team.
"La distribuzione più equa tra le squadre sarà bilanciata dalla riduzione dei costi, in particolare da parte delle grandi squadre, quindi anche i lori risultati economici saranno migliori" ha affermato.
"Se seguiamo le proposte di budget cap, non posso vedere una squadra in F1 che non ne possa trarre vantaggio".
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