I lunghi rettilinei di Baku preoccupano un po' la Pirelli
Paul Hembery ha ammesso che la Pirelli è un pochino preoccupata per i lunghi rettilinei di Baku, che potrebbero generare dei fenomeni di deformazione.
Foto di: Pirelli
Deformazioni che potrebbero diventare una minaccia per l'integrità degli pneumatici sotto determinate combinazioni di alta velocità e di forze in curva.
Qualcosa che si era già manifestato per la Michelin nel GP degli Usa del 2005 e proprio alla Pirelli in Belgio lo scorso anno, quando Sebastian Vettel aveva patito una foratura.
Situazioni che hanno condotto ad un monitoraggio più rigoroso delle temperature di esercizio e delle pressioni da parte della FIA e della Pirelli.
Le caratteristiche di Baku, che ha una lunga serie di rettilinei ed una sequenza di pieghe veloci, tra la curve 17 e 20, raprresentano una sfida inusuale per la Pirelli.
"I lunghi rettilinei possono creare problemi di deformazione" ha detto Hembery a Motorsport.com. "Sembra un circuito che non dovrebbe essere troppo drammatico, ma ha questo rettilineo molto lungo, quindi dobbiamo stare molto attenti da questo punto di vista".
"Un nuovo circuito può sempre generare alcune sorprese. La tendenza più recente è di avere superfici molto lisce e bassissimi livelli di usura, ma c'è questo rettilineo molto aggressivo, quindi dobbiamo monitorare le potenziali deformazioni e la relativa integrità delle gomme".
Nel frattempo, alcuni addetti ai lavori hanno anche espresso alcune perplessità circa l'asfalto "temporaneo" che è stato steso sopra ai sampietrini, perché si teme che le alte temperature attese per il weekend possano romperlo.
"Queste cose vanno controllate, perché a volte le fanno apparire banali, fino a quando poi non succedono per davvero".
"Se si rompe una superficie temporanea è un grande problema, perché la riparazione è un grosso problema. Quindi è qualcosa che deve essere monitorato e controllato. Nei fatti, era già successo qualcosa di simile a Singapore".
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