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Analisi

I 10 punti interrogativi sulla stagione 2021 di Formula 1

23 gare sono troppe? La Red Bull riuscirà a lottare con la Mercedes? Sainz sarà al livello di Leclerc in Ferrari? Karun Chandhok ha analizzato i 10 punti interrogativi della stagione 2021 di Formula 1.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, terzo classificato, si esibisce in alcuni testacoda sulla griglia di partenza al termine della gara per festeggiare la conferma del suo 7° titolo mondiale piloti

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

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Può la Red Bull fermare il rullo compressore Mercedes?

La risposta, ovviamente, è no. Mercedes ha una grande stabilità in termini di personale, ha interrotto lo sviluppo dell'auto 2020 in anticipo per concentrarsi sul 2021, e ha l'affidabilità e lo slancio del successo dalla sua parte. Quindi perché il rullo compressore dovrebbe fermarsi?

Guardiamo però il tutto con un approccio ottimistico ed analizziamo il finale della scorsa stagione quando, in Bahrain e Abu Dhabi, Max Verstappen aveva davvero il passo dei piloti Mercedes.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

La Red Bull ha iniziato la stagione più indietro di quanto avrebbe voluto, con una macchina che sembrava avere una finestra operativa molto più stretta della Mercedes. Le persone che si occupano di aerodinamica nel paddock sembrano suggerire che l’assetto rake esasperato della Red Bull ha imposto al team una finestra operativa ottimale più ridotta rispetto a quella della Mercedes. La Red Bull è una squadra di vertice ed è consapevole che ha bisogno di iniziare la stagione più forte di quanto non abbia fatto negli ultimi anni.

Il team è anche consapevole del fatto che le sue ultime due auto erano difficili da guidare. Pierre Gasly e Alex Albon sono entrambi ottimi piloti, ma Verstappen è su un livello superiore e le vetture del team hanno avuto bisogno del suo enorme talento per ottenere risultati di rilievo nelle ultime due stagioni.

Tuttavia, realizzare monoposto che si basano solo sul talento eccezionale per fornire risultati non è sempre la miglior scelta da compiere.

La Red Bull deve solo guardare l'esempio della Benetton della metà degli anni '90. La macchina era brillante esclusivamente nelle mani di Michael Schumacher, mentre gli altri piloti non sono mai stati in grado di ottenere le stesse prestazioni. Dopo che Michael è passato alla Ferrari la squadra è riuscita a tornare al vertice soltanto un decennio dopo grazie all'arrivo di Fernando Alonso.

Lewis Hamilton si ritirerà alla fine del 2021?

Questa è una domanda davvero interessante, vero? Penso che Toto Wolff e il team di PR della Mercedes abbiano fatto un lavoro brillante nel dire al mondo che tutto andava bene per tutto l'anno scorso e per tutto l'inverno. Sono stati estremamente disinvolti e, in generale, gli abbiamo creduto perché sono molto bravi nel loro lavoro!

A mente fredda, però, non è normale che l'ultimo contratto ad essere firmato per il 2021 sia stato quello del campione del mondo in carica. Non è normale che si arrivi  a febbraio prima che venga annunciato un accordo per guidare la monoposto più ambita della F1. Non è normale che dopo aver detto l'anno scorso che volevano un contratto pluriennale abbiano firmato un rinnovo annuale.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

C'è qualcosa che non quadra. Da un lato, Toto ha dichiarato come l’ingaggio non fosse un punto critico, ma poi ha sottolineato come le incertezze in corso dovute all'impatto del coronavirus sulla F1, e soprattutto in relazione ai bilanci delle squadre, hanno avuto un peso sugli impegni a lungo termine.

Lewis ha pensieri e aspirazioni sulla sua vita fuori dalla F1. In un certo numero di occasioni ho personalmente sostenuto i suoi modi di spingere per la diversità e l'inclusività nello sport. Chiaramente è un ragazzo che non ha paura di usare la sua posizione di potere all'interno dello sport per spingere le aziende e le persone con cui lavora a investire nelle cause in cui crede. Buon per lui!

Potrà anche essere uno dei più anziani in F1, ma non c'è dubbio che sia ancora al top. Mercedes potrebbe mettere George Russell accanto a Valtteri Bottas per il 2022 ed essere ancora molto competitiva, ma sono abbastanza sicuro che lavoreranno ancora duramente per convincere Lewis a rimanere oltre la scadenza del contratto.

Sergio Perez è la scelta giusta per la Red Bull?

Sì, penso che tra i piloti che erano disponibili sul mercato, lui era la scelta giusta. La portata della perdita di Daniel Ricciardo alla Red Bull è diventata davvero chiara nelle ultime due stagioni. Né Pierre Gasly né Alex Albon sono stati in grado di portare risultati di rilievo come compagni di team di Max Verstappen.

Perez ha mostrato la maturità che gli mancava durante il suo periodo in McLaren nel 2013, e sembra pronto a capitalizzare una seconda opportunità con un top team che pochissimi piloti ottengono. Ha lavorato molto duramente per scrollarsi di dosso l'etichetta di pilota con la valigia che l’ha accompagnato ingiustamente. La gestione delle gomme di Checo nell'era Pirelli è stata all'altezza di quella di Lewis Hamilton e Verstappen, ma sembra che nel 2020 sia riuscito ad alzare il tiro anche in qualifica.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB15

Sergio Perez, Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Racing

Il fatto che Perez abbia terminato la stagione in quarta posizione in campionato, pur mancando due gare a causa di COVID-19 e avendo un guasto al motore ad Abu Dhabi, dice molto sulla sua capacità di raccogliere costantemente punti.

La Red Bull non ha bisogno che Perez batta Verstappen. Ha bisogno di lui per qualificarsi proprio dietro all’olandese e rimanere entro un gap di cinque secondi in gara, in modo da poter contare su due auto per giocare di strategia contro la Mercedes. Se Perez ci riuscirà potrà rimanere alla Red Bull per qualche anno.

Carlos Sainz può diventare un top driver alla Ferrari?

Ci sono alcune grandi battaglie tra compagni di team che si stanno delineando, ma questa è quella che mi attira di più nel 2021. Sembra esserci questa convinzione che la Ferrari ha sempre cercato di avere un pilot numero uno ed un numero due nella sua formazione, e quindi Sainz è stato ingaggiato come un docile assistente di Charles Leclerc. Penso, però, che lo spagnolo potrebbe sorprendere.

Non fate errori, Leclerc è un talento eccezionale, e alcune delle sue prestazioni in qualifica l'anno scorso sono state tra le migliori che abbiamo visto in tutta la stagione. Sainz dovrà migliorare le sue prestazioni sul giro secco se vuole ottenere il sopravvento psicologico (e strategico) da outqualifying sul suo compagno di squadra.

Carlos Sainz Jr., Ferrari

Carlos Sainz Jr., Ferrari

Photo by: Ferrari

In gara, però, sono molto vicini e Carlos probabilmente fa meno errori. Il suo goffo incidente a Sochi l'anno scorso è stato un'eccezione, e vale la pena ricordare che Leclerc ha avuto tre incidenti al primo giro nel 2020.

Essere in grado di parlare italiano aiuterà Sainz a integrarsi rapidamente nella squadra. Si sta trasferendo in Italia per essere più vicino alla fabbrica, e la sua etica del lavoro che è stata ereditata da suo padre sarà certamente apprezzata da un team che vuole risalire la china dopo un miserabile 2020.

Sebastian Vettel può resuscitare la sua carriera in F1?

Se Sebastian Vettel non avesse vinto quei quattro campionati del mondo e venisse giudicato solo in base alle ultime due stagioni e mezzo, allora sarebbe da considerare una sorpresa il fatto che una squadra abbia scelto  lui invece di Sergio Perez. Come dice spesso il mio amico David Coulthard, "il successo passato non è garanzia di prestazioni future".

Sebastian Vettel, Aston Martin F1 Team

Sebastian Vettel, Aston Martin F1 Team

Photo by: Aston Martin Racing

Aston Martin ha però deciso di puntare su Sebastian e sulla sua esperienza che sarà fondamentale per un marchio che sta rientrando in F1. Non c'è dubbio che se avremo un Sebastian Vettel in forma ed esente da errori, allora potrà essere una risorsa brillante per il team. Le ragioni dietro la sua spirale verso il basso da Hockenheim 2018 rimangono un mistero per tutti tranne che per Seb (e forse anche per lui!), ma forse un cambiamento di ambiente aiuterà a sbloccare il talento e il potenziale che è dentro di lui. Basta guardare come il passaggio di nuovo alla Toro Rosso/AlphaTauri ha funzionato per Pierre Gasly in questo senso.

Qualunque cosa accada, si ha la sensazione che questa potrebbe essere l'ultima squadra di Vettel in F1. La sua eredità è stata indubbiamente danneggiata dal recente passato ma, con una squadra strettamente allineata con la Mercedes, e che ha una buona solidità economica e proprietari motivati, potrebbe lasciare la F1 al vertice tra qualche anno.

Ho un grande rispetto per la squadra di Silverstone. Ha sempre operato in modo superbo in pista, indipendentemente da tutti i cambi di proprietà e i problemi finanziari sullo sfondo. Persone come Andy Green, Tom McCullough, Andy Stevenson e Bernadette Collins sono uomini di grandi qualità che daranno a Sebastian il rispetto e il sostegno di cui ha bisogno. Sta a lui incanalare tutto questo nelle prestazioni in pista.

Fernando Alonso può portare al vertice l'Alpine nella lotta del gruppo di mezzo?

Renault aveva probabilmente la sesta macchina più veloce e ha concluso in quinta posizione nel campionato costruttori 2020. Si potrebbe dire che è il piazzamento che meritava, ma aveva una possibilità realistica di artigliare il terzo posto.

Ci sono stati, però, alcuni fattori che hanno influito sulla stagione 2020. In primo luogo, l'affidabilità è stata un punto debole, con punti persi in cinque occasioni. La squadra inoltre non è riuscita a sbloccare il pieno potenziale della vettura durante i test pre-stagionali ed in avvio del campionato. Probabilmente questo ha portato Daniel Ricciardo a scegliere di passare alla McLaren.

Fernando Alonso, Renault F1 Team R.S.20

Fernando Alonso, Renault F1 Team R.S.20

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Una volta che la squadra è arrivata a Silverstone, ha messo in ordine il set up della vetture e questo ha reso la RS20 molto veloce. Esteban Ocon ha anche impiegato circa due terzi della stagione per trovare il passo e all'inizio era lontano dalle performance di Ricciardo in qualifica.

Si potrebbero usare tutti e tre questi fattori per giustificare il mancato raggiungimento del terzo posto in classifica. Ci sono stati molti cambiamenti, sia in termini di rebranding che come gestione, con Davide Brivio che sostituirà Cyril Abiteboul. Sul fronte tecnico, però, la formazione di Marcin Budkowski, Pat Fry, Alan Permane e Ciaron Pilbeam è ancora la stessa, quindi si è puntato sulla stabilità.

Fernando Alonso è un pilota dotato di una grande personalità, e la squadra beneficerà della sua leadership ed esperienza. Dubito che abbia perso la sua velocità e ha fatto abbastanza giorni di test sulla vettura del 2018 per togliere la ruggine, quindi sospetto che arriverà alla gara di apertura completamente pronto per la battaglia.

L'unico lato negativo per Alpine potrebbe essere che, senza McLaren come cliente, ha perso una fonte extra di dati per sviluppare la power unit. Questo è un qualcosa che Renault/Alpine dovrà risolvere per il 2022 e oltre, in quanto è un modo buono e obiettivo per comprendere appieno le prestazioni della propria vettura.

Come sarà la sfida di Lando Norris contro Daniel Ricciardo?

In un certo senso, penso che la McLaren abbia scelto una linea di continuità passando da Carlos Sainz Jr a Daniel Ricciardo. La differenza, naturalmente, è che l'australiano può vantare un pedigree di successo, mentre Sainz deve ancora ottenere la prima vittoria in Formula 1.

In termini di ritmo di gara e consistenza, penso che Daniel e Carlos siano molto vicini, ma sul giro secco Ricciardo è probabilmente in vantaggio come hanno dimostrato i suoi eccezionali giri di qualifica a Silverstone, Mugello e Sochi lo scorso anno.

La velocità sul giro secco è un qualcosa in cui eccelle anche Lando Norris, quindi la battaglia in qualifica tra loro sarà eccitante da guardare. Sono rimasto davvero impressionato dalle prestazioni in gara di Lando l'anno scorso. Pensavo che nel 2019 avesse ancora molto da imparare in termini di gestione delle gomme e ritmo di gara, ma nel 2020 ha fatto un buon passo avanti.

Lando Norris, McLaren

Lando Norris, McLaren

Photo by: McLaren

La McLaren è indiscutibilmente una squadra in crescita. Zak Brown ha fatto quello che sa fare meglio e ha messo insieme un nuovo pacchetto di investimenti di cui il team di F1 aveva bisogno per separarsi dalla difficile posizione in cui si trova la casa automobilistica.

Andreas Seidl, James Key e Andrea Stella sono delle figure chiave nella squadra, mentre il motore Mercedes darà un notevole boost al team, anche se forse la monoposto non sarà più veloce di mezzo secondo al giro come qualcuno ritiene.

Chi sarà il miglior rookie della stagione?

Mick Schumacher arriva in F1 con il palmares più alto dei tre rookie. Come campione di F2 ed Euro F3 ha dimostrato di meritare pienamente il suo posto e non soltanto per via del suo cognome. Mick sembra un giovane molto equilibrato e penso che abbia dimostrato una buona forza mentale per arrivare in F1 con tutta la pressione di essere il figlio di Michael, purtroppo senza avere Michael in pista per aiutarlo e sostenerlo.

Sono leggermente confuso sulla scelta della Ferrari di piazzare Mick in Haas. Penso che avrebbe avuto più senso metterlo all'Alfa Romeo accanto a Kimi Raikkonen, la cui esperienza sarebbe stata preziosa nel guidare il rookie attraverso la sua prima stagione in F1.

Antonio Giovinazzi ha avuto alcune gare solide nella seconda metà dell'anno, ma non sembra che possa essere un candidato per la squadra di Maranello, quindi perché non dirottarlo alla Haas? In questo modo, entrambi i team clienti Ferrari avrebbero avuto un rookie e un pilota con una certa esperienza in F1.

Yuki Tsunoda ha avuto una ottima stagione d’esordio in Formula 2 nel 2020. Il giapponese sembra essere particolarmente abile nella gestione gomme e questo potrebbe rivelarsi un punto a suo favore in questa era della Formula 1 marchiata Pirelli.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Photo by: AlphaTauri

AlphaTauri ha un buon team di ingegneri,  guidati da Jody Egginton e Jonathan Eddolls, che sono esperti nel curare ed educare i piloti giovani e inesperti. Inoltre il team di Faenza può anche contare su un Pierre Gasly in grado di vincere il suo primo gran premio a Monza ed il francese sarà un buon punto di riferimento per Tsunoda.

Come ho detto prima, sono confuso dalla scelta effettuata dalla Ferrari, perché la Haas si trova ad affrontare la stagione senza un pilota di esperienza. Nikita Mazepin ha mostrato lampi di velocità nei suoi giorni F2, ma è stato anche protagonista di schermaglie e incidenti inutili con gli altri piloti.

Il russo ha compiuto un bel po' di chilometri al volante della Mercedes F1 sia in test privati che in quelli riservati ai giovani piloti, e probabilmente arriverà in questa stagione con un buon bagaglio di esperienza rispetto agli altri due debuttanti, ma se consideriamo il suo percorso nelle categorie minori sembra avere qualcosa in meno di Schumacher.

Mazepin, inoltre, ha iniziato la sua avventura in Formula 1 col piede sbagliato a seguito del controverso video dove palpa il seno di una ragazza. Le critiche sono piovute copiose e l’assenza di alcuna azione disciplinare non ha fatto un favore né a lui né alla Haas che adesso dovranno affrontare il campionato con ancora più pressione addosso.

Vedremo finalmente una rinascita Williams?

Le squadre di F1 sono più simili a navi da crociera che a motoscafi quando si tratta di riprendere slancio. Per tutto il 2018 e il 2019 la Williams sembrava fermamente diretta verso la riva, ma nel 2020 è riuscita almeno a gettare l'ancora e a fermarsi fuori dal porto poco profondo.

La Williams è stata la squadra che ha migliorato di più nel 2020, guadagnando un massiccio 1,3% sul passo rispetto all’anno precedente. Considerando che il team di riferimento, la Mercedes, non è rimasta immobile, questo può essere considerato è un passo avanti impressionante.

I prossimi 18 mesi saranno critici per la Williams e Dorilton Capital. Finora i nuovi proprietari hanno fatto un buon lavoro mettendo liquidità dove per pagare i fornitori e i creditori. Hanno anche preso decisioni chiave come l'assunzione di Jost Capito ed il passaggio al cambio realizzato dalla Mercedes per il 2022. Quest’ultima scelta va controcorrente rispetto alla precedente filosofia del team di Sir Frank ed è un chiaro segno che la nuova proprietà è pronta a fare le cose in modo diverso.

George Russell, Williams FW43

George Russell, Williams FW43

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Nel 2020, però, nonostante una vettura leggermente più veloce in media della Haas, il team non è riuscito a conquistare nemmeno un punto. George Russell avrebbe potuto andare a punti al Mugello ed Imola, ma nel 2021 il team dovrà cercare di fare un ulteriore passo in avanti cercando di precedere almeno i team motorizzati Ferrari.

23 gare sono troppe? Come dovrebbe essere il calendario?

Con i la pandemia da COVID-19 ancora in corso non credo che arriveremo a 23 gare quest'anno ed in generale penso che siano un po' troppe. Credo davvero che averne 18 o 19 sia il numero massimo per avere un giusto equilibrio tra varietà ed eventi unici. Se si disputano 23 gare si arriva ad un punto in cui la gente comincia a pensare di poter anche perderne una tanto potrà guardare quella della settimana successiva.

Disputare 23 gare, poi, rende difficile trovare un equilibro per la forza lavoro. I piloti e noi che lavoriamo in TV siamo fortunati perché arriviamo in circuito il giovedì e ce ne andiamo subito dopo la gara, ma la maggior parte del personale del team è impegnata per una intera settimana e questo rende complicato avere una vita familiare stabile. Se poi si aggiungono i test, significa fondamentalmente che si è lontani da casa per metà dell'anno.

Molte persone non hanno più voluto sostenere questi sacrifici ed hanno accettato di guadagnare meno soldi ed andare in Formula E o nel WEC così da vedere i propri figli per un periodo di tempo superiore.

 Lo scorso anno si è trovato un giusto equilibrio disputando 17 appuntamenti e correndo in circuiti spettacolari come il Mugello o Portimao. Nel 2020, però, questa scelta è stata dettata dalla pandemia. Se riusciremo a disputare 18 o 19 gare anche quest’anno sarà un grande risultato.

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